Lavi strinse il braccio attorno alle spalle del compagno, cercando di
riaddormentarsi. Non aveva molta voglia di alzarsi, più che
altro perchè avrebbe dovuto lasciare Yuu.
Ma non era il caso di ignorare quel bisogno troppo a lungo, e quindi
cautamente si spostò, tentando nel frattempo di non
svegliare
l'altro.
Purtroppo non riuscì a mantenere il suo intento e Kanda
aprì controvoglia gli occhi, assonnato, per controllare cosa
stava succedendo.
-Dove vai?- chiese, sistemandosi meglio tra le coperte, ora
che era solo.
-In bagno. Torna pure a dormire- sussurrò,
infilando il primo indumento che gli era capitato sotto mano.
Kanda lo fissò solo qualche istante di più, prima
di
chiudere di nuovo gli occhi e affondare nel cuscino, e nel profumo di
Lavi.
Una decina di minuti dopo, l'aspirante Bookman era di ritorno. Chiuse
bene la porta e scostò le coperte per infilarsi di nuovo nel
letto.
L'altro socchiuse appena gli occhi, mormorando qualcosa. Si
spostò di lato per far spazio al compagno, che subito si
stese
al suo fianco, tornando alla posizione che aveva lasciato poco prima.
Cinse nuovamente le spalle di Kanda, stringendolo al petto, mentre lui
appoggiava la testa sulla sua spalla.
-Yuu, hai la pelle gelata!- disse, già mezzo
addormentato.
-Era freddo- rispose semplicemente l'altro. Poi
infilò una
delle sue mani ghiacciate sotto la maglia del giovane Bookman.
Un brivido scivolò lungo la schiena di Lavi, e si rese conto
che
anche la sua pelle, nonostante il tessuto dovesse ripararla dall'aria
notturna, era gelida.
-Non sei rimasto al calduccio sotto le coperte?- chiese, con
un sorrisino.
Kanda alzò leggermente il viso, per guardarlo meglio, poi si
sporse per andare incontro alle labbra che si volevano avvicinare alle
sue.
-Sì, ma era freddo- sussurrò, prima di
un breve
bacio. Subito dopo si riaccomodò nell'incavo del suo collo,
e il
respiro lieve e regolare suggerì a Lavi che si
stava
addormentando di nuovo.
Le spalle di Kanda, strette dal suo braccio, erano ora un pò
più calde, e pure la mano appoggiata sul suo petto
diffondeva un
leggero calore anche al suo corpo.
Se anche prima non se n'era accorto, in quel momento sentiva bene che
la pelle non era più fredda.