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Autore: Risa_chan    10/10/2013    2 recensioni
Questa fan fiction è stata scritta per l’iniziativa “Buon Compleanno Naruto” indetta dal “Kizuna SasuNaru forum” .
Naruto ha quasi 30 anni vuole festeggiarli insieme agli amici di sempre, sopratutto con il suo migliore amico Sasuke. ma c'è qualcosa che vuole dire da tempo....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mito Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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NOTE AUTORE
Questa fanfiction  è stata scritta per l’iniziativa “Buon Compleanno Naruto” indetta dal “Kizuna SasuNaru forum
Non mi ero mai arrischiata a scrivere su questa coppia  o in generale su questo fandom, tuttavia per Naruto e il suo compleanno questo ed altroXD
Il point of  view è di Naruto,  è un AU  (più semplice da caratterizzare). E Niente, fa schifo! Uomo avvisato mezzo salvato.
Tanti Auguri Naruto
Kiss
Risa

Avvertenze prima di leggere
I personaggi potranno risultare OOC non è intenzionale, ovverosia ho provato a renderli il più simili all’originale, però essendo la prima volta che scrivo su di loro il risultato non è garantito.
Naruto, per esempio, è forse troppo riflessivo, ho scelto un età così elevata, e il contesto AU perché magari questo aspetto abbia  per lo meno un perché e un senso.
Sasuke,  lui è ancora più difficile, non so proprio come è venuto.
La storia non è stata betata, quindi con molto probabilità ci saranno  una marea di orrori ortografici, benchè io l’abbia riletta e controllata. Non fatevi problemi a segnalare gli errori, non me la prederò.

 

 
 
 
BEST FRIEND, RIGTH ?  
 
 
«Cos’è un’anima gemella?»
«E' come un migliore amico ma di più. E' l'unica persona al mondo che ti conosce meglio di chiunque altro. E' qualcuno che ti rende una persona migliore. In realtà, non ti rende una persona migliore, da solo lo diventi perché quella persona ti ispira. Un'anima gemella è una persona che porti con te per sempre. E' l'unica persona che ti conosce e ti accetta e ha creduto in te prima di chiunque altro o quando nessuno lo avrebbe fatto. E qualunque cosa accada, sarai sempre il suo amore. Nulla potrà mai cambiare questo.»
- Dawson's Creek
 
 
30  anni; Fra poche ore avrebbe compiuto  i fatidici “enta” e mentre  i suoi coetanei iniziavano a fare bilanci sulla loro vita lui continuava a cazzeggiare,  vivendo giorno per giorno.
Naruto ne aveva passate tante sin da quando era piccolo, che non c’è mai stato posto per menate da  “Un anno più”. Non che non sentisse il peso dei suoi anni, anzi a volte  sentiva di averne 100, per gli sforzi compiuti,per tutte le volte che ha deciso di prendersi anche i fardelli altrui.  Ama la vita, è la tipica persona che prende le cose come vengono senza arrendersi mai, è quello il suo credo.
***
Fischietta mente apre la  portiera del auto si infila dentro.  Mette in moto per raggiungere il piccolo pub appena fuori città.  Loshamrock Irish pub è locale carino, musica dal vivo, di solito  si esibivano band alle prime armi specializzati in musica tradizionale irlandese, rock e altri generi musicali.
Le pareti, il pavimento e gli arredamenti  sono tutti rigorosamente il legno, spesso abbelliti con decorazioni colorate di verde;  un posto accogliete e caldo, con un' ottima birra,  in cui ci si diverte moltissimo.
 
