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Autore: asyagio_writes    10/10/2013    1 recensioni
Sono passati 3 anni da quel fatidico giorno.
3 anni da quando la mia vita si è interrotta e non è più continuata.
3 anni da quando il mondo mi è corollato addosso.
3 anni da quando non vivo più, cerco solo di sopravvivere.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono passati 3 anni da quel fatidico giorno.
3 anni da quando la mia vita si è interrotta e non è più continuata.
3 anni da quando il mondo mi è corollato addosso.
3 anni da quando non vivo più, cerco solo di sopravvivere.
 
3 ANNI PRIMA
 
Lo vedo lì, steso, immerso in una pozza di sangue e io mio cuore smette di battere.
Qualcuno mi scuote e urla di chiamare un’ ambulanza ma, io resto li immobile senza capire cosa stia succedendo.
Lo avevo sentito poche ore fa, chiedendogli di andare a cenare fuori, perché avevo una bella notizia, la più bella notizia che avessi mai potuto dargli.
E invece eccolo li, privo di sensi e in fin di vita.
Finalmente mi rendo conto di quello che sta succedendo e inizio a realizzare.
“Ci lascerà mai in pace, liberi di vivere la nostra vita senza avere la paura di poter perdere tutto da un momento all’ altro?” mi chiedo mentalmente.
Sento le sirene di un’ ambulanza prima solo in lontananza e poi avvicinarsi sempre di più e vedo due medici caricare mio marito sopra per poi ripartire veloci, com’ erano arrivati.
Qualcuno i scuote ancora ma, io non mi muovo, incapace di farlo; allora mi solleva e mi porta in macchina.
“Elena tranquilla, andrà tutto bene, Filippo è forte, ce la farà.” mi sussurra Andrea, il migliore amico di Filippo.
Abbiamo lottato così tanto per avere un po’ di tranquillità e credevamo di averla finalmente raggiunta ma, come sempre ci sbagliavamo.
Quando si tratta di Luca Sparvieri ci si sbaglia sempre.
Lo avevo conosciuto un paio di mesi prima di conoscere Filippo e di fidanzarmi con lui.
Era il tipico ragazzo dal quale bisognava stare alla larga, quello che le mamme speravano sempre di non ritrovarsi come genero.
Uno di quei ragazzi che non provano amore per una donna ma solo desiderio.
All’ inizio non posso negare di non esserne stata affascinata ma, poi da quando avevo conosciuto Filippo si era trasformato in una persona insignificante, purtroppo a lui questa cosa non era mai andata giù.
E cosi, da una qualunque ragazza da sedurre e poi buttare via mi ero trasformata in una vera e propria ossessione.
Filippo aveva provato in tutti i modi a fargli capire che era meglio se ci lasciva in pace, prima con le buone e poi con le cattive, arrivando anche alle denunce; questo lo aveva spaventato, cosi tanto da lasciare Firenze e trasferirsi in Sicilia.
Io e Filippo eravamo sicuri di averlo “convinto” a lasciarci stare in pace una volta per tutte. Ma ci sbagliavamo, e quello che ci avrebbe atteso dopo ne sarebbe stata la conferma.
Non potevamo immaginare che se ne fosse andato per escogitare un piano per renderci la vita impossibile.
Era tornato dopo circa 3 anni. Nel frattempo io e Filippo c’ eravamo sposati, lui era diventato il proprietario e amministratore delegato di un’ importante azienda; io invece mi ero laureata in giurisprudenza.
E poi cosi, da un momento all’ altro era ricomparso rendendoci la vita un inferno, era persino riuscito a far accusare Filippo per la morte di un uomo che aveva fatto uccidere lui, e poi questo….
Arrivati in ospedale Andrea mi chiede se riesco a stare in piedi e a camminare, io gli feci segno di si e mi alzo.
Un infermiera ci indica la strada e ci dirigiamo verso il reparto di terapia intensiva.
Solo quando vedo una donna incinta camminare per il corridoio dell’ ospedale mi ricordo che questa sera avrei dovuto dire a Filippo che da quel momento non eravamo più soli, ma eravamo in tre, perche si, sono incinta e, non permetterò a questo bambino di crescere senza un padre.
Abbiamo lottato per poter avere la nostra famiglia, quella famiglia che adesso finalmente potremmo avere e, non permetterò a nessuno di rovinarla.
“Il tuo papà è forte, e ce la farà vedrai” dico accarezzandomi la pancia entrando in una stanza dove troviamo i genitori di Filippo e i miei insieme a sua sorella Elisa e la mia migliore amica Chiara insieme al suo ragazzo Edoardo.
Chiara appena mi vede corre ad abbracciarmi facendomi perdere per un secondo l’ equilibrio e, appena ci lasciamo vedo che tutti gli occhi sono puntati su di me.
Ho sempre avuto un buon rapporto con la famiglia di mio marito anzi, oserei dire bellissimo ma, in questo momento non riesco a vedere altro che odio nei loro occhi. Come biasimarli, Luca è me che vuole, non Filippo.
Se avessi accettato la sua proposta tutto questo non sarebbe mai successo.
Luca avrebbe avuto ciò che voleva, io avrei vissuto con il ricordo di un amore bellissimo e Filippo sarebbe stato salvo.
Quando l’ ho visto entrare in carcere e ho temuto di non poterlo più vedere libero ho creduto che accettare la proposta di Luca fosse la cosa più sensata da fare, saremmo stati tutti contenti, ognuno avrebbe avuto quello che voleva, perché l’ unica cosa importante era vedere Filippo libero.
Ma sapevo che non me lo avrebbe mai permesso, era arrivato persino a dirmi che avrebbe confessato di aver ucciso quell’ uomo pur di non vedermi insieme alla persona che odiava più al mondo.
Se fino a quel momento sono riuscita a trattenere le lacrime, adesso non ce la faccio più, inizio a piangere e mi accascio a terra, contro il muro mentre Chiara mi abbraccia.
 
 
 
N/A: Salve a tutti! Questa è la versione rivista e totalmente cambiata di una storia che avevo intenzione di scrivere un po’ di tempo fa. Mi è venuta voglia di pubblicarla, anche se l’ho praticamente solo iniziata, e spero vi possa interessare.
Cercherò di essere più puntuale possibile, penso che aggiornerò circa due volte al mese, dovendo scrivere ancora il resto.
Grazie per aver letto, spero vogliate farmi sapere cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo.

 
  
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