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Autore: MIKYma    05/04/2008    2 recensioni
Vampiri umani e cacciatori...non potrebbe esistere una nuova razza che ha a che fare con...TUTTI E TRE?!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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storia

Capitolo 2 –Hi! I’m Beni!-

Il giorno seguente Zero si alzò cercando di pensare alla sua giornata...ma gli risultò impossibile visto ciò che era successo quella notte.

Chi era quella ragazza?

Cosa voleva da lui?

Perché? Da dove era arrivata?

Quel... quel...Kaname Kuran sapeva qualcosa?

E il direttore?

Tutte domande senza risposta. Di quel risveglio così gli rimase solo un intenso prurito alle mani.

Yuki cercò di parlargli più volte. Nella sua infinita bontà l’aveva già perdonato per quelle parole dette a bruciapelo la sera precedente, ma voleva davvero sapere cosa avesse.

Senza accorgersene andò a sbattere contro qualcuno. "Scusami! Scusami! Non volevo!" disse cercando di scusarsi, era proprio andata addosso con forza, sperava di non aver fatto male a nessuno.

"Ahi! Due in due giorni...che sfortuna...".

Yuki si voltò e rimase a guardare quella ragazza che non aveva mai visto: capelli corti e corvini, viso candido e dolce, gli occhi grandi e grigi, mentre il resto sembrava perfettamente aggraziato.

Le sembrava una ragazza perfetta...se solo avesse avuto i capelli un po’ più lunghi...

"Mi dispiace" disse ancora come incantata.

La ragazza la guardò e sorrise. "Non importa, non l’hai fatto apposta, no?".

Anche Yuki sorrise a quelle parole.

"Sei nuova?" chiese ed inclinò la testa. "Non ti ho mai visto, qui".

La ragazza si passò una mano tra i capelli. "Si sono nuova...mi chiamo Beni".

"Piacere, sono Yuki Cross".

"So chi sei".

Yuki sentì un brivido alla schiena. Quelle parole le aveva dette così...gelide e quasi malevole che non le parve vero.

"Me lo hanno detto tutti chi sei..." cercò di spiegare sorridendo ancora. Allungò una mano. "Spero tu possa essere mia amica...sinceramente non ne ho ancora trovata una...". Yuki, con i suoi soliti slanci di generosità, le strinse la mano e annuì.

All’improvviso Beni alzò lo sguardo dietro di lei e fece una strana smorfia. Yuki seguì il suo sguardo. "Ah...Zero..." disse imbarazzata.

Beni continuò a guardare Zero e Yuki dovette presentarli. "Lei è Beni, lui è Zero" disse velocemente senza guardare il ragazzo, ma arrossendo vistosamente.

Zero non le diede la mano, ma neppure Beni gliela porse.

"Piacere di conoscerti, Zero" disse lei, ma la sua voce fu sovrastata dal suono della campanella di inizio lezioni.

Per tutto il tempo Beni fu osservata dai compagni. Era bella, questo era vero, ma c’era qualcos’altro che sembrava interessare particolarmente: il suo modo di fare.

Non sembrava regale, non sembrava una principessina, anzi, i suoi modi di fare pragmatici risquoterono molto successo.

Sembrava saper fare tutto molto bene, non aveva bisogno di spiegazioni.

"Provengo da un’ottima scuola" aveva detto con un fil di voce.

Molte furono le chiacchiere tra gli studenti della classe, ma di certo quelle domande sarebbero state poste da tutti.

"Come mai sei arrivata a scuola in questo periodo? Di solito non arriva nessuno due mesi dopo l’inizio della scuola!" aveva chiesto una ragazza.

Beni non aveva risposto subito, suscitando l’attenzione di tutti; persino Zero fu attento alla risposta: doveva pur sempre sapere se quella ragazza era venuta nel collegio Cross per la sua fama o per reali motivi di studio. Se fosse stato per il primo motivo, non avrebbe esitato a classificarla come ragazza pericolosa (Come praticamente tutte le atre ragazze del collegio).

"Per motivi familiari...mio padre e mia madre si stanno separando e in casa non c’è un’ottima atmosfera...così mi hanno spedito qui, in modo che io non debba soffrire ogni volta che li vedo".

