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Autore: elisan    09/10/2013    1 recensioni
Il matrimonio di Umi e Miki offrira' la possibilita' al rapporto di Ryo e Kaori di evolversi.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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CAP.UNICO 'Lui mi sta abbracciando, mi tiene stretta a lui. Dopo tanti anni che aspettavo un minimo cenno da parte sua, mi ha detto che mi amava e ora sono la donna più felice della terra perchè il cuore di quest'uomo così speciale è solo mio! Ryo mette via la sua Magnum e mi alza il viso con due dita come quando ero travestita da Cenerentola. Mi guarda le labbra intensamente e spero che il mio cuore non decida di uscirmi dal petto perchè sta battendo talmente forte da farmi male. Avvicina le sua labbra alle mie e finalmente sento il loro sapore, sono morbide e calde e hanno il potere di farmi rabbrividire. Mi stringe ancora di più mentre la sua lingua ha trovato il modo di entrare nella mia bocca, un gemito esce contro la mia volontà, i nostri respiri si fanno più corti e l'eccitazione sale alle stelle. Lui si stacca e mi dice in un soffio "Sarà meglio andare, Umi ci sta aspettando.. e poi non vorrai fare l'amore qui". Io avvampo e lo guardo incredula, lui che ha sempre detto che sono l'unica donna al mondo ad non eccitarlo vuole fare l'amore con me! Torniamo alla macchina dove Umi ci aspetta ma con il cuore traboccante di felicità, se è un sogno non voglio più svegliarmi'. Ryo, Kaori e Umi entrarono nella sala d'attesa dove trovarono una scena surreale. Kasumi dalla felicità era saltata addosso al professore e non viceversa! "Siete tornati" disse Mick contento di vedere i suoi amici sani e salvi. "Tsè quello era solo uno sbruffone" bofonchiò Umi "Doc come sta Miki?". "L'operazione è andata bene, se la caverà". Umi entrò nella stanza della moglie e la trovò sveglia "Doc vieni". "Bene, ha ripreso i sensi prima del previsto vuol dire che ha una buona tempra". "Miki!" singhiozzò Kaori buttandosi al suo capezzale. "Su non piangere cara, non è la prima volta che mi sparano". "Doc sono in debito con te per averle salvato la vita" disse Umi. "Sciocchezze e poi è stata Kazue ad operarla". "Kazue ti sono debitrice"disse Miki. "Figurati ma.. Kaori sei ferita!" gridò Kazue preoccupata, vedendo i lividi ai suoi polsi. "Quei bastardi l'hanno legata troppo stretta" ringhiò Ryo prendendo la sua mano. Kaori lo guardò a bocca aperta sorpresa che la toccasse davanti a tutti, Ryo sentì gli occhi degli altri su di sè e si allontanò velocemente. "Vado a fumarmi una sigaretta" disse lo sweeper mentre Umi e Mick sghignazzavano. "Kaori è successo qualcosa che dovrei sapere?" chiese Miki cercando d'indagare. "E-ecco v-veramente" balbettò, rossa come un pomodoro. "Kaori vieni nell'ambulatorio, ti devo medicare i polsi" disse Kazue salvandola dall'imbarazzo di dover dare una spiegazione. "Non sapevo che questa chiesa avesse un'ospedale" disse Kaori mentre la dottoressa fasciava le sue ferite "Kazue va tutto bene con Mick?". "P-perchè me lo chiedi?". "So che avete litigato per la scommessa allora volevo sapere se avete fatto pace". "Non abbiamo litigato per la scommessa ma perchè ha cercato di baciarti" sospirò tristemente abbassando gli occhi. "Ti riferisci all'attacco notturno? Ma loro sono fatti così, anche Ryo ci ha provato con Hazuki". "Sì ma Ryo non è innamorato di lei mentre Mick invece lo è di te" rispose con un filo di voce mentre una lacrima solitaria scivolava lungo la sua guancia. Kaori le prese le mani per confortarla "Senti non credo che provi ancora qualcosa per me, ho visto il suo sguardo all'ospedale. Lui ti ama e poi so che ultimamente passi più spesso le notti a casa sua". "Il professore a volte è un gran pettegolo" disse Kazue avvampando ma con un dolce sorriso. "Rifletti sulle mie parole, io nel frattempo vado da Miki". Kaori aprì la porta e trovò Mick fuori nel corridoio che ovviamente aveva ascoltato la conversazione tra le due donne. "Mick da quanto sei qui?" chiese la dottoressa. "Credo che abbia sentito tutto Kazue, forza fate pace" disse