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Autore: saralovetokiohotel    11/10/2013    1 recensioni
Questa è la storia di una semplice ragazza che per destino incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita. E riuscirà ad ottenere l'amore desiderato da milioni di ragazze.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo… 

Quella notte non ero riuscita a chiudere occhio, ero agitata!
Mi alzai, presi il cellular, un messaggio non letto, chissà chi era a quell’ora, aprii il messaggio: “Buongiorno principessa, oggi è il grande giorno, mi mancherai da morire, Ti Amo.“ leggendo quelle parole mi scese un lacrima, mi sarebbe mancato un casino il mio ragazzo. 
Scesi in salotto con le mie valige, erano già tutti lì. Salutai tutti con le lacrime agli occhi ma dovevo partire, per forza, salii in macchina con mio padre vicino e ci dirigemmo verso l’aereoporto, I aspettavano due ore di macchina ed in più un’ora  e mezza di aereo, fu una giornata molto pesante! 
Alle 16 atterrammo ad Amburgo, usciti dall’aereoporto mio padre disse – eccoci qui tesoro, ora sali qui e andiamo verso l’hotel dove incontreremo Hoffman- 
Io lo guardai non ci potevo credere andavo in hotel con una limousine.
-Oh mio dio ma andiamo in l-l-limousine in hotel? Oh ma è fantastico!!!!- 
Mio padre rise, io sorrisi e salii era bellissimo dentro: I sedili erano in pelle beige, le pareti rossiccie, in centro c’era un tavolino e ai fianchi c’erano delle casse con la radio a dir poco stupendo. Arrivati all’hotel cercammo le nostre stanze, la mia era la 483, entrai e rimasi a bocca a perta era grande e bellissima e aveveva una stupenda vista sulla città, non riuscii a credere a ciò che stavo vivendo. 
Mio padre mi mando un messaggio con scritto:” tieniti pronta per le 19 che abbiamo un appuntamento con Hoffmann. A dopo”. Avevo solo più un’ora di tempo allora mi feci una doccia velove poi aprii la valigia e mi ritrovai davanti ad un grosso problema non sapevo che mettere! Però poi pensai al mio vestito bianco di pizzo e pensai che quello era perfetto, lo indossai, mi arrivava un pò sopra il ginocchio ed era stretto e delineava bene le mie curve, indossai I miei high-heels bianchi, mi sistemai i capelli lunghi dietro alla schiena e poi scesi nella hall dove c’era già mio padre che aspettava quando mi vide sorridendo mi disse –io e tua madre ci siamo dati da fare vha, sei bellissima- io risi. Uscimmo dall’hotel dove c’era una Cadillac che ci aspettava per poi portarci al ristorante, quella sera c’era un po’ di vento ma si stava benissimo. Arrivati al ristorante Hoffmann ci salutò –Ciao, da quanto tempo che non ci vediamo! Lei è tua figlia?-
-si da un casino che non ci si vede, si lei è mia figlia-
-Piacere sono Chantelle- mi presentai
-Piacere mio, credo che ai ragazzi piacerà mi sei già simpatica- 
-Menomale allora!- rispose papà- non ci sono i ragazzi?- 
-si dovrebbero arrivare da un momento all’altro, ma se vogliamo ci possiamo andare ad accomodare!- 
-Va bene!- dissi
Andammo dentro era magnifico, il camiere, pure carino, ci fece accomodare all’esterno, era bellissimo. 
-Vi piace?- chiese Hoffmann 
-mamma mia è perfetto!!- risposi 
-Bene sono contento che vi piaccia, redo che siano arrivati I ragazzi sento delle fan urlare! È sempre così quando sbucano da qualche parte!- esclamò
-Ma così per curiosità, di che band stai parlando?- gli chiesi
-Tokio Hotel, tuo padre non te lo ha detto?-
-C-c-cosa? Tokio Hotel o mio dio! Quando ero più piccolo era una loro fan, ora li ascolto ancora non così tanto come una volta ma comunque!- risposi con un sorriso stampato sul mio viso. 
-Ah bene, saranno sicuramente contenti! Che ascolti la loro musica! Ed eccoli I miei figliocci!-
-David ti prego non ci chiamare in questo modo!- disse Bill 
-Si si va bene! Comunque lei, se voi la assumerete, potrà essere la vostra prossima assistente!-
Mi sentivo osservata in quel momento-Piacere io sono Chantelle- 
-Bellissimo nome- disse Tom –comunque io sono Tom- facendomi l’occhiolino –io sono Gustav- dandomi la mano –io sono Bill- disse sorridendomi – ed io sono Georg-
Era incredibile, erano più belli dal vivo da come li vedevo in tv, sembravano tutti e quattro gentili. Dopo esserci presentati ci sedemmo al tavolovicino a me c’era Hoffman e Bill davanti invece avevo Tom che continuava a fissarmi-Tom, tutto bene?- gli chiesi –Si si tranquilla- mi rispose con un sorriso da malizioso -okey, se lo dici tu- gli sorrisi.
Dopo aver mangiato mi alzai e andai in bagno, mentre stavo uscendo mi ritrovai davanti Tom –Ehi! Dolcezza!- mi disse 
-Ma ciao!-
-Sei bellissima lo sai?-
-Grazie!- risposi arossendo
-Sei diventata rossa-
-Ehm, non è vero! È la luce!- in verità lo sapevo di essere diventata rossa ma non volevo ammettere 
-Si proprio la luce eh!-
-si si-
-se lo dici tu va bene! Ma di dove sei?-
-io sono italiana-
-davvero? Adoro l’italia è fantastica, il mangiare le ragazze, il paesaggio, le ragazze- 
-Bene sono contenta!- gli risposi
-Quando intendi di iniziare da noi? –
-non so ancora me lo dovete dire voi-
-guarda per me puoi venire già domani mattina, svegliarmi e vederti già in casa nostra non è di certo una cosa brutta!-
Io risi-se lo dici tu! Credo che dovremmo andare di nuovo dagli altri si staranno di sicuro chiedendo dove saimo finiti-
-fai te io stare voentieri qui ha chiacchierare-
-ne abbiamo di tempo- 
-io non so cosa tu intendi per chiacchierare ma io intendo me, te, albergo, letto-
-Tom, no-
-ma perchè?-
- 1 non ci conosciamo 2 perchè dovrei venire a letto con te 3 ho sentito di tutte le tue storielle e non ci tengo di essere una fra mille e 4 ho il ragazzo- 
-abbiamo tempo per conoscerci piccola e non ti preoccupare per il tuo ragazzo non lo verrá mai a sapere!-
-non mi chiamare piccola e no punto!- mi diressi verso l’uscita dove stavano già aspettando tutti dove Bill chiese- ma mio fratello dove diamine è finite?-
-Non so non lo visto- risposi mentendo
-Eccomi- sentii la sua voce –scusate ero in bagno-
-Allora domani mattina puoi iniziare alle 9, dirigiti al loro studio, ci vedremo lì, Buona notte ci vediamo-
-Okey va benissimo a domani-
-Ciao Cha’ – mi salutarono in coro

