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Autore: Lux_daisy    10/10/2013    5 recensioni
Oggi, 10 Ottobre, è il compleanno del solo e unico Boss (spiacente Tsuna, io tifo Xanxus XD), quindi ecco una shottina leggera e divertente per festeggiare! ^^
Tanjoubi omedetou gozaimasu, Boss-sama!
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belphegor, Fran, Lussuria, Superbi Squalo, Xanxus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon compleanno, Boss!

 


<< Awww, ma guardate quant’è carino il nostro Boss! >> cinguettò Lussuria con espressione estasiata.
<< Ushishishi, non sembra neanche lui >> commentò Bel col suo solito sorriso inquietante.
<< Capitano Squalo, come ha fatto il Boss a diventare quello che è adesso? >> cantilenò Fran, il volto impassibile come sempre.
<< Voooooooi! Perché diavolo lo chiedi a me? >> sbraitò l’argenteo, agitando la spada con fare minaccioso.
<< Oooh, Squ-chan! Tu sei quello più vicino al Boss e lo conosci da più tempo di noi >> gli fece notare il Guardiano del Sole, fissandolo da dietro gli occhiali.
Squalo poté facilmente indovinare il tipo sguardo che l’altro gli stava lanciando. Sbuffò infastidito. << Dovremmo far sparire tutto prima che quel bastardo ci scopra o si divertirà ad usarci come bersagli per le sue pistole >>.
Lussuria mise su il broncio. << Ma è un tale peccato! Non le abbiamo neanche viste tutte! >>.
<< Voooooi! Falla finita! >>.
 
<< Che cazzo state facendo, fecce? >>.
 
Al sentire l’improvvisa voce del moro alle loro spalle, i Varia si immobilizzarono sul divano sul quale erano seduti, le schiene attraversate da brividi di paura.
<< B-boss… non… non è come sembra >> farfugliò Lussuria, alzandosi in piedi. Xanxus gli lanciò un’occhiataccia, ma nell’istante in cui vide Squalo che cercava di nascondere qualcosa che era sul tavolinetto di fronte, lo afferrò per i lunghi capelli, strattonandolo verso di sé.
<< Voooooi! Fa male, cazzo! >> ringhiò lo spadaccino.
Mentre lui e il moro cercavano di avere la meglio l’uno sull’altro, Belphegor e Fran si affrettarono a completare l’opera di occultamento, ma Xanxus, senza lasciare la presa sul suo vice, assestò un calcio al sedere prima al biondo e poi all’illusionista.
<< Non provate a fregarmi, fecce! >> ordinò il Boss con occhi di brace. Ma Lussuria, in un impeto di coraggio o di insano desiderio di morire, agguantò l’oggetto in questione e provò a correre via. Era quasi arrivato alla porta, quando una violenta fiammata d’ira centrò il muro alla sua destra, carbonizzandolo e il Guardiano si immobilizzò sul posto, terrorizzato.
Il moro gli si avvicinò e gli strappò di mano l’oggetto che i suoi sottoposti stavano cercando di nascondere.
<< Che diavolo… >>. Xanxus osservò il volume rilegato in pelle e un’espressione crucciata comparve sul suo volto. Lo aprì e quando vide le foto di se stesso da bambino, sentì un impeto di rabbia scuoterlo dalla testa ai piedi.
<< D-dato che domani è il tuo compleanno, Boss, volevamo usare quelle foto per farti una sorpresa… >> spiegò Lussuria timoroso.
Il moro grugnì come un animale pronto a lanciarsi all’attacco, ma invece di uccidere i suoi sottoposti, uscì dal salone, portandosi via l’album di foto.
 
 
 
 
<< Credo che Lussuria si sia innamorato vedendo le tue foto da bambino >> dichiarò Squalo con un sorriso, entrando nella stanza di Xanxus.
Il moro sollevò lo sguardo dall’albo e sbuffò infastidito, mentre l’argenteo si chiudeva la porta alle spalle e si avvicinava al letto sul quale l’altro era seduto. Il Boss chiuse il volume e si distese fino a poggiare la testa sul cuscino.
<< Perché voi fecce vi stavate dando tanto da fare per il mio compleanno? >>.
Squalo rimase in silenzio alcuni secondi prima di rispondere. << Perché sei il nostro Boss >> disse semplicemente, << e poi sai che Lussuria adora organizzare feste e fare regali >>.
<< E tu dovresti sapere che non mi piace festeggiare il mio compleanno >> gli ricordò il moro con voce scocciata. I suoi occhi erano rivolti al soffitto, ma anche se lo spadaccino non poteva guardarlo in volto, sapeva bene a cosa stesse pensando. Proprio in quell’istante si accorse però che l’orologio alla parete segnava mezzanotte e un minuto.
Era il dieci ottobre.
Facendo qualcosa che andava contro la sua natura e la sua indole, si chinò sul moro e poggiò le labbra sulle sue in un bacio dolce e delicato.
<< Buon compleanno, Xanxus >> sussurrò, con la bocca a pochissimi centimetri da quella dell’altro. Il suo respiro si infranse sul viso del Boss, mentre questi chiudeva gli occhi e schiudeva piano le labbra.
<< Lo sarà se impedirai a Lussuria di fare una replica della festa dell’anno scorso >> dichiarò il moro con voce bassa.
Senza muoversi dalla sua posizione, Squalo ridacchiò. << Ancora non capisco come gli sia venuto in mente di invitare quei mocciosi dei Vongola >>.
Xanxus sbuffò, infastidito al solo ricordo. << Io non capisco perché non l’ho ancora ucciso… >>.
<< Dopo che l’hai usato come sostituto di una pignatta, penso che abbia imparato la lezione >> rispose lo spadaccino con tono divertito. Quella festa era stata memorabile in tutti i sensi.
Un sorriso compiaciuto si aprì sul volto del Boss. << Una punizione fin troppo benevola, ma in fondo è stato divertente >>.
Squalo rise di nuovo e dopo aver poggiato un ginocchio sul letto, avvicinò ancora di più la bocca a quella del suo amato e gli sfiorò le labbra, socchiudendo gli occhi.
<< Se non vuoi una festa, cosa ti andrebbe di fare? >> gli chiese in un sussurro.
Xanxus allungò una mano, afferrò il suo vice per il colletto dell’uniforme e lo attirò a sé in un lungo bacio, passionale e selvaggio. << Lo sai benissimo >> dichiarò con voce roca e sensuale.
 
