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Autore: The Strange Writer    11/10/2013    1 recensioni
Il bambino non aveva chiesto di essere creato.
Il bambino non aveva chiesto di essere un problema, un intralcio.
Il bambino non aveva chiesto a Frankie e Gerard di lasciare tutto e la loro infanzia.
Il bambino non aveva chiesto niente.
[Frerard][Traduzione di Mirtale][Mpreg]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: Traduzione | Avvertimenti: Mpreg
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Disclaimer: questa è solo una traduzione di una fanfiction scritta su Fanfiction.net da The Strange Writer la quale mi ha dato il permesso di tradurre. Questa è un'opera di fantasia, non scritta né tradotta a scopo di lucro e che non pretende di parlare di fatti realmente accaduti.

 

Account dell'autrice: http://www.fanfiction.net/u/1725853/The-Strange-Writer

Storia originale: http://www.fanfiction.net/s/6740584/1/The-Thing-that-was-FRERARD

Account della traduttrice: http://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=225874

 

 

THE THING THAT WAS

Gerard si sedette sul suo letto guardando la parete davanti a lui. Che cosa avrebbe dovuto fare? Lui e Frank avevano fatto l'errore più grande delle loro vite.

Ed erano solo adolescenti! Gerard aveva quindici anni, e Frank non ne aveva ancora quattordici.

Gerard sapeva che Frank era... diverso... dagli altri ragazzi. E non solo perché metteva l'eyeliner e tingeva una metà dei suoi capelli di nero mentre l'altra di biondo chiaro.

Per una coppia gay, la diversità di Frank sarebbe stata una benedizione. Ma per due ragazzi adolescenti, era un orrore. Una punizione. Una maledizione.

Che cosa avrebbe fatto, Gerard? Come sarebbe potuto diventare, Gerard, un padre a quindici anni? E Frank avrebbe avuto quattordici anni, quando il bambino sarebbe nato.

La risposta era semplice: non potevano!

Frank voleva diventare un chitarrista, Gerard un fumettista. Un bambino sarebbe stato d'intralcio! Avrebbe rovinato il loro futuro!

Gerard sospirò e passò le dita tra i capelli. Non voleva che sembrasse colpa del bambino. Quel bambino non aveva chiesto di essere lì. Di essere creato. Quel bambino era solo la creatura più sfortunata in tutto quello – quella “cosa” non voluta.

Così l'aveva chiamato Frank. “Cosa”.

Gerard non capiva cosa avesse fatto di male quel bambino per essere chiamato “cosa”.

“Mi dispiace, baby. Ma io non sarò un vero padre per te, piccola anima” sospirò guardando il soffitto, come se la pancia di Frank fosse lì.

Il bambino non aveva chiesto di essere creato.

Il bambino non aveva chiesto di essere un problema, un intralcio.

Il bambino non aveva chiesto a Frankie e Gerard di lasciare tutto e la loro infanzia.

Il bambino non aveva chiesto niente.

Gerard strinse i denti quando sentì una lacrima rotolare lungo la sua guancia. Voltò la testa per guardare l'orologio. 12:34. Frank sarebbe dovuto arrivare entro qualche minuto. Per parlare di tutto quello.

Si sedette. Sapeva cosa avrebbe fatto. Sarebbe diventato un bravo papà. Non aveva intenzione di far soffrire il bambino perché lui e Frank erano idioti! Stava per fronteggiare il piccolo errore suo e di Frank rendendo la vita del bambino perfetta. O, come sarebbe potuta esserlo con due genitori adolescenti.

Sorrise. Aveva appena realizzato che si stava riferendo al bambino come, bé... bambino! Non “cosa”. Fu solo allora che si rese conto di cosa fosse realmente quel bambino per lui.

Ne era sicuro. Era preparato a dare tutto a Frank e il bambino!

Il sorriso di Gerard si allargò.

Come lo avrebbero chiamato?

Se fosse stata una bambina, magari... Helena, come sua nonna. O Samantha, o Chasity! Gli piacevano quei nomi.

Se fosse stato un bambino, Corey? O Dimitri! O David – no, David no!

Aveva deciso che quel bambino avrebbe avuto un nome originale. Non voleva che la sua fosse la quarta Ruby o Charlotte nella sua classe! O il settimo Jack!

Quindi per una bambina... Chasity, Annalie, Tiffany, Bandit, Misty -okay, forse Misty no- Cara, Dharma...

Un bambino... qualcosa come... Sawyer? Sacha? Rogue?... Frank Junior? GERARD JUNIOR!

Rise di sé stesso per avere pensato ad un suo mini-me.

Lui sapeva qualcos'altro. Se fosse stato un maschio, avrebbe dovuto indossare una giacca di pelle come i suoi padri! Se fosse stata una femmina... un vestito con teschi e ossa incrociate!

Gerard era così preso dai suoi sogni che non aveva notato che Frank aveva camminato nella sua camera da letto.

-Hey, Gee- disse Frank piano, camminando verso di lui. -Ho bisogno di parlarti.

-NO! Io ho bisogno di parlarti! Te lo prometto, Frankie! Mi prenderò cura di te e del bambino! Perché tu e il bambino siete il mio tutto!- sorrise, saltando giù dal letto e correndo verso Frank, stringendolo in un abbraccio.

-Gerard, io...

-No. Frankie, va tutto bene! Io lo voglio! So che sei giovane, ma io farò gran parte del lavoro così tu potrai avere ancora un po' di infanzia! Farò tutto!- sorrise Gerard, strofinando una ciocca di capelli sul viso di Frank.

-Per favore, Gerard, ascoltami!

-Non ho intenzione di rinunciare alla mia futura carriera! Tu potrai comunque diventare un chitarrista! Lui potrà seguire tutte queste strade! Potremmo dargli il nome di una rock star! Come- come- Jagger o Moonstone o Cutter o Rocker o Bandit o--

-GERARD! HO ABORTITO!- urlò Frank.

-Cosa?- sussurrò Gerard.

-Mi dispiace... non potevo farlo... io... io...- pianse Frank. Aggrappò il suo braccio attorno alla testa di Gerard, usando il collo di Gee per sorreggersi mentre piangeva.

Gerard non fece niente. Rimaneva lì... non lo abbracciava a sua volta...

Non voleva che Frank lo abbracciasse.

-Tu... tu hai ucciso il mio bambino... senza consultarmi?- sussurrò.

-Mi dispiace... mi dispiace...- Frank cadde a terra tra i singhiozzi. -Mia madre ha insistito!

-Sappiamo entrambi che tua madre non avrebbe insistito per una cosa del genere- disse Gerard, la sua voce era calma. -Frank- Gerard voltò la testa e guardò l'adolescente piangere.

-Ho tredici anni! Io non posso farlo!- Frank gemette.

-Vattene.

-Cosa...- Frank alzò lo sguardo.

-Per favore, Frank... è finita. Siamo finiti- una lacrima scivolò sulla faccia di Gerard. -Se tu mi amassi veramente, me lo avresti detto, o mi avresti almeno consultato, prima che tu... tu...- la voce di Gerard tremò. -Fermassi il suo piccolo battito cardiaco. Fermassi la sua vita...- lui e Frank avrebbero avuto un maschio o una femmina?*

La testa di Gerard era piena di pensieri sul bambino che non avrebbe mai visto.

Il bambino che Frank gli aveva rubato.

Il bambino che Frank aveva fermato.

Il bambino che era un errore.

La cosa che voleva.

 

*Nel testo originale era: “Stopped his tiny heart beat... Stopped her life...”, ovvero si riferisce ad entrambi i generi.

  
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