Ichi {uno}. Rosa.

Quella sera, a cena, era tutto perfetto: Hiroto aveva portato Midorikawa in un ristorantino francese molto carino, e i due avevano chiacchierato per tutto il tempo, mentre aspettavano le rispettive ordinazioni; Midorikawa non si sarebbe mai aspettato che, al posto del suo coq au vin*, gli venisse servito un mazzo di rose rosse con un biglietto decorato color oro con su scritto:

‘Mi vuoi sposare, Ryuuji?’

E Hiroto non ebbe il tempo di sorridere che Midorikawa gli era già saltato addosso, abbracciandolo e urlando un ‘Sì!’ commosso.

Ni {due}. Girasole.

In fondo, Midorikawa si stava divertendo: fare una gita in campagna non era di certo cosa da tutti i giorni, e variare un po’ era sempre piacevole; se poi con lui c’era Hiroto, il tutto era ancora meglio, tra le risate e i momenti di dolcezza che passavano insieme.

Ma quando Hiroto gli si era parato davanti con uno splendido girasole in mano, Ryuuji non poté fare a meno di lasciarsi andare in un’espressione interrogativa.

-E’ per te. Sai, i girasoli seguono il Sole, e dato che tu sei bello come lui, deve essersi confuso e ha seguito te.-.

Midorikawa sorvolò sulla sdolcinatezza del compagno, e lo baciò con passione.

San {tre}. Giglio.

Quel giorno Midorikawa era depresso, e non sapeva neanche lui il perché. Si rannicchiò sul letto suo e di Hiroto.

Finalmente  il rosso tornò dal lavoro. Entrò in camera, con un bellissimo giglio bianco in mano, avvicinandosi al letto e baciando lievemente il capo di Midorikawa; poi, sorrise.

-Ho notato che sei un po’ giù-  disse. -Ti ho preso un regalo.-.  Gli avvicinò il giglio, e Ryuuji si mise a sedere.

-E’ molto malinconico come fiore, ma vedi questi pistilli che col vento si muovono? Ecco, questi contrastano la malinconia che il giglio in sé trasmette, secondo me. Per questo ti ho preso un giglio.-.

Midorikawa osservò il fiore e i pistilli dorati, poi guardò suo marito e sorrise.

-E’ vero, sto già meglio. Grazie.- disse poi, alzandosi e sorridendo di nuovo, come sempre.

Yon {quattro}. Ortensie.

Mentre annaffiava le ortensie in giardino, Ryuuji si accorse che Hiroto lo stava osservando. Interruppe quel che stava facendo e gli si avvicinò.

Prima che potesse chiedergli cosa voleva, dato che lo osservava da molto tempo, Hiroto parlò.

-Sai, le ortensie secondo me sono fiori bellissimi. Esistono di infinite colorazioni, sembrano bonsai e hanno un profumo lievissimo, quasi impercettibile. Mi piacciono molto.-

-Sì, anche a me.- disse Midorikawa.

-Però c’è una cosa più bella delle ortensie- continuò Hiroto.

-Ovvero?- chiese il verde, interrogativo.

-Tu, fiore mio.-.

{*neh, il coq au vin è un piatto francese. Se volete sapere meglio cos’è, cercatevelo su Wikipedia. ouo}

❀Angolino fiorito. ❀

Buon HiroMido Day, genteh! Auguri! *^*//

Eh già, oggi quei due festeggiano. (?)

11/10. Awn.

Ma parliamo della raccolta.

L’ho scritta ieri sera, yay. //macosac’entra?

Ahem, inizialmente dovevano essere cinque drabble HiroMido basate su cinque fiori che amo.

Ma poi ne sono uscite quattro. Vabbé. .u.

Ma io amo anche l’ibisco come fiore, anche se non l’ho messo. cvc

In ogni caso, anche se non avevano granché senso, spero che queste quattro drabble vi siano piaciute. Recensite, eh.

Ho messo l’angolino a lato proprio per non dilungarmi troppo, quindi vi saluto.

Chu!

Kis-chan. ❀