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Autore: kyu_black    25/10/2004    53 recensioni
Ciao è la mia prima fan-fic, non avevo nemmeno intenzione di pubblicarla, poi ha cominciato a piacermi dato che la storia parte tranquilla ma...
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scuola, per i giovani maghi di Hogwarts, stava per ricominciare. Il primo settembre, come ogni anno, la stazione di King’s Cross era affollata, strani ragazzi con bizzarri animali nelle gabbie sparivano di continuo tra i binari nove e dieci, non che i babbani ci facessero caso, ma dove andavano a finire? -Svelti ragazzi che il treno non aspetta!!- esclamò una donnona dai crespi capelli rossi. -beh...meno male che siamo arrivati cinque minuti prima dell’anno scorso!!-, un ragazzo moro dai bellissimi occhi verdi fece una smorfia -Mancano comunque 10 minuti alle 11!! Potremmo anche arrivare un po’ prima almeno un anno Ron...- borbottò all’amico dalla figura slanciata, mingherlino e con un gufetto che non la smetteva di starnazzare. I ragazzi oltrepassarono la barriera e caricarono i loro bagagli appena in tempo. Cercarono uno scompartimento vuoto dove sistemarsi quando una voce li chiamò facendo un gran sorriso: era Neville, loro sfigatissimo compagno rotondetto dalle guance rosee. -Venite, qui è libero!! C’è anche Seamus!- Il viaggio fu relativamente tranquillo...si, relativamente dato che con loro viaggiavano ‘certe’ persone con ‘certe’ brutte facce... una bisbetica con la faccia da carlino, un paio di gorilla uno più mostro dell’altro, un bel ragazzo morettino che poteva tranquillamente essere la copia maschile di Luna Lovegood in quanto a eccentricità e un antipatico, spocchioso biondino dalla faccia da schiaffi!! Si insomma...serpeverde! -Ma allora perché non ti compri un treno tutto tuo per andare a Hogwarts eh? E portati quei leccapiedi dei tuoi amici che se ti levi dalle balle è meglio!- ringhiò Ronald che di sentire chiamare la sua amica Hermione ‘mezzosangue’ ne aveva abbastanza. Prima che l’odiatissimo Malfoy potesse rispondere una ragazza l’urtò da dietro mentre Blasie, il suo migliore amico, continuava a borbottare di non essere un leccapiedi; -Ma chi diavolo!...- Draco la squadrò un secondo arricciando le labbra all vista di uno splendido sorriso -Lunatica...- sibilò - Ciao ragazzi! Posso passare? Wow Malfoy...stai crescendo bene! Sei proprio carino lo sai?- in effetti lui, oltre che essere la serpe più velenosa di tutta Hogwarts, faceva invidia a molti ragazzi per i suoi morbidi capelli biondo argentati, gli occhi di un azzurro metallico quasi ipnotico, la pelle liscia e rosea che velava un corpo non troppo muscoloso ed estremamente sinuoso, senza contare che era ambito dalla maggior parte della classe femminile scolastica ed era ricco sfondato...insomma, robetta da niente! -Vero che mi fai passare Zabini?- sorrise al ragazzo che non mollava il suo libro di lettura nemmeno nel corridoio di un treno, -Certo Lunatica vai pure!- si scostò senza troppi problemi, di certo lei era la ragazza più strana che avessero mai visto, sempre con quell’aria svampita e la bacchetta curiosamente infilata dietro l’orecchio, nastri e perline tra i capelli e la cravatta della divisa puntualmente annodata al contrario. Era una bella ragazzina in fondo ma nessuno era mai rimasto davvero a osservare quelle iridi colore del mare, Luna era più furba di quanto non volesse far credere, ma proprio era impossibile accorgersene! -Guarda che io mi chiamo Luna! Non Lunatica! Perché voi capite tutti male? Mi sembrate degli orsi schiacciasassi!- -E questa da dove l’hai tirata fuori?- soffiò acida Pancy Parkinson - dall’ultimo numero del Cavillo...