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Autore: Silnica    09/10/2013    0 recensioni
Era il penultimo anno di liceo,
e questa volta se lo chiese da sola:
cosa voleva fare da grande?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Fallita

 
La prima volta che le chiesero cosa voleva fare da grande aveva circa sei anni, aveva appena imparato a leggere ma era sicura di voler diventare una ballerina: sgambettare e fare acrobazie davanti a tutti, sorridere e far si che tutti l’avrebbero guardata ammirati. Esattamente come vedeva nella televisione.
Infatti, aveva preso come abitudine di mettersi sotto la TV e guardare ammirata cosa facevano quelle ragazze tra luci e musica, ricopiandole come poteva, ma sentendosi bravissima. D'altronde la sua mamma e il suo babbo talvolta le applaudivano. E poi ogni sera guardavano quel programma noiosissimo forse aspettando solo che le ragazze ballassero, come aspettava sempre lei.
Certamente avrebbe continuato ad allenarsi ed un giorno ci sarebbe stata lei lì, dentro la TV, con tante persone ansiose di vederla.
 
La seconda volta che le chiesero cosa voleva fare da grande era a casa di sua nonna per le sue none feste natalizie, all’inizio si chiese come avessero fatto a scordarsi di quello che voleva fare da grande, d'altronde lei ballava per casa dalla mattina alla sera; ma, forse, era un bene. Giusto da una settimana ogni volta che andava in macchina con la mamma, per andare a fare la spesa o per andare a scuola, la radio trasmetteva spesso la stessa bella canzone: era orecchiabile e movimentata, ed ormai aveva imparato a memoria le parole. Ogni tanto lei e sua mamma la cantavano a squarciagola e tutti i passanti si giravano. Una volta l’aveva pure sentita alla televisione.
Forse aveva cambiato idea, in fin dei conti quando ballava sbatteva da tutte le parti, un giorno si era pure fatta male ad un dito. Forse non era la sua strada ballare, cantare era più divertente e meno faticoso.
Rispose a sua nonna di voler fare la cantante: far sentire le sue canzoni alla radio e apparire il più possibile alla televisione.
 
A 13 anni le richiesero un’altra volta cosa voleva fare da grande, ma questa volta a chiederlo era una sua compagna di classe che lo aveva appena raccontato a sua volta: lei voleva fare l’attrice, essere magra e bella, recitare accanto ad attori famosissimi, per poi diventare famosa anche lei, fare interviste per i giornali e la televisione, camminare sul red carpet mentre i fotografi impazziscono per immortalare ogni suo istante.
Era un sogno molto bello. Si immaginò anche lei così, con i capelli al vento, baciava, per l’ultima scena del suo film, il più bell’attore che avesse mai visto, e le piacque. Certamente non era ancora pronta per quella vita: prima di tutto non era minimamente bella come doveva essere, con tutti quei brufoli che aveva sul naso e quei capelli spenti e perennemente legati, e poi non era neanche poi così tanto magra, molte sue amiche erano molto più magre di lei. Però decise che da quel momento avrebbe fatto di tutto per diventare quella che doveva essere.
 
Era il penultimo anno di liceo, e questa volta se lo chiese da sola: cosa voleva fare da grande?
Aveva fallito tutte le sue aspettative: non era abbastanza coordinata per diventare una ballerina, era un po’ stonata e comunque non aveva una bella voce per essere una cantante, e, soprattutto, non era bella. Non poteva fare nessuna delle cose che aveva preventivato, era troppo brutta.
Era una buona a nulla.
Era una fallita.





Spero che vi piaccia, è la prima storia che pubblico
fatemi sapere cosa ne pensate

Silnica
 
   
 
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