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Autore: MissA_Malik    11/10/2013    1 recensioni
Tu sei la mia criptonite,
Il mio punto debole
E la mia forza.
Come posso, quindi stare con te?
Ma d'altronde,
Come posso, io,
vivere senza di te?
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un calcio.
Un altro calcio.
Un calcio.
E un altro calcio.
«Vera, tua madre è preoccupata per te! Devi immediatamente ritornare a casa!»
«Sta’ zitto Jason! Domani ci sarà la gara e sai che succede se perdo? Lo sai?» rispondo infastidita, lanciandogli occhiate di fuoco.
“Lui non ha colpe, Vera, calmati” mi dice Vera Interiore, come chiamo la mia vocina.
Già, lui non ha colpe, ma io si. Se domani perdo la gara per entrare nella squadra ufficiale sono fottuta e l’ho voluto io, tutto grazie a quel miserabile!
 
 
-FLASHBACK-
«Dai Vivì, vieni a cantare con noi, ci sarà da divertirsi!» mi dice Harry, il ragazzo che ho conosciuto l’altra sera grazie a Nick.
Loro hanno una band, gli White Eskimo e hanno bisogno di una voce femminile. “Dai accetta! Ti divertirai davvero!” mi incita Vera Interiore.
«E va bene ragazzi! Ma solo per questa volta, perché domenica ho la gara e poi sarò nella squadra ufficiale di karate» accetto con poca convinzione e Vera Interiore salta di gioia.
 
 
Un pugno.
Un calcio.
Respirazione.
Un altro pugno.
Un altro calcio.
Ho perso solo tempo! Tempo prezioso, cavolo. Dovevo rimanere qui ad allenarmi per continuare ad essere la migliore, la numero uno.
Maledetta me.
Tutto perché mi sono fidata di lui.
Cavolo le gambe stanno per cedere. No! Non ora resistete! C’è tantissimo lavoro ancora da fare, no..
«Vera adesso basta! Ti porto a casa, non sforzarti più»
Che rabbia, che rabbia! Mi tengo in piedi solo grazie al mio amico. Calde lacrime rigano il mio volto.
«Hey! Cosa c’è? Stai tranquilla dai. Andrà tutto bene, hey..»
Jason mi sta stringendo teneramente e questo non  è da lui. Ricambio l’abbraccio e ritorno a sorridere, convincendomi che è meglio seguire il suo consiglio e tornare a casa. È effettivamente tardi.
 
 
-FLASHBACK-
Prendo per la prima volta in mano un microfono. Cacchio sono eccitatissima, chissà come andrà! Queste sono le prime prove per il concorso e tutti speriamo tanto di vincerlo.
Harry mi è vicino e mi da forza, gli sorrido. “È carino!”. Zitta ora Vera Interiore, non distrarmi!
Parte la base e Harry mi fa capire che sono sola. La prima parte è mia.
Non ho mai cantato in pubblico e spero di farcela, non canto male, me l’ha assicurato Nick che mi sente sempre cantare, stando sempre a casa mia.
Lui è il mio migliore amico e mi ha fatto conoscere il resto della band dove lui è il bassista.
“Summer of ‘69” finisce e siamo abbastanza soddisfatti del risultato. Ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da una vita!
«Sei stata unica, unica!» mi dice il riccio prendendomi per le spalle e poi abbracciandomi.
Mi sento così in imbarazzo!“Smettila idiota, lui ti piace”, commenta cattiva la vocina e decido saggiamente di ignorarla.
«Bene ragazzi! Pronti per un nuovo pezzo? Spaccheremo tutto, avanti! “Be My Girl” a tutto volume!» urla Will iniziando a suonare e il divertimento ricomincia.
Harry mi fa l’occhiolino e inizia a cantare.
 
