Premessa
"Hanabira" è una raccolta di situazioni, prese direttamente dal manga, e aventi per protagonisti Kurosaki Ichigo e Inoue Orihime. Tutte le situazioni vengono scritte sia dal PdV di Ichigo, sia da quello di Orihime.

Partenza per Soul City

Orihime Inoue

Quando Orihime entrò in classe, l’ultimo giorno di scuola, capì che c’era qualcosa di strano.
Osservò i suoi compagni attentamente, facendosi sempre più pensierosa. Parlavano tra di loro, scherzavano, raccontavano ciò che avevano fatto il giorno prima, e ciò che avevano intenzione di fare durante le vacanze. L'atmosfera era rilassata, serena, eppure... Orihime sapeva che c'era qualcosa che non andava.
Passò tutta la mattinata a domandarsi cosa fosse successo a Kuchiki-san. Il suo banco era occupato da un altro ragazzo e tutti si comportavano come se Ruchia non fosse mai esistita.
Orihime si voltò verso Kurosaki. Il ragazzo era più pensieroso del solito: il mento appoggiato al pugno chiuso, lo sguardo perso si posava frequente sul banco che, fino a poco tempo prima, apparteneva a Ruchia.
All’uscita da scuola, Orihime prese la stessa strada che Kurosaki-kun era solito fare e, quando lo vide avvicinarsi, gli andò incontro e gli chiese:
"Dov’è Ruchia?"
Kurosaki-kun la guardò sorpreso, probabilmente perché non riusciva a capire come potesse sapere di Kuchiki-san. Orihime non fece caso a quello sguardo, e lo guardò in attesa di una risposta. Anche se aveva sempre cercato di nascondere la verità, lei era al corrente di alcune cose che avrebbe preferito ignorare.
Si sedette accanto a lei, e le raccontò ogni cosa. Lei lo ascoltò in silenzio, intuendo che tutto ciò di cui lui aveva bisogno era qualcuno che gli illuminasse il cammino che aveva già deciso di percorrere.
Orihime gli parlò con serietà, mettendolo davanti ad un possibile scenario che avrebbe dovuto affrontare se fosse andato a salvare Ruchia. Ma lei sapeva già che Kurosaki-kun aveva già preso la sua decisione e a lei, Orihime, non restava altro che farglielo sapere.
Così, incrociò le braccia, corrugò le sopracciglia, fece il broncio e imitandolo alla perfezione, gli disse ciò che, secondo lei, lui avrebbe detto.
Quando Kurosaki Ichigo la ringraziò e corse via, un tenue sorriso sbocciò sul volto di Orihime.

Ichigo Kurosaki

Quando il giorno dopo la partenza di Ruchia, Ichigo andò a scuola, constatò che, inspiegabilmente, nessuno si ricordava di lei.
Si sedette al banco e fissò per tutta la durata della lezione il posto che un tempo era appartenuto all’amica shinigami.
Ruchia era tornata spontaneamente a Soul City e quello non era affare che riguardava lui, un essere umano. Eppure, non poteva mentire a sé stesso. Era sua la colpa se Ruchia era stata condannata. Era lui che le aveva portato via i poteri di shinigami. Lui, il solo colpevole di quanto le stava succedendo.
Era l’ultimo giorno di scuola, i suoi compagni di classe si organizzavano per le vacanze.
Prese la stessa strada di sempre, e si avviò verso casa, riflettendo su Ruchia, sulla sua appartenenza a Soul City, sul fatto che il mondo sarebbe andato avanti anche senza di lei.
Era completamente assorto dai suoi pensieri e vide Inoue soltanto quando lei lo raggiunse. Che cosa voleva Orihime? E perché lo guardava in quel modo così strano?
Dov’è Ruchia? – gli chiese.
Ichigo la fissò sorpreso. Come poteva Orihime ricordarsi di Ruchia, quando tutti l’avevano dimenticata?
Ma decise di non porsi domande. Si sedette accanto a lei, e le raccontò tutto ciò che era accaduto.
Inizialmente, Orihime si mostrò dura. Parlò con serietà, lei che era sempre abituata a sorridere. Sembrava quasi che non vedesse positivamente un probabile tentativo di salvataggio della shinigami. Ma poi, le sue labbra si dischiusero in un ampio sorriso. Gli disse tutto ciò che lui avrebbe voluto sentirsi dire e le sue parole bastarono a dissipare i dubbi che dalla partenza di Ruchia continuavano a torturarlo.
E facendo persino una sua perfetta imitazione espresse chiaramente ciò che lui già pensava.
Quando Ichigo e Orihime si separarono, lui aveva deciso ciò che avrebbe fatto.

Lo scritto precendente non si accordava più all'idea che attualmente sto sviluppando riguardo "Hanabira", quindi ho deciso di modificarlo. Chiedo scusa a tutti i lettori per questo cambiamento improvviso. Ho deciso di non cancellarlo e riscriverlo per evitare che la storia finisse in cima, senza che fosse aggiunto alcun nuovo capitolo. Per questa ragione il commento di Iryuchan è rimasto, anche se faceva riferimento al capitolo precedente. La ringrazio per la sua recensione. :)

Questo primo capitolo è tratto dal numero 58 del manga, quando Ichigo è ancora indeciso se andare o non andare a salvare Ruchia.
Da come la vedo io, Kurosaki Ichigo va a salvare Ruchia perché si sente colpevole e in debito nei suoi confronti. Per uno come Ichigo, orgoglioso, indipendente, con un forte senso di giustizia, il salvataggio di Ruchia diventa una questione di principio.
Orihime, invece, dimostra in questa situazione molta più maturità di quella che le si è soliti attribuire e grazie alle sue parole Ichigo riesce a prendere una decisione.
Ammetto di essere molto a favore delle Orihime x Ichigo, ma secondo me, Tite Kubo non si è affatto sbilanciato né verso una Ichihime, né verso una Ichirukia. Semplicemente, crea ottime situazioni che possono essere interpretate in un certo modo. [Tite lo sai che io ti ho adorato dopo aver letto il capitolo 283 *_*?!!?]
Ciò non toglie che io ami molto il personaggio di Ruchia. I suoi siparietti con Ichigo sono troppo esilaranti. *_*