La risposta fu abbastanza chiara a tutti e da tutti accettata. Persino Zero decise di lasciar perdere e di continuare il suo pisolino.

Subito il professore decise di posizionarla vicino ai fannulloni. "Magari deciderete di darvi una mossa se qualcuno di più bravo si metterà vicino a voi!" disse indicando con il libro in mano Zero e Yuki.

Beni si avvicinò alla ragazza con grazia e, vedendo il suo sguardo imbarazzato (per l’essere seduta vicino a Zero!) decise di occupare il posto migliore.

"Posso?" chiese gentilmente e facendo alzare Yuki: si mise tra loro.

La ragazza guardò Beni quasi riconoscente. La nuova arrivata le fece l’occhiolino. "Se non ci si aiuta tra noi...".

Per tutta l’ora Zero sembrò rimanere in uno stato di catalessi. Solo le campanelle di fine lezione e inizio dell’ora seguente riuscivano a svegliarlo, fargli cambiar i libri sul tavolo, e dargli la forza di alzarsi per salutare l’insegnante.

Anche Yuki sembrava molto assonnata, ma cercava di resistere nell’addormentarsi platealmente in classe. E lo sguardo di Beni, come ad aiutarla, la tenne più che sveglia. Le sembrava che stesse osservando tutto di quella stanza, fino al minimo particolare...e si soffermava molto sui volti della gente.

"Ti senti a tuo agio?" le chiese, incuriosita.

Beni le rivolse uno strano sguardo. "Grazie dell’interessamento, ma...anche se non mi trovassi bene...dovrei per forza rimanere qui".

Yuki, pensando si stesse riferendo al periodo di prova della scuola subito parve infervorata. "Ma no! Ti sbagli!puoi andare via quando vuoi! Nessuno ti costringerà a stare qui contro la tua volontà!".

Beni le rivolse un’altra occhiata strana. "Credimi, Yuki...è esattamente l’opposto di ciò che tu pensi".

La giornata avrebbe dato molto tempo libero a Yuki, se solo la ragazza non fosse stata davvero generosa.

Yuki si ritrovò presto a fare da guida all’interno del collegio a Beni che la fissava amichevolmente, ma più di una volta sembrava che il suo sorriso fosse finto, forzato, come se avesse altro a cui pensare.

Yuki decise di non pensarci e di muoversi...doveva ancora fare i compiti!.

"E questo è il dormitorio Luna, quello della Night class" disse cercando di tenere un tono di voce abbastanza alto. Beni la guardò, attendeva che le spiegasse tutto, ma solo in quel momento sembrava davvero assorta dai discorsi di Yuki.

"Devi stare attenta, non uscire mai di notte e tanto meno avvicinarti a questo posto...la Night class è l’elité del collegio, e amano essere lasciati in pace". La ragazza si voltò verso il dormitorio Sole, aspettandosi a fatidica domanda: perché la Night class va a scuola di notte?...eppure quella non venne e Yuki non sentiva neppure più i passi dalla ragazza dietro di se.

Si voltò velocemente e guardò: Beni fissava quell’edificio senza sbattere nemmeno le palpebre, lo fissava intensamente, le mani lungo il corpo cominciarono a stringersi in pugni e voltò il viso dalla parte opposta a Yuki, in modo che ella non potesse vedere il suo radicale cambiamento.

"Tutto bene?" chiese Yuki avvicinandosi.

All’istante, come spaventata, Beni liberò le mani dalla loro stessa stretta e si voltò verso Yuki, cercando di sorriderle. "Non è nulla, non ti preoccupare!" la superò velocemente, come a volersi allontanare da quel posto. "Su, Yuki...non voglio arrivare in ritardo a cena!".

Zero era seduto, davanti agli occhi i libri di scuola su cui cercava di concentrarsi, senza, ovviamente riuscirci. Ancora una volta la voce di quella ragazza le risuonò nelle orecchie infastidendolo.

"Dannazione!..." disse spostando i libri e appoggiando la testa sul freddo tavolo di legno.

Nello stesso istante la porta della camera si aprì: era Yuki.

La ragazza rimase sulla porta a fissare le spalle di Zero. Non si erano più parlati seriamente...forse era meglio chiarire la cosa.

