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Autore: Lala_Chan    04/04/2008    2 recensioni
Ciao a tutti! In un impeto di drammatica ispirazione che non ha nessuna relazione con momenti particolari della mia vita, ho deciso di scrivere questa one shot, piuttosto corta... Spero che vi piaccia e che la recensiate... mi farebbe piacere! ^^ alla prossima!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rose
Ciao a tutti! Per chi ha già letto altre mie fan fiction, anticipo che questa è molto diversa dagli altri generi che ho provato (dal demenziale specialmente!), e per quanto riguarda la prova del cuoco, giuro che prima o poi la continuo! XD sono in un enorme, lunghissimo transito di idee! In un impeto di drammatica ispirazione che non ha nessuna relazione con momenti particolari della mia vita, ho deciso di scrivere questa one shot, piuttosto corta... Spero che vi piaccia e che la recensiate... mi farebbe piacere!  ^^ alla prossima!

Every spring



Pioggia…
Gocce fredde cadono sopra ogni cosa…
Nuvole cupe invadono come una macabra coperta il cielo della sera…
I lampi rischiarano per frazioni di secondo tutto quanto, illudendo il ritorno alla luce…
I tuoni scoppiano forti, in urla di furia e dolore celeste…
L’acqua diluisce il sangue e lo schiarisce ed impregna il terreno insieme ad esso…
Il liquido mortalmente rosato sprofonda, nell’erba…


Ho sempre pensato che fossi bella come un fiore.
Anche il tuo nome lo esclamava.
Sei sempre stata il fiore delizioso che avrei voluto cogliere, e mettere nel mio vaso, senza mai farti appassire.
Avrei tanto voluto prendermi cura di te, e nutrirti con il mio amore.
Se solo l’avessi desiderato anche tu…


Fulmini elettrificano il cielo, lo rendono cattivo, pericoloso… Ma così affascinante…
Il cuore pompa sangue nelle vene, i muscoli si muovono con fatica e sforzo… lentamente… Cerca di arrivare da lei.


Sei sempre stata una ragazza testarda e determinata, forte, irascibile, ma così bella e dolce.
Sapevi proteggerti da sola, come se avessi delle spine sul tuo stelo.
Allo stesso tempo i tuoi petali sembravano così fragili, e meravigliosamente morbidi.
Il tuo carattere era contrastante.
La personalità solare che ti distingueva si rifletteva nei tuoi occhi.
I tuoi meravigliosi occhi color di foglia, quella foglia invasa dal calore del sole più di tutte…


Il ragazzo ansima, i capelli dorati ora sono solo impastati di sangue e appiattiti dalla pioggia fredda…
La sua vista è annebbiata, la stanchezza evidente… Ma lui è vivo.
I suoi occhi, occhi color del cielo più terso, sono senza luce, adesso… Come quel temporale…
“Dove sei? Dove? Ti prego, ti prego fa che non sia…” l’ansioso pensiero riempie completamente la sua testa…
La sua testa dolorante e confusa, inzuppata quanto il corpo e i vestiti…
Il gelo della paura e della notte invadono le ossa…
Ed eccola lì.


Sarà stato il mio atteggiamento.
Probabilmente è questo. Sì.
È colpa mia, non mi sono mai fatto apprezzare per quello che ero veramente.
Il mio atteggiamento stupido, impulsivo e talvolta anche ridicolo era solo sintomo della mia insicurezza, cerca di capire.
Avrei fatto di tutto per averti, o solo per vederti felice.
Speravo di essere almeno tuo amico, non solo un peso, e di essere capace di proteggerti in ogni circostanza.
Avrei tanto voluto vegliare su di te...


Lei… ecco il suo esile corpo, disteso sull’erba…
Il silenzio che lo invade è assordante...
Il mondo si ferma, i ninja che corrono, urlano e cercano gli amici caduti in guerra non ci sono più…
Non ci sono più i nemici che sono fuggiti, la battaglia che è finita…
“No…”
Lei non ha vinto. Lei ha perso. Lui l’ha persa.
“NO…NO!!!” non riesce a dire altro, le lacrime si fondono con quelle delle nuvole, il cuore gli si spezza come la vita di lei, che ora giace immobile e inerte tra le sue braccia…
Il suo corpo ormai è freddo, come quella notte che non passerà mai…
Piegato in due dal dolore, le sue urla si mischiano al temporale e sembrano tuono… Nessuno porrà fine a questa agonia…


Avrei tanto voluto dirti che ti amo.
Quante volte ho sognato quel momento, che non è mai arrivato.
Quante cose non sono riuscito a fare, a dire, ad affrontare.
E all’ultimo, ti ho persa di vista, non sono riuscito a proteggerti, mio bellissimo fiore rosa.
Avevo sognato di vivere la pace dopo questo conflitto con te, e di dirti tutto, finalmente.
Chissà come avresti reagito.
Non mi sarebbe interessato ricevere un rifiuto.
Io ti sarei rimasto sempre vicino, solo per vedere i tuoi meravigliosi capelli rosa mossi dal vento, solo per vedere i tuoi occhi smeraldini illuminati dalla vita.
Erano poche le  motivazioni per farmi vivere la vita come una giornata di sole.
Una di queste eri tu.
Non ho mai colto il tuo fiore.
Mi dispiace,
Sakura…


Il piccolo quadrato di terra che culla il suo corpo per sempre ora è coperto dall’erba  scintillante.
Ogni primavera, una rosa,
dello stesso colore dei suoi capelli,
dello stesso colore del suo sangue misto alla pioggia,
cresce dove lei è caduta.
  
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