Ti fa male la testa, gli occhi sono gonfi e il naso a furia di sfregarlo è probabilmente rosso.

Tua madre sarà preoccupata, dopo averti visto passare così di fretta senza neanche salutarla, ma al momento la pesantezza che avvolge il tuo cuore ti impedisce di preoccuparti d'altro.

Non pensavi che sarebbe andata a finire così.

Avevi iniziato a vedere il tuo piccolo mondo felice sgretolarsi già da un po', ma avevi fatto finta che tutti quei segni fossero frutto di una tua sbagliata impressione. E invece, prima del previsto, tutto insieme, quel mondo è crollato, e senti di portare la fetta più grande della colpa sulle tue spalle.

Avresti potuto fare qualcosa? Ti chiedi, ma sai benissimo che era inevitabile. Che doveva accadere per darti lo scossone necessario per agire. Che hai rimandato per troppo tempo e che adesso non puoi fare altrimenti.

I sorrisi orgogliosi, lo stridio delle scarpe sul parquet della palestra, le urla di incitamento, il continuo rimbalzare della palla, la soddisfazione a fine partita piano piano vengono coperti da una cappa di buio silenzioso. Il tempo delle serate ad allenarsi fino a tardi, dei consigli sull'oroscopo, dei soprannomi da bambini, delle merendine e degli sguardi d'approvazione è finito. Ora è tempo di iniziare a ricostruire l'amore per quello che per te è più importante, il basket.

Ti alzi, ti dirigi verso la scrivania, e tiri fuori quel foglio, quel dannato pezzo di carta che hai li da settimane e che finora hai fatto finta di ignorare.

Ancora tremante e con la vista appannata, ti siedi alla scrivania e tracci con mano lenta ma sicura il nome Kuroko Tetsuya sul modulo di rinuncia di adesione alla squadra di basketball della Scuola Media Teikou.