- disse piano Blasie senza smettere di leggere - TU leggi quella ROBA?- si scandalizzò il carlino - Perché tu cosa leggi? Cioè: tu leggi? A che lettera dell’alfabeto sei arrivata?- ecco era fatta, Zabini era un ragazzo moooolto particolare, ma a differenza della sua controparte di corvonero (Luna), non era per niente accomodante. Tranquillo e assorto, in realtà gran secchione di tutto ciò che non riguardava le materie scolastiche, saltava via come un petardo se fatto innervosire, specie dalle ragazzine con la voce stridula che tentavano di portargli via il SUO Draco! Si, perché Draco era SUO davvero, erano amici fin da bambini e tra lui e Malfoy c’era sempre stato qualcosa più che l’amicizia... niente di che’, diciamo solo che erano piuttosto gelosi l’uno dell’altro e specie il moretto di un anno più grande, adorava farsi coccolare dal riluttante amico; spesso Draco lo prendeva in giro quando lui e Blasie erano soli e l’altro voleva delle attenzioni: si raggomitolava addosso al biondino sempre col suo libro in mano e pretendeva di essere coccolato come un gatto "perché non vai a rompere alla scia di ragazze che ti ronza dietro?" gli ripeteva quasi ogni volta, "perché da te è diverso! E poi lo so che ti piace perciò zitto e fermo!" gongolava in risposta appoggiando la testa sulla sua spalla e tranquillizzandosi con il buon profumo che emanava il ricercatissimo serpeverde. -Non ti sopporto più Blasie! Draco digli qualcosa!!!- sbuffò rabbiosa la moretta -Qualcosa!- disse annoiato il ragazzo -Ma Draco!!!!- -Uffa smettetela di litigare voi due non vi reggo! Pancy se hai dei problemi te ne torni dalle tue amiche CHIARO?- Blasie fece una buffa linguaccia alla ‘gallina’ che si voltò indispettita e sparì in un altro vagone; Draco si girò lentamente a fissare il suo amico - Anche tu! Perché devi sempre attaccarti da dire?- il ragazzo chiuse il libro di scatto facendosi serio -Lo sai benissimo perché- disse avvicinandosi pericolosamente al viso dell’altro e senz’attendere risposta voltandosi e infilandosi nello stesso scompartimento di Potter & Co. Prese posto tra Neville e Ginny, di fronte a lui Hermione che lo guardava stranita, allungò le gambe tra i piedi della ragazza e sprofondò con la schiena nel sedile imbottito aggrottando la fronte e rimettendosi a leggere più svelto che mai. Il biondo sbuffò -Ok Zabini resta lì! Ma non credere che ti faccia entrare senza una disinfezione in Sala Comune!!!- si voltò per tornare al vagone serpeverde tallonato dai due gorilla. I grifondoro erano piuttosto perplessi e guardavano il ragazzo con diffidenza, inoltre non avevano mai visto i serpeverde litigare così tra loro, in genere erano troppo intenti a litigare con gli altri, ma Luna sorrideva, quando c’era di mezzo Zabini dio solo sa cosa poteva succedere! Il silenzio regnò per qualche secondo poi Harry si sedette rivolgendogli la parola - Perché sei rimasto qui?- disse un po’ brusco, Blasie lo guardò sottecchi senza rispondere ma infastidito dagli sguardi insistenti del gruppo alzò il viso. Il suo sguardo fu catturato dalla faccia perplessa e un tantino imbarazzata di Hermione, non si fece problemi a squadrare tutta la sua figura soffermandosi sulle gambe dove vi era poggiato un grosso volume, sorrise, sapeva che la Granger era una secchiona ma non era quello il motivo: senza accorgersene con quel libro aveva spostato la gonna appena sopra le ginocchia rivelando di avere delle belle gambe, la ragazza se ne accorse e diventò di un bel rosso acceso, lo sguardo del serpeverde passò ad Harry un attimo prima che Ron saltasse in piedi per tirargli un pugno -Per fare un dispetto a Draco!