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Autore: LilySmith    09/10/2013    4 recensioni
Ohe-shot demenziale "horror" senza alcune pretese, che tratta di tre ragazzi e tre ragazze alla presa con una serie di eventi misteriosi con la vecchietta Maria Albertina.
N.B. Assolutamente senza senso!
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un pomeriggio di mezz’estate

 
Era una notte buia e tempestosa…NO. Erano le 16 di un pomeriggio particolarmente caldo di luglio. Per motivi di privacy non vi posso dire i veri nomi dei protagonisti della storia, quindi ne userò dei falsi : Anne, Allison, Rose ed i loro amici inglesi Niko, Jamie e Fred.Ho detto amici, non fidanzati.
Come ho già detto era un pomeriggio apparentemente normale, ed i 6 amici in presa ad un attacco di noia acuta decisero di fare un giro per il centro della città. In teoria non vi potrei dire la città, ma sappiate che è situata nel nord Italia. Adesso però torniamo ad i nostri sei amici: i tre ragazzi erano visibilmente annoiati dalla città, e le tre ragazze decisero di farli “appassionare” alla città raccontandogli che il ponte sotto al quale erano appena passati era famoso perché le persone disperate o che non trovavano un senso alla loro vita, erano solite “spiccare il volo” da quel ponte. Peccato che poi si rendevano conto di non essere uccelli e di non avere le ali. Beh, questa frottola fu’ l’inizio della fine.

Visto che faceva un caldo torrido, vi ricordo che era luglio, i sei ragazzi decisero di andare a prendere un gelato. Vicino al ponte c’era una gelateria di cui avevano sentito parlare da Gracie, una pervertita un’ altra loro amica di cui Niko era segretamente innamorato.
La gelateria in questione si chiamava “Un gelato da paura!Da Maria Albertina il gelato più dal 1950”, entrarono in questa gelateria e ad accoglierli c’era una vecchietta di circa 80 anni, con capelli bianchi raccolti in un chignon, pochi denti, vestitino rosa shocking, bastone ed un accento del sud Italia, stando a cioè che recitava l’insegna, Maria Albertina doveva essere proprio lei
-Puonciorno cari ciovanotti, come posso esservi utile?- chiese Maria Albertina
-Salve, vorremmo un gelato- disse Allison gentilmente
-Quanti?-
-Sei-
-No!Io sono a dieta, stronzi!- urlò Rose
-Allora cinque- disse Allison, guardando male Rose
-A che gusto, giovanotti?- chiese Maria Albertina
-Boh, decida lei-
Maria Albertina diede loro i gelati,e porgendo lo scontrino disse:
-Bene, sono 12.50€- 
Tutti i ragazzi pensarono “Alla faccia delle crisi!”, tranne Rose ovviamente.


-Mmmmmmh!Che buono sto gelato! Ma a che gusto era?- chiese Jamie
-Boh, vai a chiederlo alla vecchia!- rispose Anne
Jamie obbedì e rientrò nella gelateria
-Mi scusi signora, vorrei sapere a che gusto era il gelato- disse con un evidente accento inglese
-Caro ciovanotto, era cervello umano e fegato suino con panna- rispose Maria Albertina sorridendo. Jamie rimase qualche istante interdetto, senza far nulla. Era più che sicuro che doveva aver capito male, essendo inglese. Ma dal canto suo la vecchietta restò impassibile con il sorriso a 32 denti, anche se gliene rimanevano solo 16.
Jamie uscì dal negozio incontrando gli sguardi perplessi dei suoi amici.
-Quindi che gusto era?- domandarono tutti
-Ehm..credo di non aver capito bene…Fred entra te!- disse Jamie spingendo Fred dentro il negozio.
Fred fece come gli disse il suo amico ed entrò nel negozio, la vecchia signora stava lucidando un mobile già pulito…praticamente splendente!Ed intanto canticchiava “Vamos a a playa”, peccato che non cantava il testo originale...
-Vamos a la playa, oh, oh, oh,
uno, dos y tres , oh, oh, oh,
tremilaquattrocento, oh, oh, oh,
seicentosessantasei, oh, oh, oh,
trecentonovantaquattro, oh, oh, oh,
stupido Potter, oh, oh, oh.
Oh, ciao giovanotto!- disse Maria Albertina
-Ehm…salve- disse Fred, anche lui con un inconfondibile accento inglese
-Cosa posso fare per te?Vuoi sapere il gusto del gelato?- chiese Maria Albertina
-Ma…come fa a sap…si- disse Fred perplesso
-Cervello umano e fegato di suino con panna!-
-Ok, grazie- tagliò corto Fred, ed uscì dal negozio.
-Allora che gusto era, Freddie?- domando Allison
- Se te lo dico non mi credi- disse Fred
-Ehi quella è la MIA battuta!- urlò Jamie *