Vuole festeggiare e farlo in grande.
 “Non voglio avere rimpianti”   riflette accostando, la sua auto a quella già parcheggiata di Sasuke.
Già, Sasuke il migliore amico di sempre.
Il moro era appoggiato alla sua auto, che un’espressione indifferente dietro la quale, sapeva, si nascondeva  impazienza  e irritazione.
Si erano sempre capiti loro due, a suon di pugni magari, ma Naruto era certo che non esistesse nessuno al mondo che lo capisse come lui.
L’amico spense la sigaretta che stava fumando con la suola della scarpa costosa che indossava quel giorno.
“Usuratonkachi… finalmente, smuoviti ed entriamo…”
“ehi, è il mio compleanno! evita di insultarmi, almeno per oggi ,bastardo!”
E’ sempre stato perfetto lui: bello come un dio greco, studente modello, bravo negli sport, ammirato da tutti e osannato dalle ragazze. Era tranquillo, freddo  (apparentemente),  difficile decifrare cosa provi o cosa pensi. L’esatto opposto di lui come se fosse un immagine riflessa.
Naruto è un tipo  chiassoso, allegro, da cui occhi chiari puoi capire chiaramente cosa sta penando  o sentendo dentro, un esplosione di energia arancione, che t’investe, ed esplode con facilità.
 Per due persone tanto diverse è difficile essere amici, e infetti la loro è  un amicizia stramba, tanto che al inizio c’è stata più antipatia e senso di rivalità; un continuo litigio per le più piccole cose, un punzecchiarsi, un mettersi alla prova in sfide idiote, ma anche di fare i compiti insieme, proteggersi dalla gente che voleva fare del male loro.
 Nonostante  ribadisca quanto fosse insopportabile, Sasuke lo ha sempre protetto, si è preso cura di lui, di quel bambino solo, emarginato da tutti per colpa dei vestiti di seconda mano e quel suo modo strano di relazionarsi con gli altri.
Sasuke è sempre stato accanto a lui, in ogni momento,  anche se a volte lo ha ferito e un po’ tradito con quel suo atteggiamento vendicativo e scostante, con la sua incessante mania di essere il primo in tutto per raggiunger chi è irraggiungibile.
Sasuke sa sempre  come tirarlo su di morale con poche parole, lo comprende come nemmeno Jiraya è capace.
Un amicizia strana perché in realtà loro non si erano scelti era stato il destino a farli incontrare o meglio scontrare, e per una strana ragione l’uno era diventato indispensabile al altro.
Il pub è affollato, Sasuke si lamenta, come sempre del rumore, della gente che gli viene addosso, mentre Naruto se la ride con quella sua risalta selvaggia e rumorosa.
“Che c’è, Sasuke-chan, hai paura dei germi?”
“Hm..” 
Fra poche ore avrebbe compiuto 30 anni, la cosa non lo turba, invece, ciò che lo rende nervoso è quello che avrebbe dovuto confessare, un piccolo segreto che ha tenuto dentro di sé di cui, ad essere sinceri, non ne è del tutto consapevole.
Shikamru, si alza per farsi vedere, svogliatamente sventola un braccio per farsi notare ma appunto non è che ci si impegni poi molto, se riescono a vederli è  grazie al imponente stazza di Choji.
“Finalmente il festeggiato è arrivato!”  dice Shikamaru quando  riescono a raggiungere il loro tavolo. Lo dice mentre lo fissa perché lui sa che cosa vuole fare Naruto. Con gli occhi gli sta chiedendo se né è sicuro, se davvero vuole suicidarsi in quella maniera.
Naruto si prede l’incarico di fare le ordinazioni alla cameriera , in modo da fuggire dagli occhi indagatori del pigro che un po’ di ragione ce l’ha;  eppure non c’è la fa ha spiegare quello che sente in quel momento, quello che ha sempre sentito in tutti questi anni.
Si è ripetuto come un karma, quella semplice frase, per ribadirla a quel ronzio nella testa, che scacciava sempre.
Migliori amici, giusto?
Lo ripeteva ogni volta che litigavano, che si separavano, ogni volta che il moro lo feriva con parole crudeli, quando lo cacciava via.  Lo ripeteva, ogni volta quando sente che loro due insieme sono qualcosa di più, senza spiegarsi cosa fosse.
Lo ha ripetuto quando Sasuke gli ha confessato di essere omosessuale, tutte le volte che lo ha visto con  Suigetsu o con qualche amante occasionale scamparsi gesti d’affetto, che sia un leggero bacio o sguardi d’intesa.
Era geloso è lo sapeva, eppure  “Siamo migliori amici, vero Sasuke?”
Non è mai stato vero, lo pensa mentre fa l’occhiolino alla barista che sta scrivendo ciò che desiderano. Troppo  impegnato a recitare la parte del eterosessuale convinto, non si era accorto di avere  la sua anima gemella accanto a lui. Sasuke è  tutto quello che avrebbe potuto desiderare: è  calmo e razionale da placare le sue intemperanze, era  il suo opposto  ma allo stesso tempo è più simile di quanto non abbia mai pensato.
 
Ha impiegato anni ad accorgersene, è sempre stato tardo infondo,  l’ultimo della classe che comprendeva, se ci riusciva, sempre dopo gli altri.   Dopo è  subentrata la paura di rovinare la loro amicizia come ci potesse essere veramente un modo per spezzare il legame che li teneva uniti.
Sasuke ci ha provato molte volte, non c’è mai riuscito.
Ha sofferto come un cane, quando si sono separati anche se per breve tempo:  la sensazione è uguale a quella quando ti manca l’aria per respirare, annaspi, i polmoni bruciano e la sensazione di paura e stordimento che precede alla perdita dei sensi.
 