"Zero, io..." cominciò cercando le parole adatte per andare avanti, ma il ragazzo la interrupe cominciandola a guardare come insofferente.

"Lasciamo perdere Yuki...sono stato troppo brutale, ieri...niente di più...ti chiedo scusa". Disse, cercando di liberare se stesso da quel peso e alzandosi dalla sedia per lasciare quella sala.

"No, mi devi dire cos’hai..." bisbigliò Yuki cercando gli occhi di Zero.

Il ragazzo si mise a fissare fuori dalla finestra, sospirò, sembrava davvero arrabbiato.

"Ti ho chiesto scusa, penso che questo basti...".

"E se io non volessi accettare le tue scuse?!" urlò all’improvviso lei, avvicinandosi di più.

A Zero mancò il fiato, non sapeva cosa avrebbe fatto di lì ad una secondo se lei avesse continuato così. "Cosa vuoi che faccia, allora?" chiese calmo, ma glaciale. Lo sguardo ancora puntato verso l’esterno.

Yuki gli era a pochi centimetri e parlava a bassa voce, un atmosfera troppo strana si era creata tra i due. Zero avrebbe voluto abbracciarla...ma le parole di Kaname Kuran gli rimbombarono nelle orecchie. Tu sei il suo scudo...solo per questo sei tenuto in vita...da me.

Quelle poche parole lo facevano rimanere restio davanti alla ragazza, anche se oramai conosceva i suoi sentimenti che da tanto covava per Yuki... e poi c’era ancora da sapere quelli della ragazza. Sarebbe stata pronta ad amare un essere mostruoso come lui?. Di certo no.

"Mi hai sentito, Zero?" chiese lei guardandolo più dolce, con la voce più bassa.

Zero la fissò per qualche istante, ma poi le passò accanto superandola. "Sarà meglio che io vada a controllare l’ala ovest, sta notte...ho sentito che qualcuno voleva passare di lì".

Chiuse la porta con forza e Yuki rimase sola in quella stanza, senza sapere neppure esattamente cosa fare.

Quella notte la Night class sembrava silenziosa come sempre. Nulla colpiva le loro menti, nulla sembrava strano davanti a loro, tutto scorreva come sempre.

Aidou si mise a guardare fuori dalla finestra incantato dal volo di una farfalla nera. Gli sarebbe piaciuto essere lì fuori come lei, volare leggero, danzare...tutto insieme al suo adorato capo dormitorio Kuran...

Un leggero colpo in testa lo fece rinsavire. "Ehi, Hanabusa, vuoi seguire la lezione?".

Aidou girò la testa verso il cugino Kain e lo guardò annoiato. "Non succede mai nulla qui, Akatsuki...vorrei tanto animare una di queste notti".

Il cugino lo fissò senza dargli ragione e si rimise a prendere appunti su un libro rilegato in pelle.

"Il capo dormitorio Kuran ti sta fissando, ti conviene rimetterti a scrivere" gli disse alla fine, e quell’espediente funzionò.

Aidou si mise a scrivere senza ascoltare più nessuno.

La nottata sembrava davvero trascorrere tranquilla. L’insegnate delle Night class continuava a scrivere tranquillamente le sue formule alla lavagna, con eleganza e raffinatezza, mentre tutti gli altri copiavano senza fiatare.

"Aidou...Kai...".

La voce melodiosa di Kaname Kuran interruppe il silenzio...

Perchè c’era qualcosa fuori dalla finestra che li fissava in continuazione.

Qualcuno si era posto su un albero vicino all’edificio, su uno dei suoi rami, e fissava quelle splendide creature con un sorriso malizioso. Chissà cosa stava pensando?...

Zero fece il giro del collegio cercando di dimenticare il colloqui con Yuki...non c’era una volta che gli andasse bene! era così nervoso, che quando stava con lei diventava intrattabile...

Era stanco e quando sentì un rumore sospetto vicino a lui, i suoi nervi erano già a fior di pelle.

"Uscite immediatamente" disse con il suo solito fare terribilmente cattivo e severo.

Tre ragazzine uscirono allo scoperto cercando di essere il più tranquille possibili.