Kaori spingendola verso il biondo. "Vieni con me, ti devo far vedere una cosa" esclamò l'americano trascinando con sè Kazue. Kaori li guardò allontanarsi contenta "Chissà se anche Ryo ed io possiamo essere come loro". L'uomo si appoggiò all'albero, aspirando il fumo in boccate voluttuose per poi buttarlo fuori con rabbia. Ragione e amore stavano ingaggiando una ferrea lotta dentro di lui. La prima urlava che aveva sbagliato ad esternare i suoi sentimenti perchè Kaori non poteva diventare la sua donna. Oggi era andata bene ma domani? Cosa succederebbe se un nemico più potente la rapisse, uccidendola davanti ai suoi occhi? Di sicuro impazzirebbe e ritornerebbe ad essere l'angelo della morte e questo Kaori non lo vorrebbe mai. Il suo cuore però gridava l'opposto. Non riusciva più a trattenere l'amore che provava per quel meraviglioso angelo e voleva amarla come lei meritava, come la sua donna. In quel momento Ryo Saeba, lo sweeper numero uno del Giappone stava combattendo la battaglia più dura della sua vita: quella contro sè stesso! Una voce lo distolse dai suoi pensieri. Mick stava correndo tra gli alberi trascinando con sè Kazue come se avessero fretta, l'americano lasciò la mano della sua donna guardandosi attorno mentre lei riprendeva fiato. "Mick perchè siamo venuti qui?" chiese mentre veniva attirata tra le sue braccia. "Per dimostarti che sei tu quella che voglio" rispose, baciandola selvaggiamente. Ryo era rimasto fermo a guardare il suo amico che baciava la sua donna. In quel bacio non c'era solo passione ma anche tanto amore. Quindi era questo che si provava quando si era amati? Non un semplice scambio tra due bocche ma una vera e propria dichiarazione dei sentimenti. Mick appoggiò la fronte contro quella di Kazue e si scambiarono un sorriso d'intesa "Perchè non ti togli la giacca" mormorò con uno sguardo lussurioso. "Non vorrai che mi spogli qui!" esclamò la dottoressa. "Tanto non ci vede nessuno". "Devo tornare da Miki e poi potrebbero vederci invece". "Veramente c'è già qualcuno che ci sta osservando.. vieni fuori Ryo" disse Mick senza voltarsi. Lo sweeper uscì dal suo nascondiglio con un sorriso di scuse. "Saeba da quanto sei qui?" gridò Kazue. "C'ero già prima di voi". "Invece di spiarci perchè non vai a fare la stessa cosa con Kaori o vuoi che ti dia lezioni su come far felice la propria donna" ghignò Mick. "Ti ricordo che sono lo stallone di Shinjuku e se mi facessi dare una botta a Kazue te lo confermerebbe anche lei". "Toccala e ti sviscero con le mie mani!". "Non ce n'è bisogno Mick, basterà il mio martellone a fermarlo. Saeba vedi di far felice Kaori altrimenti te la vedrai con me" esclamò Kazue prima di avviarsi verso la chiesa. "Ah Mick?". "Che vuoi Ryo?". "Anche se non puoi più sparare, rimani sempre uno dei migliori sweeper al mondo". Alle parole dell'amico, gli occhi azzurri dell'americano brillarono di gioia mentre Kazue lo ringraziava mentalmente. Ryo li guardò allontanarsi e spense il mozzicone di sigaretta quando qualcuno si avvicinò a lui. "Saeko". Kaori era rimasta tutto il tempo accanto a Miki, cercando di sviare il suo interrogatorio. Aveva visto Mick e Kazue andare nel salotto, sicuramente per avere un pò di privacy ma si chiedeva dove si fosse cacciato il suo socio, soprattutto perchè anche Saeko era sparita. "Kaori c'è qualcosa che non va?" chiese Miki. "Mi chiedo cosa sta combinando Ryo". "Io l'ho visto fuori che fumava" rispose Kasumi. "Chissà dove si sarà cacciata anche mia sorella" fece Reika. "Sarà meglio che vada a vedere" rispose Kaori. "Che strano non prepara il suo martello, qui è successo qualcosa vero Falcon?" disse Miki mettendo sotto torchio il marito che arrossì e cominciò a parlare. "Saeko hai arrestato tutti?" chiese Ryo. "Sì e sono venuta a saldare tutti i mokkori che ti devo" rispose l'ispettrice strusciandosi adosso all'uomo. In altre occasioni lui ne avrebbe approfittato subito ma ora gli sembrava di tradire Kaori. Stava per allontanare Saeko da sè quando un fruscio lo fece voltare verso il portone. Lacrime silenziose scendevano sul volto di Kaori e i suoi occhi erano