Arrivati all’hotel andai subito in camera e mi buttai sul letto, presi il mio cellulare “1o chiamate perse da Francesca” oh mio dio chissà che era successo la richiamai.
Lei-Pronto? Chantelle?-
-Si sono io che è successo?-
-ehm, non so da dove iniziare-
-non mi piace affatto come l’hai detto che è successo dimmelo Fra!-
-Oggi pomeriggio sono andata a in centro con mia mamma eh- 
-eh… non fermarti mi fai preoccupare!-
-ho visto Matteo che si faceva con una ragazza-
io iniziai a piangere non potevo credere a ciò che mi stave dicendo mi fidavo di lui forse troppo –No non è possibile dimmi che è uno scherzo ti prego!-
-No Cha’ non è affatto uno scherzo non ti farei mai uno scherzo del genere! Ora calmati però non piangere!-
-Non c’è la faccio ha non piangere, tu me lo avevi detto che era uno stronzo e io non ti ho ascoltato! Scusami!- dissi singhiozzando –Non importa l’importante che tu adesso ti tranquillizzi okey? Coricati e dormi un po’, non ci pensare!- 
-Ci proverò grazie Buona Notte Migliore Amica-
-Notte Migliore Amica se hai bisogno chiamami-
misi giù ero distrutta, mi coricai nel letto e mi addormentai. 






  
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