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Autore: Iowa    04/04/2008    1 recensioni
I pensieri di un mio personaggio ancora da rifinire col suo malvagio io interiore
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bugiarda. Meschina. Bastarda



Non trovo altri aggettivi per descrivere meglio la mia personalità.

Se sempre così la si possa definire…

Ma in fondo, quali altri aggettivi si possono mai usare per definire una persona capace di mentire anche al proprio cuore?

Bugiarda. Meschina. Bastarda.

L’amore? Sentimento estraneo, che mai potrà riscaldare un tal cuore di pietra.

Ne sei certa?

Troppe domande. Troppi forse.

Devo mantenere la promessa silenziosamente suggellata col mio io interiore:

mai più sofferenze leniranno il mio cuore

Unica soluzione:

Allontanare gli affetti.

Pena:

Morte.

Ma il cuore? Lui, l’unico a non essere interpellato, l’unico a non esser d’accordo, se ne frega, ed egoisticamente (?) nei momenti di debolezza, nei pochi istanti in cui tutte le tue barriere solidamente innalzate si abbassano, ti annebbia la mente, eliminando la tua capacità di razionalizzare.

Ed è proprio in quel istante che ti fa visualizzare la sua immagine: occhi intensi, fissi nel vuoto, vacui in alcuni istanti.

Quando ritorni alla realtà, ormai è troppo tardi; in quella manciata di secondi, che a te son parsi secoli, son stati sufficienti per far sgretolare i tuoi solidi muri, ceneri trasportati dal vento della solitudine.



Già, perché è questo che ti resta. Ritirarti in te stessa, sempre senza mostrare alcun segno di cedimento ai tuoi amici.

Amici…

Quanto ti piacerebbe poter pronunciare questa parola con serenità, senza preoccuparti delle conseguenze.

Ma in fondo la tua promessa t’impedisce d’avere amici. Ed allora perché circondarsene pur consapevole di dovergli dire presto o tardi addio? Perché affezionarsi a stupidi esseri umani che ti fanno sentire così bene, così libera, così... te stessa?

Auto-lesionismo probabilmente…

Perché ormai è la sofferenza che accompagna le tue giornate. Una sofferenza più che consapevole; cosciente quando godi nel veder soffrire una persona; quando ti appaga vedere gli altri struggersi nel dolore; quando desideri la su morte…

Bastarda.

Direi che questo è il termine che ti si addice più di tutti.




Ed in fondo, come dargli torto? Come provare a smentire le su affermazioni? Anche se sopra ogni altra cosa io direi

Meschina.

Codarda perché sfuggo da tutti coloro che mi vogliono bene;

spregevole perché cerco d’allontanare tutti mostrando un falso lato di me;

vile perché non ho il coraggio d’affrontare la realtà, di andare incontro al dolore, nella buona e nella cattiva sorte.

Perché la paura di poter provare dolore è molto più forte che provarlo.



Allora??? che ne pensate? Spero vivamente che vi sia piaciuta...^^

Kiss kiss


ç_DevilJina_ç

  
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