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Autore: Fink    11/10/2013    0 recensioni
Un momento di gloria per Neville Paciock
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Può la musica risollevare gli animi?'
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Lord of the dance (Blackmore’s night)

http://www.youtube.com/watch?v=pXfXMVUxVl4

Titolo: Lord of the dance
Personaggi: Neville Paciock
Coppie: Nessuna
Contesto:Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Raiting: Verde
Tipologia: One shot
Parole: 1024




Le mani sudano mentre tenti, un po’maldestramente, di infilarti le scarpe.
Sei in ritardo, mostruosamente in ritardo.
Lanci un’occhiata alla Ricordella appoggiata al comodino, il fumo che poco prima era di un bel colore scarlatto, ora è nuovamente bianco.
Sbuffi mentre fai il nodo alla seconda scarpa e in un attimo ti precipiti fuori dal dormitorio.
A cosa serva poi una Ricordella se si limita a fare fumo per ricordare che hai scordato qualcosa ma non ti dice che cosa hai dimenticato.
In questo caso avevi scordato le scarpe. Eri talmente nervoso ed emozionato di prendere parte al ballo del ceppo che eri uscito senza infilartele.
Te ne eri accorto solo quando, a metà dell’ingresso e con Ginny Weasley sottobraccio, Malfoy aveva sarcasticamente commentato il tuo look.
Il tuo viso era diventato paonazzo, avevi lasciato Ginny a metà della scalinata, balbettando una scusa ed eri salito verso la torre di Grifondoro. L’idea di usare un incantesimo di appello per recuperare le scarpe non ti era nemmeno passata per la mente e comunque, viste le tue capacità, non credi che avrebbe funzionato.
Ed ora eccoti, con le scarpe nere e lucide ben infilate ai piedi, ridiscendere precipitosamente le scale, stando attento a non urtare i pochi ritardatari che, come te, si affrettavano verso l’ingresso.
Ti fermi a metà della scalinata per riprendere fiato, Ginny è lì, seduta sull’ultimo gradino, si volta non appena sente i tuoi passi e ti guarda con impazienza.
“Ce l’hai fatta. Stavo per chiedere a quel ragazzo di farmi da cavaliere.” Ti dice accennando ad un giovanotto di Corvonero, poco più in là. Una ragazza del terzo anno sta salendo in quel momento dai sotterranei e il ragazzo si premura di porgerle il braccio, prima di condurla verso la Sala Grande.
“Vogliamo andare.” Ti chiede la piccola Weasley lanciando un’occhiata un po’ invidiosa alla ragazza di Serpeverde a pochi passi da loro.
La Sala Grande è addobbata a festa, le pareti sono ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio, dal soffitto la neve finta scende in un turbinio di fiocchi che catturano la luce delle candele creando un piacevole effetto dorato. Anche gli alti abeti portati da Hagrid sono coperti di neve e un po’ovunque si vedono ondeggiare coroncine di agrifoglio e rametti di vischio. I quattro lunghi tavoli sono spariti e al loro posto ci sono dei tavolini più piccoli attorno ai quali sono sedute una dozzina di persone.
Dopo il pasto offerto dagli elfi domestici - chissà come procede la campagna di Hermione, ti domandi mentre ti servi del purè – Silente annuncia l’inizio dei festeggiamenti.
Guardi Harry e Calì Patil, assieme agli altri campioni, che si avvicinano al centro della pista per aprire le danze; poco dopo anche altri studenti si uniscono a loro e non ti sorprendi nel vedere Silente porgere una mano a Madame Maxime e invitarla a ballare.
Sotto il tavolo anche i tuoi piedi iniziano a scalpicciare seguendo il ritmo della musica; all’improvviso Ginny si alza “avanti Neville, non sono venuta qui per starmene seduta e rimpinzarmi di pudding.” Ti dice e ti porge decisa la mano per farsi condurre nella mischia del ballo.
Non l’hai mai detto a nessuno, ma adori ballare. Fin da piccolo, fin da quando, all’età di due anni, tua nonna non ha iniziato ad insegnarti i primi passi, sollevandoti di tanto in tanto e tenendoti tra le sue braccia.
Ma hai sempre ballato da solo, o con tua nonna, mai in mezzo alla gente.
Mai al centro di una pista affollata, a pochi passi dai campioni del Torneo Tre Maghi e da Malfoy che ti sta fissando, aspettando solo qualche tua gaffe per deriderti davanti a tutti.
Le mani ricominciano a sudarti e inizia muoverti goffamente, pestando inavvertitamente i piedi a Ginny: vedi il viso contrarsi in una smorfia di dolore, ti scusi mentre ti guardi la punta delle scarpe.
Sei nervoso, troppo nervoso.
“Ti va se ci sediamo un attimo, ho…ho sete.” Ti dice a metà della seconda canzone, dopo che le hai pestato i piedi per la quarta volta.
Senti Malfoy sghignazzare alla tue spalle “Ehi Paciock, perché non provi con un incantesimo di levitazione, così magari ti alleggerisci un poco e dai un po’ di tregua alla tua dama.”
Basta! Quando è troppo, è troppo.
Sei consapevole di non essere un cima in molte cose e di essere spesso maldestro, ma se c’è una cosa che sai fare bene, quella è ballare.
Beh, due in realtà, se tieni in considerazione erbologia.
Prendi Ginny per un braccio, costringendola ad appoggiare rapidamente il bicchiere con il succo di zucca sul tavolo e tornate verso la pista. Al centro.
Le appoggi una mano sul fianco e la attiri a te, mentre l’altra afferra con decisione la sua. Chiudi gli occhi e liberi la mente.
Sei a casa con tua nonna. Sei solo.
Apri gli occhi e guardi la tua compagna di ballo con una nuova decisione nello sguardo che la lascia un poco stupita.
Tu conduci, tu sai come fare.
Sposti un poco in avanti il tuo corpo e contemporaneamente anche un piede, Ginny fa un passo indietro e tu ti muovi di nuovo.
Un altro passo e un terzo e un quarto.
Ti sposti di lato e fai un mezzo giro. La allontani di poco e sollevandole un braccio sopra la testa le fai fare un giro completo su se stessa, prima di attirarla di nuovo a te.
Ginny ti guarda stupita, ma non è la sola.
Ti accorgi solo ora che la pista sembra essersi svuotata e che tutta la sala Grande ti sta fissando.
Normalmente a quest’ora saresti diventato color peperone e probabilmente avresti lasciato cadere a terra la tua partner che ora tieni sollevata a mezz’aria.
Ma non stavolta. No.
Questa volta niente può distrarti, perché tu sai come si balla e adori ballare.
Senti le grida dei tuoi amici e uno scroscio di applausi quando la canzone finisce.
Un nugolo di ragazze ti si avvicina chiedendoti un ballo.
Forse domani svegliandoti ti renderai conto che si è trattato solo di un sogno, ma per ora, solo per questa sera tu sei il Signore delle danze .






NdA

Ok, magari la canzone non parla proprio di una danza, ma è un' allegoria; in ogni caso è una canzone Natalizia e il Ballo del Ceppo si è svolto a Natale, inoltre mi piaceva il titolo e la melodia e per una volta ho voluto dare una possibilità a Neville, ispirata sia dal libro sia, lo ammetto, un poco anche dal film. In ogni caso lascio a voi decidere se si tratta di un sogno/desiderio di Neville oppure di una piccola e innocente possibile variazione al libro.
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui.
Un abbraccio
Fink

   
 
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