 
«Grazie, Jason» riesco a dire, mentre mi riporta a casa.
«Ma va, figurati. Tutto per un’amica e mi raccomando domani, dai il meglio di te e non preoccuparti, so quanto ci tieni ma fidati di me» mi rassicura.
Lui è l’assistente del mio allenatore, Mr Nerthon, uno dei più stimati nel campo delle arti marziali. Colui che ha in mano le sorti del mio futuro: la squadra ufficiale o il nulla.
L’ansia mi risale e il ragazzo vicino a me lo nota.
«Vera, non andrà male. Te lo prometto» mi ripete per l’ennesima volta, prendendomi la mano.
«Jason io non voglio vincere per compromessi! Io voglio farcela con le mie forze, voglio meritarmi quel posto» la voce s’incrina all’ultima frase e abbasso lo sguardo, facendomi forza per non piangere.
Il resto del viaggio continua in silenzio. Ed è meglio così.
La sua mano è ancora sulla mia e questo mi riporta a..
 
 
-FLASHBACK-
«Vieni, voglio farti vedere un posto» iniziamo a correre sotto la pioggia, mano nella mano.
«Styles ma dove mi porti?! Non vedi che piove? Non è il caso dai» cerco di convincerlo, ridendo.
Mi piace stare con lui e questa settimana di prove passata in stretto contatto ha confermato le parole di Vera Interiore, lui mi piace. “E anche tanto cara!” rieccola. E rido.
Arriviamo in un enorme prato e rimango completamente affascinata dal luogo pittoresco e tranquillo che mi ritrovo di fronte.
«Questo è il posto dove vengo a rilassarmi. Nessuno lo conosce, o meglio, nessuno lo conosce grazie a me» mi guarda e sorride.
«Harry è..è stupendo! Davvero» sono affascinata. Dal luogo e da lui.
La pioggia sta pian piano bagnandoci tutti e i suoi ricci gli ricadono sulla fronte in un modo così sexy che..”Vera!”. Divento fucsia, ma che pensieri mi vengono?! Per fortuna lui non se ne accorge.
«Vieni, ti porto sotto il mio albero preferito, così magari ci bagniamo di meno, che ne dici?» dice, mentre si sposta i capelli con la mano.
Tutti i suoi gesti e la sua voce roca mi fanno impazzire. Come si vede che è la mia prima volta alle prese con un ragazzo! Di solito quelli con cui ho avuto a che fare era solo per batterli e rimandarli a casa, confermando il mio primo posto e la mia bravura.
Lo seguo.
 
 
«..arrivati, Vera»..«Vera?»
Caspita, mi sono persa nei ricordi e non mi sono accorta che sono arrivata, che figuraccia!
«Ehm sisi, certo, grazie Jason! A domani allora e..grazie davvero» gli sorrido sincera, dopo tutto quello che ha fatto per me.
«Di niente, spero che farai sogni tranquilli, perché altrettanto bene andrà la giornata di domani» mi rassicura, facendomi l’occhiolino.
Faccio cenno di si e scendo dall’auto. Ora mi aspetta un’altra battaglia, che ha più urgenza rispetto a quella di domani: mia madre.
«Sono a casa..» dico piano, sperando che il sonno la culli, invece..
«È questa l’ora di tornare a casa, Vera?» sbuca mia madre dalla cucina.
«M-mamm..»
«Io domani quella maledetta gara non te la lascio fare è chiaro? Và di corsa a dormire e non permetterti più a disobbedirmi! Che sia la prima e l’ultima volta! Sono stanche dei tuoi capricci!»
Queste parole fanno più male di come me le aspettavo. Corro di sopra, senza rispondere ed ecco che ricominciano a cadere queste stupide lacrime, ogni volta che la scena si ripete..
 
 
-FLASHBACK-
Caspita oggi ho fatto più tardi del previsto e anche se domani ci sarà la gara canora la mamma sarà furiosa con me! Devo sbrigarmi!
Corro senza fermarmi, ma sembra che non mi sto muovendo affatto. Che brutta sensazione, ma devo smettere di pensare altrimenti non arriverò mai a casa. Sorrido al vuoto. Il solo pensiero di lui, di noi, sotto quell’albero mi fa venire i brividi. Senza pensare al dopo.
“Corri, Vera! Hai una notte per sognare quel momento, e che momento!” per una volta sono d’accordissimo con Vera Interiore e smetto di pensare a lui, o almeno credo di farlo.
«Sono a casa!» dico con enfasi, ma senza urlare.
Sono felice, felice davvero e per una volta non grazie al karate, ma grazie a lui, un ragazzo.
Ho un sorriso da ebete stampato sul viso.
Tutta la magia della giornata si rompe, però, con una sola parola.
«Puttana!
«Solo una puttana sei! Che hai fatto con quei ragazzi fino a quest’ora? Eh? Cosa hai fatto puttana che non sei altro??» sibila mia madre tra la rabbia e venendo verso di me.
Ma io non ho fatto nulla, non ho fatto nulla di male, davvero!..
 
