10/10/2013
6 recensioniUna Strana Situazione....
<<Rovinata!>> recitava la didascalia sotto la foto di una donna seduta nell'auto della Polizia."Non ne posso più!" Akito gettò il giornale sul tavolo.
"Hai parlato con la Polizia?" chiese Tsuyoshi.
"Si. L'avvocato dice che ritireranno la denuncia se andrà in riabilitazione" rispose lui, scocciato.
"E pare che adesso si sia convinta di avere un problema".
Dopo anni in cui non aveva fatto altro che negare l'evidenza, sua sorella aveva compiuto il primo passo sulla via del recupero.
Ma Akito non riusciva ancora a rilassarsi.
"Che faccio adesso?" si chiese al pensiero di ciò che lo aspettava.
"Come posso impedire a quegli sciacalli di accamparsi di fronte alla clinica? Mia sorella deve essere protetta".
"Dobbiamo ammazzare la storia!" disse Tsuyoshi come se fosse la cosa più semplice del mondo.
"Interessante, ma come?".
"Diamo in pasto alla stampa qualcosa di più succoso".
"E cosa ci può essere di più succoso?".
"Vogliono una storia sulla tua famosa famiglia, no? I problemi di droga sono appetitosi, ma non dimenticare che sei uno degli scapoli più
ambiti dell'alta società. La notizia del tuo fidanzamento ne spazzerebbe via ogni altra".
"Fidanzamento?" ripeté Akito.
"Be', pensavo a un matrimonio di convenienza".
Akito ridacchiò.
"Temo tu abbia dimenticato che ora non c'è nessuna donna nella mia vita".
"Proprio per questo sarebbe una storia esplosiva. Qualcosa di inaspettato".
"Certo, vorrei proteggere mia sorella" disse Akito serio "ma tutto ha un limite".
"Non devi portare a termine il fidanzamento. Compri l'anello e giochi un pò al gatto e al topo con le telecamere. La stampa impazzirà e ,
quando avranno finito di darti la caccia, Natsumi sarà a posto".
"E chi accetterebbe di diventare mia moglie? Qualche idea?"
Tsuyoshi sorrise "Andiamo, Akito! Ma se devi allontanarle a calci!".
Lui scrollò le spalle. Era vero.
Le donne erano attratte dal suo sex appeal, dal non meno affascinante conto in banca e dalla sua intensa vita sociale. Guardò Tsuyoshi.
"E quando sarà tutto finito? Credi che la donna in questione accetterà di essere piantata in asso?".
"Dovresti dirle la verità dall'inizio".
"Ma questo significherebbe fidarsi di lei".
"E non c'è nessuna di cui ti possa...".
Akito fece una risatina nervosa.
Una donna di cui potersi fidare....
Per tutta l'adolescenza aveva visto donne avide e senza scrupoli succhiare la fortuna di suo padre.
"No, non ne conosco" rispose, secco.
Il silenzio che ne seguì fu interrotto da due colpetti alla porta.
Akito si stirò e sbadigliò prima di dire "Entra Pure".
La donna che spinse il carrello con il tè si occupava della gestione della casa con molta responsabilità.
Sana Kurata sapeva cucinare, pulire, servire a tavola.
Il modo in cui guardò il suo datore di lavoro, l'arrogante e affascinante Akito Hayama, non lasciò dubbi su ciò che provava.
"Caffè?" chiese.
"Sì, grazie" rispose Akito con aria assente e, rivolgendosi di nuovo a Tsuyoshi, aggiunse: "Penserò al tuo suggerimento".
Tsuyoshi tacque e fissò la ragazza.
Akito guardò Tsuyoshi e, seguendo il suo sguardo, arrivò direttamente al fondoschiena di Sana.
Lei li guardò sorpresa. Che cosa avevano da fissarla così?
"E' tutto?" chiese, imbarazzata.
Akito annuì.
"Perché non lei?" suggerì Tsuyoshi appena se ne fu andata.
Akito scoppiò a ridere "Vorresti che mi fidanzassi con una mia dipendente?".
Eccomi sbarcata con questa storia su uno dei miei anime preferiti, che finalmente sono riuscita a mettere per iscritto, dopo non so quanto tempo mi ronzava in testa, e visto che il resto è gia pronto , devo solo scriverla su carta in maniera leggibile xD, dovrei riuscire a pubblicarla al ritmo di un capitolo ogni due giorni al massimo.
Detto questo, aspetto le vostre recensioni, anche costruttive se volete, dato che sono alle prime armi, bye bye!
The_Karate_Girl