BROKEN PROMISES.
Vivere attaccati ad un filo sottile, debole, e
tutto il mondo oscilla sotto di me, o forse sono solo io che oscillo.
Il filo sottile che so che piano si indebolirà e poi si
romperà dichiarando ufficialmente la mia caduta.
Cadrò, non sono così idiota da non saperlo, tutti
cadono, forse sono già caduti, nessuno mi capisce a fondo
proprio adesso e mi trovo a fare questi pensieri nella mia stanza,
nostra a dire la verità.
Vivo appeso a quelle speranze deboli, a promesse già
infrante a parole dimenticate, a abbracci rimpiazzati, a baci non
più rubati ma forzati.
Guardami, mi vedi? Vedi come mi hai ridotto? Come mi stai riducendo?
Sto morendo dentro, e non incolparmi del fatto
che non ti faccio più ridere come prima, Cristo, sei tu che
mi stai uccidendo.
Il peso dei ricordi, di tutto ciò che eravamo e che mai
tornerà, le lacrime di notte nel nostro letto mentre tu
dormi tranquillamente nel lato opposto, mi stanno schiacciando.
Vorrei poterti amare, come facevo un tempo e come probabilmente faccio
ancora ma tutto è così diverso che non trovo
uno.. stimolo a farlo, tu non mi ami, e non mentire, non illudermi,
lasciarmi e basta, uccidimi del tutto, non lasciarmi in bilico sulla
forca, decreta la mia morte, dammi la siringa letale non lasciare che i
mali mi uccidano lentamente da dentro.
Mi sono puntato un coltello al polso oggi, tu
eri a giro con uno di quei nuovi amici che forse ti scopi, e ho inciso
piano la mia pelle lasciandoci una striatura rosata sopra, graffiarmi
mi ha fatto bene, forse continuerò, graffiarmi, tagliarmi,
uccidermi da solo mi rende più partecipe della mia vita di
quanto non lo sia mai stato con te
E dire che tu sei la mia vita, che l'hai resa tale, l'hai resa
così bella, così splendida, così piena
di felicità, ma anche di dolore, non serve a nulla e non lo
cambierà, le cose quando iniziano a cambiare non cambiano il
loro corso, si può lottare ci si può adattare al
cambiamento, ma il cambiamento non potrà mai tornare
indietro a come era prima, le cose sono già cambiate e
quando te ne sei accorto ormai è tardi per fare qualunque
cosa.
Me lo ripeto a me stesso, starò bene, le cose non torneranno
come prima ma troverò la forza di stare bene, eppure adesso
nulla mi impedisce di piangere seduto a terra stringendo quelle lettere
che mi scrivevi pieni di promesse infrante.
Mi ripeti le cose che hai detto mesi fa non accorgendoti che siamo
sempre fermi a quel punto, bloccati in quel momento quando tu hai
iniziato a rimpiazzarmi.
Mi illudi fra una promessa e l'altra, e io sono già divorato
dalle paure e dalle lacrime, che mi uccidi, mi ammazzi se continui
così.
O forse mi hai già ucciso, mi hai ucciso oggi ieri, un mese
fa, ogni volta che hai pronunciato una promessa non sapendolo mi hai
ucciso perchè le cose non sono mai andate come tu mi avevi
promesso.
“Ce la faremo Harry.” la tua promessa
più frequente, la tua bugia migliore, che mi ha illuso,
ucciso schiacciato, eppure erano i tuoi occhi azzurri che mi dicevano
tutto ciò, un bacio a sigillare tutto un “Lo
giuro”
E ora potrei essere morto, tu sei ad ubriacarti e a farti fare
chissà quali lavoretti e quando tornerai non ti
importerà dei tagli sui polsi, ormia non ti interesso
più, guardi il mio corpo come si guarda un vecchio mobile,
ti sono venuto a noia e non vedi lora di cambiarmi.
Non riesco a dirti tutte queste cose, però una cosa riesco a
farla, forse, se trovo la forza necessaria, lasciare questa casa,
sparire, non farmi trovare più, e domani quando sarai in te
e aprirai l'armadio non troverai più le mie cose,
sarò sparito, arriverai a rimpiangermi, arriverai a piangere
tutte le lacrime che mi hai fatto versare e anche se non lo voglio lo
farò, anche se farti star male è la cosa peggiore
che possa fare mi stai costringendo, non si danno calci ad un cane,
anche perchè prima o poi finisce per morderti*.
Ti pentirai quando poi di me, nella nostra casa, sarà
rimasto solo il ricordo.
No gente, non so cosa mi prenda ma ero davvero
triste questo pomeriggio e dovevo assolutamente sfogarmi e scrivere
qualcosa, è parecchio confusa, capisco ma il mio cervello al
momento è così e la mia ispirazione ha un altro
calo, come se non bastasse no?
Ho ascoltato Runaway dei The After e ho detto: “Cavolo devo
assolutamente scrivere qualcosa, adesso.” anche se poi non
c'entra niente col testo di quella splendida canzone.
Non so se sono deliri per la febbre, per la playlist depressa che sto
ascoltando, per le puntete della decima stagione di Grey's Anatomy (E
OMG sono fantastiche!) per tutti i casini che mi stanno succedendo in
questo periodo ma questa schifezza è uscita fuori dalla mia
penna (dalla tastiera in realtà).
Vi annuncio poi che ho due long in stesura, (una da un anno a dire la
verità) che però rileggendo mi accorgo che non mi
piace come ho scritto i capitoli e mi viene voglia di cancellarli, non
sono fatta per scrivere long.
Note dell'autore più lunghe del solito vi saluto. Bacioni, e
lasciatemi una recensione ;)
*citazione che ho preso da un episodio della miniserie tv “I
pilastri della terra”.
Love.
-Ly.