 
Mi risveglio dopo una notte di incubi, consapevole di dover affrontare la gara più importante della mia vita.
E di vincerla.
Devo vincerla per forza.
Mi alzo e cerco di preparami in fretta, pur avendo tempo, devo ritornare in palestra e allenarmi ancora un po’.
Non sono pronta, non lo sono per niente.
Non sono abituata alla sconfitta, non sono abituata a perdere, sapendo di non aver fatto abbastanza, di non aver dato il massimo ed ecco che la colpa si insinua nella mia mente.
Forse lo merito, merito di non poter realizzare il mio sogno, dopo tutto.
 
 
-FLASHBACK-
La gara si è svolta nell’enorme palestra della scuola e ad assisterci c’erano tutti i nostri compagni e tutti gli alunni, insieme a professori e genitori.
«Che imbarazzo! Io non ci riesco, non ce la faccio proprio!» dico, in preda al panico, avvinghiandomi a Harry.
«Piccola calmati, andrà tutto bene, pensa che è tutta gente che probabilmente conosciamo..o che abbiamo visto almeno una volta..o mai..» anche lui ora sembra confuso, ma almeno questo rompe un po’ la tensione e rido, stampandogli un veloce bacio quando nessuno ci sta guardando.
«Potrei abituarmici» commenta lui, con un sorriso malizioso. Che mi fa letteralmente sciogliere.
Ecco che il presentatore ci annuncia.
Saliamo sul palco, sembrando sicurissimi e tutti con camicia bianca e cravatta nera. Siamo fighissimi, penso e Vera Interiore annuisce, d’accordo con me. L’esibizione va benissimo, tutti cantano con noi e sembriamo aver fatto colpo. Tra di noi siamo in sintonia e sembra proprio che questo succeda anche con il pubblico. Sono felicissima.
Scendiamo dal palco e aspettiamo l’esibizione degli altri artisti in gara.
«Piccola abbiamo spaccato tutto!» urla Harry prendendomi in braccio e facendomi girare.
«Siiii abbiamo spaccato! Abbiamo spaccato tutto e tuttiii!» urlo anch’io felicissima e il resto della nostra band si unisce al nostro abbraccio.
 
 
La vibrazione del mio cellulare cattura la mia attenzione e vedo che è un messaggio. Sono riluttante ma alla fine apro la casella messaggi.
Vivì in bocca al lupo per oggi, so che sei già sveglia ad allenarti
e che quindi non leggerai subito questo
messaggio, perciò non preoccuparti. Ci vediamo dopo. Nick
Ecco il mio amico, presente sempre. Come ho solo potuto pensare di buttarlo fuori dalla mia vita? La colpa non è affatto sua, anche se è grazie a lui che l’ho conosciuto.
Eccomi Nick. Interrompo gli allenamenti solo per te,
visto come sono gentile? ;) ti aspetto dopo, per il buffet. Un bacio
Vivì
Anche se non è presente mi fa sorridere e pensare che lui sarà qui a guardarmi mi riempie di gioia. Ma ora devo riprendere gli allenamenti.
Un calcio e un pugno e un altro calcio.
Brutto bastardo..
Un calcio e un pugno, un altro calcio.
Ti odio..
Un calcio e un altro..
 