devastati dal dolore. "No aspetta Sugar" gridò Ryo ma lei scappò dentro "Maledizione Saeko!". L'unico impulso di Kaori era di fuggire davanti al tradimento che stava per compiere il suo uomo così si rifugiò nel salotto sorprendendo Mick e Kazue in atteggiamenti intimi. Lei era in top e lui aveva la camicia sbottonata. Quando Kaori entrò, caddero dal divano ma poi videro le sue lacrime e capirono che Ryo aveva appena commesso qualcosa d'irreparabile. "Cosa ha combinato questa volta?" chiese Mick cercando di ricomporsi. Lei guardò entrambi prima di buttarsi tra le braccia della dottoressa che rimase stupita della sua reazione. "Kaori avanti, dicci che cos'ha fatto" disse dolcemente Kazue nel tentativo di consolarla. "Saeko stava per.. baciare Ryo e lui.. non la stava.. fermando". "Che imbecille! Ora vado a riempirgli la faccia di pugni" gridò Mick. "Perchè l'ha fatto, mi ha appena detto che mi amava". "Eeeh! Ha confessato?!" esclamò Kazue contenta. "Ha detto che sarebbe sopravvissuto per la persona che amava" rispose Kaori. "Un motivo in più per prenderlo a pugni, Kazue stai con lei" disse Mick. "Siediti sul divano, vado a chiamare Miki". "No resta con me, ho bisogno di un'amica". Kazue sorrise raggiante mentre si sedeva accanto a lei. Si era sentita così sola per tanto tempo e ora non lo era più grazie a Kaori "Che stupida sono stata". "Cosa Kazue?". "Ho corso dietro a Ryo inutilmente quando sarebbe stato più bello essere tua amica, perdonami Kaori". "L'importante è che lo siamo adesso". "Vedrai che Mick chiarirà le cose con Ryo". Mick si era precipitato fuori dall'ospedale, pronto ad affrontare l'amico ma si fermò sui gradini perchè Ryo stava respingendo Saeko. "So che hai amato molto me e Hide, lui ti ricambiava mentre io non sono mai riuscito a farlo. Sei solo un'amica per me e nient'altro". "Sì lo so, il tuo cuore appartiene a Kaori" rispose Saeko, girò i tacchi e salì sulla Porche sgommando a tutta velocità. "Sai amico ero venuto per darti un pugno ma vedo che non ce n'è bisogno". "Mick dov'è Kaori?". "E' nel salotto, sta piangendo a dirotto tra le braccia di Kazue". Ryo aprì la porta mentre Kaori si alzava in piedi furiosa. "Vattene via, sei solo uno sporco traditore!". "Saeba che cosa le hai fatto?" chiese Miki. "Miki devi restare a letto, Umichan prendila in braccio" gridò Kazue. "No Falcon, voglio sapere perchè Kaori sta piangendo". "Ryo mi stava tradendo con Saeko!". "Ora basta Kaori, hai frainteso tutto. Saeko ci ha provato ma l'ho respinta" urlò Ryo. "E' vero honey, l'ho visto io" disse Mick. Kaori guardò i penetranti occhi scuri del suo socio poi nascose il viso tra le mani, scoppiando a piangere. Il dolore era così immenso che il petto le faceva un male insopportabile! Ryo sentiva il cuore stretto in una morsa d'acciaio disprezzandosi per averla ridotta in quello stato, la prese in braccio e le sussurrò nell'orecchio "Andiamo a casa, amore". "Kazue secondo me si sono messi insieme". "Sì Miki anche per me". "Noooooo!!" gridarono Reika e Kasumi. "Ma state zitte galline" fece Mick. "Ryo mettimi subito giù!" gridò Kaori mentre lui saliva le scale e poi entrava nel salotto. "Taci donna". "Vai a fare mokkori con Saeko". "Farò mokkori.. ma con te!" ruggì, avventandosi sulle sue labbra. Kaori si dibattè, cercando di resistere ma il bisogno di essere un tutt'uno con quell'uomo era troppo forte. Gemendo, intrecciò le mani nei capelli corvini socchiudendo le labbra mentre le loro lingue si gustavano reciprocamente. Continuando a baciarla, Ryo la portò nella sua stanza deponendola sul letto e si sedette, fissandola dritto nei suoi bellissimi occhi castani. "Voglio toglierti questo vestito, accarezzare la tua pelle, baciarla e realizzare tutte le mie fantasie erotiche su di te". "Ma se in questi anni mi hai sempre detto che sono l'unica donna che non ti eccitavo!". "E tu ci sei cascata ma ti desidero da morire". Kaori lo fissò dubbiosa "Mi hai sempre dimostrato il contrario però". "Non sempre, ad esempio quando volevi essere protetta da Silver Fox.. eri così sexy con quella tutina!" sbavò Ryo "Oppure quando hai provato il costume