Quando  ritorna al tavolo gli viene spontaneamente da ridere, guadagnandosi le occhiatacce perplesse dei suoi amici.
Fra poche  avrebbe compiuto 30 avrebbe confessato  a Sasuke quello che prova da anni, quello che prova da sempre.
***
La cameriera arriva con la birra e il cibo, la festa inizia.
Ridono e scherzano sulle diventare di Shikamaru  con la sua ragazza, del cane di Kiba, Lee ubriaco fradicio che sfida chicchessia ad una lotta al ultimo  sangue, Choji mangia in continuazione,  Shikamru e Sasuke chiacchierano sospirando  quando guardano Kiba e Naruto fare gli idioti.
“Dove hai lasciato Akamaru,?”
“Ah lo tiene mia sorella. Mi costerà caro questo favore..” spiega prima di  sorseggiare la sua birra scura.
“Tipo?”
“Pulire le gabbie per i prossimi sei mesi!”
“Ma dai a te piace! Sei nel tuo habitat naturale no?”
“brutto stronzo.. io ti…”
Così per tutta la serata.  Naruto  ha ricevuto un sacco di bellissimi regali, e una serata così ci voleva. Mancava soltanto il tocco finale.
Quando per gli altri è l’ora di tornare a casa, essendo giorno lavorativo, escono dal locale si salutano; Naruto e Sasuke rimangono da soli.
“Ora voglio il mio regalo!”
“Sasuke si volta perplesso verso di lui, con una occhiataccia delle sue mentre Naruto ride per nascondere   il nervosismo
“ Di che diavolo stai parlando?”
“Del regalo che mi hai promesso!”
“Dobe, tu hai già ricevuto il tuo regalo..” fa notare il moro.
“ Non quello, io dico, al diavolo… sai di cosa sto parlando!”  ribadisce Naruto cocciuto.
Sasuke lo fissa inespressivo per un paio di attimi: “No. Io vado a dormire, ci vediamo, Dobe!”
Si volta  verso la sua auto costosissima.
 “Teme! Me l’avevi promesso,  a mezzanotte saremmo andati al vecchio parco giochi!”
Non è stato molto coretto Naruto quando gli ha sfilato quella promessa dalla bocca del amico; tuttavia ricevere un qualsiasi sì da Sasuke è cosa difficile perché è un ragazzo davvero complicato.  
Non può dirgli di no, non quella sera, non se lo guarda con quei occhi decisi e speranzosi.
Sasuke ,infatti, accetta con un grugnito.
Decidono di raggiungere il posto  separati così da non dover rintronare al pub. Arrivano giusto in tempo per l’ora prefetta, quella che il biondo  stava aspettando dal pomeriggio.
La mezzanotte del suo trentesimo anno è simbolica, per tante valide ragione: gli “enta” sono un traguardo importante, finisce un periodo della vita e inizia un altro. Vuole fare tabula rasa degli errori commessi;  ci ha pensato tutto il giorno non vuole aver rimpianti e non vuole perdersi niente.
Per troppo tempo ha negato la verità a se stesso.
“ OK, ora siamo qui contento?” sbraita l’uomo con cui vuole passare il resto dei suoi giorni.
“Spiegami perché siamo qui...” continua.
“Perché sono idiota!”
“Un primo passo è ammetterlo, suppongo.”
Naruto si siede sull'altalena, non ascolta  i rimproveri del altro che gli dice di essere infantile, che dovrebbe crescere ora che (fra poco) compie trent'anni.
Non lo ascolta.
“Qui ci siamo promessi amicizia eterna…migliori amici per sempre, ricordi?”
Il bastardo rimane immobile davanti a lui distante una decina di metri. Tutti e due viene in mente un immagine lontana ma vivida di due soldi di cacio  sporchi di terra e fango dopo  una sana lotta, con i mignoli uniti come a sigillare un patto  di sangue. Per due bambini quel gesto era una cosa serissima
“Hm…”
“Era una bugia. Noi non siamo  amici, noi siamo di più.”
Sasuke trattiene il respiro, spalanca gli occhi colpito in fallo, non se lo spettava.  Ride raramente, quasi mai a dire il vero, però lo fa in quel momento: non i suoi sghignazzi una risata vera.  Si avvicina bloccando le catene dell'altalena in cui l’altro ragazzo è seduto. Sì china su di lui ed ora sono lontani di un soffio.
“E’ vero, ci sei arrivato finalmente .”
Mezzanotte.
“Buon compleanno, Naruto.”

 
   
 
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