- rispose rimettendosi serio - No perché è strano che uno della tua Casa stia qui in nostra presenza...- ribatté seccamente il moretto sfregiato -Mi sembra di essere libero di andare dove voglio! O no? Se non dovete già parlare di Quiddich e dei modi per batterci io resterei...- si rituffò nella lettura e così Hermione mentre gli altri chiacchieravano normalmente quando a un tratto, distolta l’attenzione dal volume scolastico la grifondoro dai capelli colore del miele esclamò -Coooosaaa??- tutti la guardarono shockati -‘Mione che succede?- chiese Harry al suo fianco, lei nemmeno lo considerò insistendo a fissare Blasie sconcertata - Ma... sai che libro è quello?!- lui sorrise tornando a leggere e mormorando -Si, perché? La cultura è cultura!- Seamus si rivolse a Hermione -Perché che libro è?- -E’ un autore babbano... - -Serpeverde che leggono storie babbane????- intervenne esterrefatto Ron -beh, se l’avessi scritto tu non lo leggerei...- ghignò il ragazzo. Arrivarono a Hogwarts finalmente, anche se il viaggio era parso più corto dei precedenti, ma forse era solo perché ormai al sesto anno ci avevano fatto l’abitudine... Il gruppetto grifondoro si fermò come sempre a scambiare due parole con Hagrid mentre poco lontano la situazione tra i membri della casa verde argentata peggioravano: -Adesso Blasie pretendo delle scuse! Tu mi offendi in pubblico quando io non ti avevo detto niente!- disse acida Pancy, -Scordatelo! E poi non credere che non sia al corrente di quello che dite su di me! Ma non è questo il punto dato che non mi sbatto per digli imbecilli! Il fatto è che non sopporto quando vai in giro solo a rompere i coglioni!- -Blasie! Finiscila una buona volta! Litigherete dopo!- intervenne il biondino molto scocciato che già doveva, come Caposcuola, star dietro a quelli del primo anno -Non darti tante arie Draco! Anche tu! E’ da ieri che stressi, VAI AL DIAVOLO!!!- urlò brancando i suoi bagagli e filando avanti a tutti entrando in una carrozza di ragazzine tassorosso del terzo anno, ben felici di vedere uno gnocco del settimo sorridere loro. Malfoy c’era rimasto davvero male, non gli aveva mai parlato in quel modo, e fare una scenata di fronte a tutti...intercettò a un certo punto lo sguardo interessato di Harry che aveva assistito alla scena da poco distante, il serpeverde ringhiò ai bambini undicenni di darsi una mossa e in breve furono tutti a Hogwarts. I tavoli erano pieni di alunni, l’atmosfera era ricca di magia, Silente sedeva maestoso scrutando i nuovi arrivati, la Mc Granitt era un tantino tesa e incrociava di continuo lo sguardo con Severus Piton che sembrava già infuriato -Cominciamo bene...- pigolò Ron facendo segno agli amici dello sguardo omicida del tetro professore. Terminato lo smistamento il preside si alzò per fare un annuncio: -Ci sono questioni importanti di cui vi devo mettere a parte. La prima è che la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure è stata assegnata a un professore proveniente dal ministero che però non arriverà che fra tre mesi, nel frattempo sarà il vostro attuale professore di pozioni a sostituirlo...- molti cuori mancarono un battito, Ron e Harry impallidirono mentre il povero Neville si sentì male e si accasciò sul tavolo con la testa tra le mani. -La seconda importante notizia è che una ragazza che non fa parte di Hogwarts si unirà agli studenti del sesto anno, almeno finché il Ministero non sistemerà la situazione... mi raccomando, se le dovesse succedere qualcosa sarete nei guai, in guai grossi...vieni...