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Autore: vieniesorprendimi    09/10/2013    0 recensioni
- Ti è piaciuto? – gli chiedo.
- Si – mi dice.
- Meglio questo o il primo? – lo guardo.
- Questo – annuisce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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A COSA PENSI?

Due giorni fa Gioele mi ha chiesto di uscire con lui. Oggi è il giorno e io sono un fascio di nervi.
Credo sia normale dopo tutto, è il mio primo appuntamento e lui mi piace da.. un anno. Quella sua indecisione tra me e un’altra
ragazza mi ha buttato a terra quando l’ho scoperto, ma proprio ieri mi ha detto che non devo più preoccuparmi. In sintesi: lei non gli interessa più.
Il mio sorriso in quel momento poteva illuminare il mondo.
Ci ho messo poco a decidere cosa mettermi, anche perché dovevo andarci anche a scuola quindi dovevo adattarmi. Un paio di jeans, una
canotta bianca con sopra un maglioncino blu, scarpe e giubbotto di jeans. A scuola devo portare pochi libri quindi mi porto la borsa e il
cappellino di lana visto che scommetto che pioverà.
A scuola va tutto bene, siamo vicini di banco ma nessuno dei due ha avuto il coraggio di parlare dell’appuntamento. Abbiamo deciso che andremo
a mangiare in un posto che conosce lui al posto che andare al Mc.
Quando usciamo da scuola incontriamo Mattia per le scale, ci saluta e si mette a parlare con lui. Dopo poco Gioele accelera e Mattia mi dice ‘Buona fortuna’.
Muoio di vergogna ma gli sorrido e lo ringrazio. Seguo Gioele fuori da scuola e poi mi incammino con lui senza neanche salutare gli altri. Vivranno lo stesso.
Quando inizia a piovere ci mettiamo sotto l’ombrello che ho portato, io mi infilo il cappellino così mi bagno di meno.
- Allora, dove andiamo di bello? – gli chiedo.
- E’ un posticino carino, io di solito ci prendo la pizza.. c’è il pizzaiolo che sembra Raptor, hai presente? Quello di Harry Potter? – mi chiede.
Io sorrido. Ovvio, Harry Potter è il mio film preferito.
- Voglio vederlo! – rido.
- Ci scommettevo! – ride anche lui – e poi c’è il cameriere che mi sembra un po’ gay.. se mi chiama ‘caro’ io scappo – dice e poi ride di nuovo.
- Oh, hai degli ammiratori! – rido con lui.
Camminiamo tranquilli parlando del più e del meno. Quando arriviamo davanti al locale entriamo: è davvero carino. Ci sono dei piccoli tavoli sia
al piano terra che di sopra. Guardo verso il pizzaiolo e sorrido. Sembra davvero Raptor, solo che è un po’ più cicciotto. Glielo dico subito e lui
concorda con me.
Ci mettiamo a sedere e poi ordiniamo due tranci di pizza, io margherita e lui alla diavola.
- Allora.. a che pensi? – gli chiedo.
- Che non ho il controllo.. – mi dice.
- Ed è un bene o un male? – dico io.
- Un male – mi guarda.
- Io non credo.. – lo guardo e sorrido – io non ho mai il controllo, così almeno non mi sento l’unica. Come andrà andrà no? – gli dico.
Lui annuisce ma è scettico.
Quando arrivano le pizze mangiamo, è davvero buona. Parliamo di tante cose: dei fratelli e delle sorelle, dei gatti, di un’ipotetica vacanza con alcuni
della classe in calabria visto che io ho la casa lì. Lui non vuole venire perché non sa suonare, ma gli dico che al massimo sta sulla spiaggia e
li facciamo compagnia.
Quando abbiamo finito andiamo a pagare e poi usciamo. Piove ancora.
Andiamo verso la metro e la prendiamo. Il progetto è di girare per negozi fino alle quattro e mezza e poi andiamo a vedere Percy Jackson e Il mare dei mostri.
Io l’ho già visto, ma lo rivedo volentieri con lui.
Scendiamo in San Babila  e andiamo diretti alla Foot Locker. Lui ama quel negozio, è come se fosse Natale per lui lì dentro. D’altronde lui è un
iocatore di basket, quindi cosa ti puoi aspettare?
Lo seguo guardandomi intorno. Mi fa vedere le scarpe che vorrebbe e poi passa ai pantaloncini, alle maglia, ai cappellini. Io sorrido rispondendogli.
Mi piace vederlo così sorridente, mi fa sentire bene.
Quando usciamo andiamo alla Mondadori. Mi ha chiesto un posto dove per me è Natale ed è proprio quello. Guardiamo i cd, i libri, i dvd e le serie.
Tutti e due amiamo le serie tv quindi ci mettiamo a parlare di tutte quelle che vediamo esposte. Poi passiamo ai manga e agli anime. Quando li vede
si illumina e mi spinge piano verso di essi. È una scossa dentro quando mi tocca. Ma faccio finta di niente.
Usciamo di lì mezz’ora dopo e giriamo un po’ sotto i portici per non bagnarci.
- Gioele! – sentiamo una voce e poi lui saluta il suo amico insieme alla sua ragazza.
Anche lui è molto alto, visto che gioca a basket e la sua ragazza è più bassa di me.
Iniziano a parlare e poi la ragazza mi guarda.
- Ma come mai hai scelto proprio lui? – mi chiede.
Io non so che rispondere. Da una parte vorrei dire che non stiamo insieme e dall’altra vorrei dirle che mi piace per com’è fatto, anche troppo.