da bagno di Eriko". "Ti sei eccitato per me?". "Sciocca, la cosa più difficile è stato venire ogni notte nella tua stanza, guardarti dormire e non poterti toccare o dire che TI AMO!". Una lacrima di gioia scese sulla sua guancia "Ti amo Ryo". Le sfiorò le labbra come se fossero fragili petali di un fiore poi le tolse la giacca percorrendo con gli occhi le forme generose del suo corpo. Kaori fremette sotto il suo sguardo incendiario, ansiosa di scoprire cosa significava essere amate. Ryo le morse la spalla e con la punta della lingua disegnò piccoli cerchi che salivano lungo il collo. Qualcosa si sciolse nel suo ventre e Kaori, impaziente, prese la sua mano mettendola in mezzo alle cosce. "Non così in fretta" ridacchiò Ryo continuando la tortura sul collo mentre la zip del vestito scendeva. Kaori gli rivolse un sorriso pieno d'amore mentre gli sfilava la giacca e la maglia, appoggiando la fondina sul comodino. Sfiorò i pettorali con la punta delle dita e Ryo trattenne il respiro sentendo un calore arrivare al bassoventre, quando cominciò a leccargli il torace perse la testa. Le bloccò i polsi, assaltando le sue labbra e catturando il suo respiro mentre le sue mani scivolavano sui seni stringendoli con fervore. Lasciò la sua bocca per mordere un capezzolo e Kaori credette di morire sotto la sottile tortura della sua lingua. Si sentiva bruciare e a malapena riusciva a respirare tanto era intenso il piacere che quella bocca le dava. Quando Ryo spostò le mutandine, infilando due dita tra le pieghe del sesso, urlò. Kaori s'inarcò contro la sua mano, stringendo i capelli corvini mentre Ryo continuava a leccarle i seni. "Oddio.. ti prego...". Lui si alzò in piedi, togliendosi i pantaloni e i boxer e lei sospirò di felicità davanti alla sua potenza. Lo accolse tra le sue braccia, avvinghiando le gambe affusolate ai suoi fianchi. Ryo la guardò nei occhi mentre la penetrava cominciando a muoversi. Un'attimo di dolore e poi un'immenso piacere scaturì nel suo essere mentre i colpi aumentavano come i suoi ansimi. Il piacere s'intensificò, vorticando attorno a loro e raggiungendo i massimi livelli. Entrambi gridarono, raggiungendo contemporeaneamente l'apice. Ryo si stese attirandola tra le sue braccia "Dormi amore, è stata una lunga giornata". "Con un bel finale" sussurrò Kaori. La mattina seguente, andarono a trovare Miki e trovarono un bel trambusto. "Ehi ma che succede?" chiese Ryo. "Dì la novità Kazue" fece Miki. "Mick mi ha chiesto di andare a vivere con lui". "Sono contenta per te, hai visto che ti ama!" gridò Kaori. "Non ti sembra un pò prematuro Mick?" chiese Ryo. "Nient'affatto e poi voglio mantenere la promessa che le ho fatto in ospedale". "In realtà l'ha fatto per gelosia" sussurrò Miki a Kaori. "E sarebbe?" chiese Kaori rivolta a Kazue. "Ecco ieri abbiamo fatto la doccia insieme e poi abbiamo ordinato qualcosa in rosticceria. Quando ho aperto al ragazzo ero ancora in accapatoio, quello continuava a fissarmi e la cosa non è piaciuta a Mick". "Dì pure che ti mangiava con gli occhi" grugnì l'americano. "Così dopo che l'ha rincorso per le scale mi ha chiesto di trasferirmi lì da lui". "Mi sa che è stato costretto per la paura che una di queste sere qualche bel garzone si presenti a casa di Doc e ci provi con Kazue" ghignò Umi. "Scimmione che fai leggi nel pensiero?" disse Mick. "Per forza ha una sfera di cristallo al posto della testa!" rispose Ryo. "Senti brutto macaco.. uhm hai adosso il profumo di Kaori, come mai?" fece Umi. "Ryo come mai?" sogghignò Mick. "Kaori vuoi dire che siete stati assieme?!" gridò Miki. "E-ecco n-noi...". Ryo non sapeva cosa fare e decise di saltare addosso alla dottoressa "Dolce Kazue vieni che ti do il benvenuto da buon vicinooooo!!". "Sei sempre il solito pervertitooooo!!" urlò Kaori sfoderando il suo abituale martellone da cento tonnellate. Gli amici scossero la testa ma non videro il luccichio di felicità che brillava in fondo agli occhi della donna. Perchè ora Kaori sapeva che Ryo l'amava e che quella notte le aveva donato tutto sè stesso. FINE
  
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