 
-FLASHBACK-
«Bastardo! E io che mi sono anche fidata di te! Ti odio, ti odio!»
Scappo via, distrutta e persa come non mai. Sento ancora il mio nome, ripetuto da lui.
So che mi sta seguendo, ma non ho alcuna intenzione di fermarmi e parlare, non dopo quello che ho visto.
Potrei scoppiare da un momento all’altro.
Arrivo sotto il portico della palestra e mi lascio cadere, fisicamente e psicologicamente.
Inizio a singhiozzare e a sbattere i pugni a terra, fino a farmi uscire il sangue.
Come ha potuto? E io che avevo anche intenzione di rinunciare alla gara per lui! Come..
Mi aveva promesso che sarebbe andata sempre meglio. Come ha potuto?
“La bionda era sexy..il tuo contrario”.
Ecco, mancava solamente il tuo commento Vera Interiore. Taci una buona volta e fammi soffrire in silenzio..
 
 
Scuoto la testa per eliminare il ricordo. Ora sono più forte di prima. Inoltre la gara sta per iniziare e devo andarmi a cambiare. Devo vincere, come sempre. Devo ritornare ciò che ero: una campionessa.
Non solo in quello stupido concorso canoro. Certo, vincere è stato bello, ma qui ha tutt’altro significato.
Ah..Vera concentrati dannazione!
Sento le voci. Sono già qui, è questione di minuti.
«Vera, eccoti. Sei pronta? Dai vai e spacca tutto, voglio vederti vincere» mi incoraggia Jason.
Non l’ho visto arrivare
«Sono pronta. Per vincere» dico solo, stranamente calma.
«Vera Ginvor..
 
 
-FLASHBACK-
..Harry Styles e il resto degli White Eskimo vincono il concorso canoro di quest’anno! Un forte applauso per i ragazzi!» la voce del presentatore risuona nelle nostre teste.
Abbiamo vinto. Abbiamo vinto davvero.
Saliamo sul palco urlando e saltando tutti abbracciati. Ultima esibizione di fronte al pubblico, con il nostro premio. Nostro. Ho vinto di nuovo..
 
 
Salgo sul ring ed eseguo il saluto insieme al mio avversario. La gara inizia.
Un calcio. Lo schiva.
Un pugno. Lo blocco..
 
 
-FLASHBACK-
Scendiamo dal palco e salutiamo tutti, sono venuti anche i miei fratelli e i miei genitori. Corro ad abbracciarli.
«Sei stata bravissima! Non sapevo cantassi così bene tesoro mio» dice orgoglioso papà..
 
 
Ginocchiata. Le costole fremono per il colpo.
Respirazione. Devo concentrarmi maledizione..
 
 
-FLASHBACK-
«Grazie mille! A-arrivo subito..»
Dov’è Harry? Era qui un attimo fa. Ho bisogno di lui, devo dirgli che voglio stare con lui, voglio stare nella band, voglio cantare non voglio lottare..
 
 
Gli blocco le mani e mi respinge.
Le nostre forze sono simili. Non arriveremo da nessuna parte..
 
 
-FLASHBACK-
«Har..»
Il suo nome rimane bloccato in gola.
 
 
«Harry..» dico senza fiato.
Un’altra ginocchiata. Non resisto più.
 
 
-FLASHBACK-
Mi ha rimpiazzata.
La sta abbracciando e la stringe come non ha mai fatto con me.
Il mio cuore è in mille pezzi.
Si volta e io sono lì.
«Vera..» è sorpreso di vedermi. Sconvolto, come lo sono io.
 
 
Lui è qui.
Un calcio. Il mio costato sta andando in frantumi.
Come il mio cuore. Come l’hai ridotto tu.
Ma..
 
 
-FLASHBACK-
Scappo. Vado via di lì.
È tutto ciò che mi rimane da fare.
Che illusa che sono.
 