Ma alla fine dico solo che vorrei cambiare domanda e tutti ridono passando avanti. L’argomento va a parare sul fatto che loro che sono alti dovrebbero
bbassarsi per baciarci, ma io e Gioele non ci siamo mai baciati quindi è altrettanto imbarazzante.
Pochi minuti dopo ci salutiamo e noi andiamo verso il cinema. Prendiamo i biglietti ed entriamo. All’inizio siamo i primi, poi la piccola sala si riempie.
l film inizia e guardo lo schermo.
In realtà la mia testa sta andando un po’ ovunque immaginando tanti di quei film mentali che il film sullo schermo gli farebbe un baffo. Più che altro mi immagino
che mi baci. Ovviamente.
Ricordo pochi giorni prima quando gli avevo scritto che volevo baciarlo, ma non era successo perché lui era confuso. Adesso aveva scelto e la mia
amica mi aveva detto che sicuramente mi avrebbe baciato.
Guardo lo schermo e in pochi minuti c’è l’intervallo. Noi due rimaniamo ai nostri posti in silenzio. Ma tutti e due odiamo il silenzio.
- Il silenzio imbarazzante sta vincendo contro di noi – dico.
- E’ vero – ride.
Rido anche io.
- Allora, a che pensi? – gli chiedo.
Lui sorride guardando lo schermo poi smette di sorride ma non mi guarda.
- Stavo pensando al messaggio dell’altro giorno.. – dice.
Io rimango in silenzio, non sapendo cosa dire. Oddio. Vuole baciarmi. Fallo!
Il film rincomincia poco dopo e non riusciamo a dire altro. Il resto del film è un incrocio tra lo stare attenti allo schermo e al pensare alle sue
labbra sulle mie. In più, ogni due secondi lui mi parla chiedendomi qualcosa e quando mi giro verso di lui per rispondergli è tipo a due centimetri da me.
on so se se ne rende conto, ma è difficile stare al mio posto.
- Alla fine del film dovrebbe esserci una canzoncina un po’ schifosa sugli dei però in italiano.. – gli dico.
Lui annuisce e poco dopo ecco che inizia la canzoncina e io scoppio a ridere seguita subito dopo da lui. Però mi chiede comunque di cercare come
si chiama perché gli piace la basa. Lui suona la batteria.
Le luci sono ancora spente e metà della gente se n’è andata. Noi restiamo seduti a guardare lo schermo.
- Ti è piaciuto? – gli chiedo.
- Si – mi dice.
- Meglio questo o il primo? – lo guardo.
- Questo – annuisce.
- Mh io ho preferito il primo anche se non me lo ricordo molto bene – gli dico.
- Sono gusti – sorride e io annuisco. Belle labbra.
Restiamo un po’ in silenzio e poi lui parla.
- Quindi.. se io tentassi di baciarti, tu che faresti? – mi chiede.
Lui è così diretto e io mi sento una bambina.
- Ahm.. – non so che dirgli.
Lo sa che risponderei al bacio, è ovvio. Mi piace da un anno. Non gli dico niente e inizio a ridere come una demente. Succede quando sono agitata
ma lui non lo sa. Me lo chiede ancora ma io gli rispondo cose a caso senza dargli davvero una risposta. Gli dico che è ovvio quello che farei.
- Sembri così calma.. io sono agitato! – mi guarda.
- Calma? Scherzi vero? Io sto parlando a vanvera e ridendo come una demente, sono super agitata! – rido ancora. Lui sorride.
Poi la cosa succede molto in fretta. Si avvicina quel poco che gli rimane e mi bacia. Io sorrido ricambiando il bacio. Sono così morbide le sue labbra.
Sono baci a stampo ma mi accontento. Ci baciamo per minuti e io sono in paradiso. Quando ci stacchiamo ho un sorriso ebete come al solito quando
si tratta di lui.
- Adesso sta vincendo il sorriso ebete.. – rido.
Lui annuisce dicendo che lo nota.
[…]
Quando usciamo dal cinema camminiamo verso Cairoli. Lui deve incontrarsi con i suoi per festeggiare il compleanno di suo fratello e io prenderò la metro lì.
- Quindi.. cosa siamo noi due? – mi chiede.
Non ne ho idea.
- Ahm.. bo.. cioè.. – dico e poi smetto subito.
- La stessa cosa la penso io – dice.
Alla fine concludiamo che per adesso ci frequentiamo, poi mi chiede come dovrebbe salutarmi il giorno dopo a scuola e nessuno sa come. Gli dico che da una 
parte sarei contenta se mi baciasse ma mi imbarazzerei per i commenti degli altri. Gli dico anche che per adesso non avrei il coraggio di andare a baciarlo io,
perché mi conosco purtroppo. Non so se lo capisce, ma io sono fatta così.
Eppure vorrei tanto che venisse a baciarmi.
Scendiamo in metro dicendo che il giorno dopo si sarebbe deciso in base alla situazione.
Ci fermiamo davanti alla metro perché lui deve risalire e prendere il bus. Gli sorrido e lui si abbassa a baciarmi le labbra. Ricambio i baci e poi lo abbraccio.
- Ti batte forte il cuore.. – mi dice.
Io sorrido. Eh già.
- Visto come sono agitata? – rido.
Mi stacco piano e ci baciamo di nuovo.
Pochi minuti dopo sono in metro, con il cuore a mille e il sorriso ebete in faccia. 
  
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