I sei ragazzi si imbatterono in un negozio di intimo, in cui lavorava un loro amico, Fabio, il quale era famoso per essere un po’ perverso e fidanzato di Gracie, inizialmente le tre ragazze erano contrarie ad entrare nel negozio, ma dopo mezz’ora di suppliche la diedero vinta a Niko, Fred e Jamie. I ragazzi iniziarono a parlare con Fabio per un bel po, fino a quando Fred si accorse che la titolare del negozio era la vecchia Maria Albertina. Rimase completamente esterrefatto!Non solo dalla vecchietta ma anche dai suoi amici che non la riconobbero! Così prese Allison da parte, uscirono dal negozio, e le disse:
-Allie, dobbiamo andare a casa.Ora-
-Eh?Cosa?- disse Allison stupita -sei stanco?-
-Non posso spiegarti, andiamo- disse Fred sbrigativo
-Sei sempre il solito!- disse sbuffando Allison – non posso spiegarti!- disse imitando la voce di Fred
-C’è Maria Albertina dentro il negozio- disse Fred, stupito di essere l'unico ad essersene accorto
-E quindi?Non farti stupide paranoie Fred-
Allison rientrò nel negozio, lasciando fuori Fred da solo. Mentre osservava dalla vetrina Allison parlare con Rose e Anne, cosa che faceva sempre, buttò un’occhiata ai manichini…che non erano normali manichini…erano anziani e facevano delle cose!Uno faceva il pane e si chiamava Peeta, l’altra tirava con l’arco e si chiamava Katniss. Il tutto ovviamente in intimo. Non sapeva più se rimanere di stucco per i manichini o per l’insegna che recitava “Da Maria Albertina, lingerie da paura!”.
Quando per la gioia di Fred uscirono dal negozio, decisero di andare a fare un giro nel centro storico, e presero la metro, molto più comoda e veloce rispetto al bus. Peccato che dentro la metro, al posto delle campagne pubblicitarie di compagnie telefoniche o altre cose varie, c’è era una campagna pubblicitaria con protagonista Maria Albertina che recitava:
“Prendi il Bus? Buttati
                    Uccidi
                    Spaccia
Usa la Metro:
Muori
Entro
Tre
Rapide
Ore”

Fred assunse un espressione mista a “Te lo avevo detto io” e “Donna avvisata mezza salvata”, mentre Anne rimase a bocca aperta, idem Niko, Rose e Jamie. Allison invece cerco la mano di Fred il quale si girò verso di lei….

-Fred!Fred!- disse Allison - Freddie lo vuoi o no il gelato?- disse Allison scuotendo il braccio di Fred
-Eh…si..andiamo- disse Fred, incredulo di essersi immaginato tutto ciò
Entrarono nella gelateria “Da Chiara”, nella quale videro Maria Albertina.
La vecchia signora li fissava con un sorriso a 32 denti, sta volta ce li aveva tutti, e dopo un interminabile minuto disse:
-Allora cinque gelati?Scommetto che uno di voi è a dieta!-
Alla radio trasmettevano “Vamos a la playa” mentre i ragazzi si chiedevano come poteva sapere che Rose era dieta.
Mentre la vecchietta dava loro i gelati disse:
- Ciovanotti miei..la sapete la storia del ponte qui vicino?-


* "Se te lo dico non ci credi" è una battuta di Jamie Campbell Bower nel film di Shadowhunters CittàDiOssa




NoteDell'Autrice:
Complimenti se siete arrivati a leggere fino qua xD
Inizio dicendo che questa è la mia prima fanfiction, ed è stata scritta senza alcune pretese, ed è assolutamente nonsense. Pensata in un giorno di noia in centro e scritta in un'ora buca a scuola.
Come avrete capito, o se non l'avete capito ve lo dico io, ci sono riferimenti a citazioni eo personaggi di librifilm del mondo di Harry Potter, Hunger Games e Shadownhunters...ci avrei voluto mettere anche Percy Jackson ma non sapevo dove
Ci tengo a ringraziare la mia amica rose princess per la stesura della storia e A. per lo sviluppo dell'idea.
Tutte le critiche sono ben accette, a meno che non offendiate
Spero di avervi strappato un mini-sorriso,
A presto,
Allie_908
   
 
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