Jerk & Bitch

Non si può sfuggire dalle secolari profezie e Sam e Dean nonostante avessero lottato arduamente, avevano ceduto, il primo era stato Sam.

Sam pensava di essere forte ma si sbagliava, e si sbagliava anche Jessica quando a Stanford gli disse che lui era speciale, che sarebbe stato in grado di affrontare ogni cosa, cazzo se si sbagliava.

Aveva detto si, e Portatore di Luce ora lo sfoggiava al gran ballo. Sam adesso era proprio dove doveva essere, dove il secolare destino aveva deciso prima della note dei tempi. Cimitero Stone. Tutto finisce dove ha avuto inzio.

Lawrence.

Con i suoi occhi divisi con la Stella del Mattino vedeva Dean, e dentro di lui c'era Michele.

Le loro strade si sarebbero divise.

Stavolta per sempre.

"Lucifero"

"Michele"

Un gioco di sguardi, un sorriso, un passato nostalgico troppo lontano, una cosa li accomunava ai due tramiti umani, l'amore che nutrivano l'uno per l'altro.

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Era arrivato il Natale, avevano un piccolo albero in quella sudicia camera ma a Sam e Dean andava bene così erano insieme almeno. Aspettavano che John tornasse dalla battuta di caccia giornaliera per mangiare i loro panini ed intanto guardavano la tv insieme, come i bravi fratelli che erano, Dean si sarebbe preso cura del suo Sammy e non perché glielo aveva ordinato papà, ma perchè lo desiderava con tutto se stesso.

"Tieni Dean è per te"

E sorrise con gli occhi Sam, con il cuore.

"Davvero? sei sicuro Sammy?"

E mai Dean avrebbe pensato di essere emozionato tenendo tra le mani un foglio di giornale, quel foglio che Sam aveva usato per incartare il suo piccolo regalo.

E stavolta sorrisse Dean con quella dolcezza che Sam non aveva mai visto nel fratello.

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"Michele, siamo fratelli non dobbiamo combattere"

Angoscia, riluttanza.

"Dobbiamo perchè io sono un figlio bravo ed obbediente Lucifero"

Fede, amore.

Una lacrima percorre il viso di Lucifero, è Sam.

E lo sguardo truce del biondo diventa compassione, dolore, è Dean.

E le anime dei Winchester sanguinano, piangono.

Non vogliono lottare.

Non vogliono morire.

Non vogliono separarsi.

Non lo vogliono davvero neanche gli arcangeli, ma non c'è scelta.

A quanto pare.

E corrono l'uno contro l'altro e si feriscono, inizia lo scontro.

Amarezza.

L'amore dei due arcangeli è forte, ma non conoscono il libero arbitrio, la possibilià di scegliere.

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Scoppiano nel cielo i bellissimi fuochi con i colori più accesi che Sam avesse mai visto, Dean, per la prima volta, aveva disubbidito a papà, ed aveva sparato quei fuochi nel cielo notturno del 4 di luglio per lui, solo per il suo Sammy, per regalargli un sorriso, una notte di normalità nell'anormalità della loro esistenza.

"Grazie Dean!"

Un abbraccio.

Un sorriso.

Uniti.

Sempre.

"Prego Sammy"

E la stretta si fa più forte.

Una lacrima scende giù come pioggia.

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Sangue, sangue ovunque rivoli sui volti di Sam e Dean che sono quelli presi in prestito da Lucifero e Michele, dal Male e dal Bene, il fiato pesante, uno scontro troppo duro, troppo ingiusto. Perchè lottare quando si ama?

"Non volevo finisse così Lucifero"

"Lo stesso vale per me fratello"

"E' ora che finisca"

"Già, sono d'accordo"

Il pugno di Portatore di Luce, colpisce quello del prediletto di Dio, Sam vede la sua mano colpire in pieno Dean, Dean vede la mano del fratello colpirlo e sputa sangue insieme al suo arcangelo.

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Amava cantare in auto, lo faceca sempre e da sempre e chi guida sceglie la musica diceva sin da piccolo con quel sorriso da schiaffi, cazzo Sam a volte avrebbe tanto voluto dare un pugno a quello spaccone, ma proprio quell'atteggiamento del fratello gli regalava i momenti più belli e normali delle sue giornate caotiche.

"Forza Sammy canta con me!"

urla felice.

"Eye of the Tiger!!"

continua senza sosta.

"Dai Dean!"

Ed adesso Sam sbuffa e sorride.

"Stronzo"

sussurrra con il suo sorriso più bello.

"Puttana"

Ed adesso ride Dean e non si ferma più.

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Allo stremo delle forze in ginocchio uno di fronte all'altro l'inferno ed il Paradiso, e Sam e Dean potevano scrutarsi negli occhi adesso. E successe.

Un abbraccio.

Lacrime.

Dolore.

Angoscia.

Sospiri.

"Lucifero"

"Michele"

Una luce abbagliante e piano si diramò.

L'abbraccio non si sciolse.

Si fece più saldo.

"Sammy"

"Dean!"

Le ossa spezzate.

"Siamo...di nuovo noi..."

Insieme.

Sempre.

In eterno.

E risero entrambi.

Liberi.

Quei due fratelli, i Winchester che si amavano sopra ogni cosa, come d'altronde quei due arcangeli dall'ego smisurato troppo orgogliosi per capirlo.