C'è chiasso nella Gilda. E' rumorosa quasi più del solito.
Gajeel se ne sta in un angolo, in disparte, a sonnecchiare. 
Anzi, no, non sonnecchia, finge di farlo. 
Tiene un occhio leggermente aperto per controllare. Per controllare una fata.
Con il naso su di un libro c'è lei, la piccola fata dai capelli turchini, Levy.
Le stanno gironzolando intorno, come al solito, Jet e Droy, che sembrano tormentarla con le loro idiozie.
"Io sono il più adatto a proteggerla!", "No! Sono io!". La solita storia.
I due litigano e Levy li ignora, continuando a leggere, imperterrita.
Il Dragon Slayer sta per abbassare la guardia, ma ad un tratto... Ecco, c'è un particolare che stona.
Levy alza la testa, fissa i due con fare arrabbiato, ma poi... Si scioglie in un tenero sorriso, che in un secondo si è 
trasformato in risata ed i due "corteggiatori" iniziano a far festa.
Gajeel chiude gli occhi in un istante. 
Gli tremano le dita della mano, che prontamente stringe a pugno.

Cos'è questa rabbia...?! 
Merda, vorrei spaccare qualcosa. Questo tavolo. Questa sedia. Le teste di quei due.
Si, decisamente. Avrei voglia di spaccare le teste di quei due.
Un colpo netto e via, giusto per sfogarmi. 
Si, sono stanco e con questo chiasso non posso riposare, per questo sono arrabbiato con quei due, 
per questo ho il diritto di farli sprofondare nel sonno eterno.

Tra tutte le grida, le risa e le voci... Alle sue orecchie arriva chiara, forte e cristallina solo la sua.
La voce trillante ed allegra della piccola maga delle lettere. Le risa che Levy sta dedicando ad altri.

Mi fa incazzare!!
Tutto questo mi fa incazzare e non ne capisco nemmeno il perché!
Ecco, il non capire mi fa incazzare ancora di più!! Merda!
Perché ride con loro?! Non può farlo! 
Li ignora sempre, lo deve fare perché loro provano qualcosa verso di lei. 
Non può fare la carina con loro, adesso. Non può dargli speranze!
Lei è una fata minuta, debole e incredibilmente bisognosa di qualcuno di forte. Come un drago, ecco.
Deve essere qualcuno come me a stare al suo fianco, ad ascoltare la sua risata dolce. Devo essere io! 

D'istinto apre entrambi gli occhi, spinto da un moto di rabbia e gelosia. Anche se la seconda emozione non l'ha 
compresa fino in fondo.
La giovane scripter sta rivolgendo lo sguardo nella sua direzione. Guarda lui. 
I suoi occhi esprimono gioia, luccicano. Gli angoli della bocca le si piegano ed ecco spuntare un meraviglioso e 
timido sorriso. Un sorriso che lei rivolge esclusivamente a lui, mentre lo guarda negli occhi.
Il rude e forte mago le risponde solo con un intenso scambio di sguardi, ma poco prima che lei torni a rivolgere 
l'attenzione al suo libro lui sfoggia un sorriso compiaciuto.

Quel sorriso è mio. Tutti i suoi sorrisi devono esserlo. Mi spettano, a me soltanto.
Quei due idioti devono rimanere al loro posto, da bravi, o sarò costretto a far loro del male.
Si, decisamente. Avrei voglia di spaccare le teste di quei due.
Tanto sono solo degli idioti, Ghihi.

La scripter continua a leggere tranquillamente il suo libro. E' concentrata nella lettura, ma quando arriva a leggere una 
frase in particolare non può far a meno di scrutare ancora una volta il suo adorato Drago scorbutico.
"Il più idiota di tutti era lui." 
Levy non poté fare a meno di ridacchiare.