-. Una figura sbucò dall’ombra e si avvicinò alla Mc Granitt che stava ancora ferma in piedi col Cappello Parlante in mano e un’espressione preoccupata. Gli studenti la guardavano curiosi perché lei non indossava la divisa, era in ...abiti babbani... Il preside proseguì dicendo: -La ragazza di fronte a voi si chiama Seya Almasy e per sfatare ogni eventuale dubbio... beh, il Ministero ce l’ha affidata perché Hogwarts è uno dei posti più sicuri al mondo, fate tutti in modo che lo sia davvero... ragazzi vi presento la prima babbana ad aver messo piede in questo castello!- In poche parole si scatenò il putiferio, tutti discutevano animatamente tra loro, stupiti, e decisamente contrariati sembravano essere quelli a un tavolo sulla destra di Seya che li guardò per un po’. Silente riportò il silenzio specificando che la sua incolumità doveva essere garantita da tutti gli studenti e facendole cenno di sedersi sullo sgabello per essere smistata in una delle Case che avrebbero dovuto ospitarla. Abbiamo qui una novità interessante una ragazza dal cervello stravagante. Babbana a tutti gli effetti, mai più succederà per le tue doti serpeverde sarà. La Mc Granitt sollevò il cappello fissandolo sconcertata mentre nell’immensa sala regnava un silenzio tombale interrotto dal borbottio dell’insegnante -Vedi se non hai fatto un errore!!- sbuffò rimettendoglielo in testa e scambiando un occhiata a Silente che però guardava Severus intento a calmarsi dopo che gli era andata l’acqua di traverso. Di nuovo? Mi sembrava di essere stato chiaro! Salazar Serpeverde non ha scelto solo purosangue e se dico che le sue caratteristiche sono come le voleva il fondatore, allora ho detto bene, ripeto: serpeverde! -E quali sono le caratteristiche dei serpeverde?- chiese Seya nel mutismo generale e il Cappello Parlante rispose con una delle sue solite filastrocche: Chi mente acuta e sensibile aveva dal fier Corvonero ricetto otteneva; i più coraggiosi, più audaci, più fieri con ser Grifondoro marciavano alteri; così Serpeverde prescelse diletti di nobile sangue, in astuzia provetti; e poi Tassorosso i restanti accettava si, Tosca la buona a sé li chiamava. La ragazza scese dallo sgabello e Silente disse -Abbuffatevi!- La professoressa Mc Granittt la trattenne un momento avvicinandosi preoccupatissima al preside e sussurrando -La ragazza non può stare a serpeverde! A meno che non vogliamo consegnare al Ministero un mucchietto di cenere!- il preside sembrò riflettere un attimo sul da farsi, tutti gli studenti mangiavano parlottando tra loro e lanciando occhiate fugaci per vedere cosa sarebbe successo. Seya intanto si era voltata e vedendo le facce della Casa a cui era stata assegnata una scarica elettrica le attraversò la schiena "E così non mi vogliono eh?" sorridendo perfida si avvicinò alla tavolata piantandosi proprio di fronte a una moretta dall’aria turbata -Ciao! Ti conviene tirare indietro il tuo bicchiere o potrebbe infettarsi!- fece sadica prendendo posto tra un ragazzino del primo anno e un tipo corpulento conosciuto come Goyle che fece spazio indignato. Il professor Piton rischiò di strozzarsi per la seconda volta in cinque minuti e sta volta i più se ne accorsero. Alla fine della cena Silente si avvicinò al tavolo Serpeverde incitando i bambini a seguire i Prefetti mentre faceva cenno a Malfoy di seguirlo. Mise una mano sulla spalla di Seya che ghignava per aver appena restituito con gli interessi un calcio a Pancy che non aveva fatto altro che tormentarla. La ragazza ghignante si accorse solo ora del biondino, non l’aveva notato prima, un po’ perché era in fondo e poi perché non si era neppure degnato di guardarla. Una volta nell’ufficio del preside Draco rischiò di essere ricoverato d’urgenza al San Mungo reparto 'attacco di cuore '...
  
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