 
«Vera! Devi vincere! Devi dimostrare a tutti chi sei! Devi vincere! Fallo per te, fallo per noi. Dimostra a tutti che sei una campionessa! Solo tu meriti il posto in squadra, avanti! Reagisci Vera!»
È lui. Sta facendo il tifo per me.
Cosa devo dimostrargli, che sono forte? Che oltre a scappare so fare altro.
Un debole sorriso spunta sul mio viso.
Tutto sommato ha ragione. Sono io la campionessa. E lui è qui. Per me.
Mi rialzo e prima che possa colpirmi lo precedo.
So come farlo. Sono anni che lo faccio e nessuno sa farlo meglio di me.
Nessuno.
Una gomitata.
Un calcio.
Uno sgambetto.
Sono sopra di lui e lo sto bloccando. Facile.
Sento il fischio che più adoro. Quello della vittoria.
È ufficiale.
Sono in squadra e sono la migliore.
Un boato riempie la palestra e vedo correre verso di me tutti. La mia famiglia, i miei amici, Jason, Mr Nerthon, Nick.
Lui.
Mi si avvicina piano e, altrettanto lentamente, mi abbraccia.
Abbasso lo scudo, ho pur sempre vinto. Ricambio l’abbraccio e mi sento come non dovrei.
Bene.
Mi ritorna in mente quel giorno..
 
 
-FLASHBACK-
«Ecco. Questo è l’albero dei sogni, come lo chiamo io. Vengo sempre qui quando ho bisogno di pensare o di starmene da solo» dice guardando fiero quell’albero.
Lo vedo perso in chissà quali pensieri e mi stringo a lui, perché lo voglio qui, fisicamente e mentalmente.
Mi stringe in un dolce, ma forte abbraccio.
«Tu sei la mia criptonite, sai?» mi chiede tutt’un tratto.
Non capisco.
«Mi fai stare bene, eppure sei il mio punto debole!» continua e scoppiamo entrambi a ridere.
Non l’ho capito lo stesso, ma non ha importanza.
 
 
«Sei tu! Tu sei la mia criptonite! Mi puoi dare forza, mi puoi far stare benissimo e puoi uccidermi! Solo volendolo!» dico ripensando a quelle parole che hanno finalmente senso.
Mi sorride e mi libera dall’abbraccio, senza però staccarsi da me.
 
 
-FLASHBACK-
Avvicina la sua bocca alla mia e mi regala ciò che nessuno mi ha dato mai: un bacio. Un tenero, delicato bacio ai piedi di quell’albero secolare, che ora appartiene un po’ anche a me.
Si stacca di qualche millimetro e mi adagia, cautamente, sulla corteccia di quell’albero che sembra essere fatto a posta per me. Per noi.
Riallaccia le nostre labbra in un bacio ben più passionale del primo..
 
 
Sento applausi e piccole grida di gioia attorno a noi, stretti nel nostro piccolo universo a viverci.
Anche se ce ne sono stati molti altri da quel lontano giorno, sembra proprio quell’innocente primo bacio. Quel bacio bagnato per la pioggia e tremante per l’ansia di entrambi, che avevamo paura di scoprire quelle nuove emozioni che l’amare comporta. La paura di scoprire noi.
Ci distanziamo un po’ e Harry chiama qualcuno.
«Gemma» dice.
Vedo arrivare la ragazza del concerto. Quella dell’ultima sera. La ragazza che era con lui.
Ma ora non ho più paura della verità, ora non voglio più scappare. Resto qui, immobile.
«Gemma è mia sorella».
Queste parole fanno cadere il muro in cui mi ero barricata e sepolta. Fanno cedere la ragazza forte che ha appena finito di lottare e fanno uscire fuori la Vera interiore, non la vocina, semplicemente ME. La Vera che prova sentimenti e che ha sofferto, ha provato dolore, non solo rabbia.
La Vera che solo la sua Criptonite poteva salvare.
E lui mi ha salvata.
 
 
 
 
 
Bene! Questa è la mia prima OS..spero vi piaccia, anche se credo sia abbastanza lunghetta x_x
Scusatemi T.T
Un grazie a chi la legge e recensisce e a chiunque l’aggiunga alle preferite, seguite, ecc..
Che ne pensate di Vera??
Io l’adoro, molto di più rispetto a Shyni, anche perché mi somiglia tanto x) ma vorrei sapere i vostri pareri :D
Vi lascio, augurandomi di ritrovarvi presto, con un enorme bacione :*
Ciauuu MissA_Malik
  
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