 
 
 
Le dita che si muovevano frenetiche alla ricerca delle combinazioni migliori.
Il silenzio della stanza rotto solo dai rumori di due corpi in lotta tra loro.
I versi e le frasi smorzate pronunciate nei momenti di maggiore passione.
 
<< Fanculo, Boss! Non puoi farlo! >>.
<< Certo che posso: sono io il capo e oggi è il mio compleanno >>.
<< Ma mi hai appena distrutto! >>.
<< Non è colpa mia se fai schifo in queste cose, feccia >>.
<< Non sono io che faccio schifo: sei tu che passi troppo tempo a trastullarti con certi passatempi >>.
<< Devo pur sfogarmi in qualche modo >>.
<< Tsk, potresti trovarti qualcosa di meglio da fare >>.
 
Xanxus si abbassò verso Squalo, seduto a terra davanti a lui, gli fece piegare la testa all’indietro e passò la lingua sulle sue labbra per poi donargli uno dei suoi baci rudi e appassionati. << Qualcosa tipo questo? >> gli chiese con un ghigno.
Squalo gli restituì la smorfia, ma non rispose. Afferrò nuovamente il joystick e tornò a fissare il televisore.
<< Un’altra partita e poi facciamo sesso >> annunciò lo spadaccino, mentre selezionava le opzioni sullo schermo.
<< Ok, ma ti avverto che non avrò pietà per te >>.
<< Questa volta non perderò >>.
<< Io mi riferivo al sesso >> lo prese in giro il moro. In quell’istante iniziò l’ennesimo scontro a Tekken 6 e non ci fu più spazio per le distrazioni.
 
 
La partite giocate alla fine divennero tre, ma quando Squalo, reduce da due vittorie consecutive, chiese l’ennesimo match, Xanxus fu costretto a trascinarlo nella sua stanza e a fargli mantenere la parola data.
 
Fecero l’amore fino all’alba, annegando l’uno nell’altro, consumandosi in quel desiderio ardente e senza fine, annullando ogni loro difesa.
Si amavano, ma non se lo dicevano perché non ne avevano bisogno.
Si cercavano, perché ne avevano bisogno.
Ne avevano bisogno, perché non sapevano vivere in modo diverso.
 
 
 
<< Feccia, svegliati, ho fame >>. Xanxus scosse Squalo per le spalle, deciso a farsi portare da mangiare.
Lo spadaccino mugugnò e si portò il lenzuolo sopra la testa. << Mmmh, ancora cinque minuti >>.
<< Tra cinque minuti mangerò te, perciò muovi il culo >> replicò il Boss, scoprendolo.
Squalo emise un verso di fastidio e si rannicchiò in posizione fetale. << Grazie a te mi fa male il culo, quindi lasciami riposare un altro po’ >>.
<< È ancora il mio compleanno, feccia: accontentami >>.
L’argenteo si rigirò nel letto e piantò gli occhi in quelli del Boss. << Dopo facciamo un’altra partita a Tekken, però >> propose in tono serio.
Xanxus lo fissò a lungo col suo sguardo di brace, ma alla fine sospirò. << Va bene >> acconsentì, rassegnato. La fame stava avendo la meglio persino sulla sua ira congenita. << Ora sbrigati! >>.
Sorridendo, Squalo si mise seduto e baciò l’altro a fior di labbra. << Tanti auguri, Boss! >>.
 
Se il buongiorno si vedeva dal mattino, forse quel compleanno non sarebbe stato poi tanto male, finché la sua feccia era accanto a lui.





Ciaossu a tutti! ^^ chiedo venia per questa specie di storiella senza arte nè parte, ma l'ho scritta durante un'ora di lezione particolarmente noiosa e soporifera.... spero che non vi abbia fatto troppo schifo e vi ringrazio per averla letta tutta <3 e sì, sono riuscita a fare del fluff anche con Xanxus e Squalo! X) penso che questo sia il massimo del fluff che quei due potranno raggiungere... spero anche di non essere andata OOC, ma per il compleanno del mio pg preferito volevo assolutamente qualcosa di dolce u.u
se vorrete lasciarmi due righe di commento, ne sarò felice :D un bacione a tutti voi!
PS: se non l'avete ancora fatto, leggete la mia fic Spesso amore e odio vanno insieme :3 *fa pubblicità per niente occulta*
PS#2: Xanxus da piccolo era un cucciolo adorabile *^*
  
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