"Se fosse stata Yuki, magari potevamo cavarcela..."

"Che sfortuna siamo proprio state beccate da Zero..."

"Ci punirà! Ci punirà!".

Zero le guardò, sembravano anche un po’ divertite di quella loro avventura fuori porta, tanto che il ragazzo si sentì ancora più arrabbiato. Per farle prendere paura tirò fuori la BloodyMary e poi la rimise a posto: come aveva pensato le tre rimasero ghiacciate.

"Se filate subito al dormitorio non vi succederà nulla" disse stanco di dover fare la ramanzina sempre a tutte quelle ragazze e poi DOVERLE accompagnare al dormitorio...per quelle volta sarebbe bastato il suo sguardo glaciale.

Infatti le tre annuirono e velocemente si allontanarono quasi fuggendo spaventate.

Zero le guardò andare via, fino a che il suo occhio non le vide più.

"Uhu! Che paura che fa la disciplinare, oggi!".

"Taci, Aidou, sempre ad attaccare briga...".

Zero non dovette neppure girarsi per riconoscere le voci dei due cugini vampiri. Lo osservavano con aria di sufficienza, anche se Kain era più perso a guardare la luna che ad osservare lui, Aidou, invece, sembrava spazientito.

"E Yuki?" chiese quasi arrabbiato. "Sono stanco di vedere solo te, Kiryu..." lo fissò con sguardo allusivo. "Tu non sembri appetitoso quanto lei...".

Zero stava già per tirare fuori la sua pistola, quando una risata familiare lo fece fermare.

"Ancora tu?!" dissero in coro Aidou e Zero.

Si guardarono in un momento di silenzio. "Come fai a conoscere questa voce?!" chiese Zero pensando che forse era solo un brutto scherzo di quel maledettissimi vampiri.

Aidou non gli rispose, ma si mise a fissare il vuoto intorno a se. "Dov’è?Dov’è?Dov’è?" cominciò a chiedere.

Kain lo bloccò cercando di calmare entrambi, mentre la voce ricominciava a ridere.

"Chi diavolo sei?!" urlò Zero, facendo cadere a terra la BloodyMary nell’urto contro il corpo di roccia di Kain.

La voce smise.

Aidou prese per il colletto della camicia suo cugino e con aria tra il felice e il serio, cominciò a dire. "È lei! È lei! Questa è la sua voce!" si rivoltò verso gli alberi. "Se solo potessi vederla...anche solo per qualche secondo...".

Zero si avvicinò a Kain cercando di essere il più calmo possibile. "Perché Hanabusa Aidou conosce questa ragazza? Dove l’ha vista?".

Kain lo fisso stranito da quella nomanda. "Non pensavo ti interessassi a fatti di poco valore..." lo sguardo di Zero lo fece andare avanti. "Dice di aver visto una nuova ragazza della Day class, una che pare essersi appena trasferita...sono solo insinuazioni di Hanabusa, però...conosceva già il suo nome...allora gli ho detto che è possibile che qualcuno gli abbia detto il suo...ehi? ehi, disciplinare?!".

Kain smise di urlare.

Zero era sparito.

 

Note dell’autrice.

Salve a tutti!!! Finalmente ho finito anche il capitolo due...più scrivo, più mi rendo conto che Aidou sta diventando importante nella storia...

Meglio così! Infondo mi piacciono i personaggi deficienti!!! E poi, vicino a suo cugino Kain...

Ecco, grande problema...non so dove mettere Shiki...però lo voglio mettere!!! Vicino a Rima o meno...ma lo VOGLIO METTERE ASSOLUTAMENTE!!!

... ...scusate l’arrabbiatura momentanea... ... ora è tutto passato.

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo...

Ora vado, devo ancora commentare nelle ff che ho preso dal sito su Vampire...

p.s. per Iryuchan/Rica/Yurin...Se Clod è come Zero e Trasch è come Shiki...è logico che Rina assomigli a Yuki!!!...e Beni ha gli stessi capelli dell’augusta imperatrice di TB (qll che incontrano Ion e Esthel!!)

Non centra molto, ma dovevo scriverlo...CIAO AL PROX CAPITOLO!!!

  
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