Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |      
Autore: dobralik    10/10/2013    1 recensioni
"allontanali da me, mi stanno seguendo"
un urlo così disperato non lo aveva mai sentito,però ciò che la fece andare nel panico più totale non fu questo, ma il fatto che, attorno a loro, non ci fosse assolutamente nessuno.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Click."
Il suono familiare della macchina fotografica che scatta una fotografia fece risvgliare Jemina dalla solita trance mista fra orrore e meraviglia, che la avvolgeva ogni qual volta ne faceva una.
scosse la testa per liberarsi dal torpore e dalla paura di aver dato vita ad un obbrobrio, e con fretta guardò la foto che desiderava fare da tempo ma per colpa della sua pigrizia non era mai riuscita a scattare.
Il cielo appena unto da una sfumatura di rosa andava ad unirsi all'arancione che veniva irradiato dal primo spicchio di sole che svettava appena dietro la montagna: era davvero perfetta.
Si lasciò cadere sul prato oramai ricoperto di erba alta e secca, con il voluminoso maglione marrone che le rendeva il tronco dell'albero, a cui si era appoggiata molto più comodo, e si soffermò a 
guardare la foto che l'era costata un mese di fatica e risvegli alle 4 del mattino, attraverso il piccolo schermo della sua reflex.
Lei adorava quel posto, era così pieno di pace, serenità, una calma da mettere paura, ma soprattutto era suo.
Nessuna delle persone del paese ci andava mai, era isolato e privo di intrattenimenti pacchiani e stupidi come videogiochi o giostre in cui rischiare di avere un'infarto, la paradise valley era avvero un piccolo angolo di paradiso e lei lo condivideva soltanto con i piccoli passeri che si fermavano lì durante l'estate afosa.
Jemina sosteneva di essere odiata dai compaesani, ma probabilmente era proprio il contrario, lei li odiava tutti, anziani e bamini compresi, nessuno escluso.
Proprio per questo che non andava a scuola, evitando il contatto con chiunque il più possibile, rintanata nella sua piccola radura a studiare, da sola, come un topo che si nasconde nel piccolo buco che con le unghia e con i denti si è scavato da solo.
Ogni giorno la sua routine era sempre la stessa dopo essersi vestita ed essersi messa la reflex al collo passeggiava per qualche minuto fino ad arrivare al suo rifugio.
Il rumore delle foglie secche che vengono spezzate dai suoi piedi, che la accompagna per arrivare alla radura, ha sempre portato una sensazione di pace e sicurezza in jemina, ma in quel momento qualcosa la tormetava.
Il rumore era piuttosto insistente ed andava avvicinandosi sempre più, ma a parte lei nessuno camminava in quel luogo, e lei non stava affatto camminando.. nè correndo.
Qualcuno stava correndo nella sua oasi di pace, e non ebbe neanche il tempo di mettersi in piedi, perchè qualcuno le si fiondò addosso e in un secondo furono entrambi a terra.
Lei si era prontamente seduta sul corpo masiccio del ragazzo che l'aveva travolta e gli bloccava i polsi con forza, lui si dimenava in preda a delle convulsioni irrefrenabili.
Si fermò di colpo aprendo gli occhi: azzurri, un azzurro che jemina non aveva mai visto in vita sua, sembrava che fossero incolore come fosse cieco ma lui ci vedeva benissimo, infatti puntò gli occhi nei suoi neri come pozzi e urlò.
"Allontanali da me, mi stanno seguendo!"
Un urlo così disperato non lo aveva mai sentito,però ciò che la fece andare nel panico più totale non fu questo, ma il fatto che, attorno a loro, non ci fosse assolutamente nessuno.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: dobralik