Ok, questa è una
storiellina semplice, niente di così impegnativo, ma spero piaccia lo stesso!
Isa
Questa è realtà!
Erano passati ormai
quattro anni da quando tornò la pace nel mondo, da quando cessò la pioggia, da
quando si capì che c'era qualcosa di strano nel mondo... ma da allora tutti
vivevano serenamente.
Solita giornata scolastica
per Nutty, una sedicienne con tanti sogni nel cassetto, che faceva finta di
ascoltare la lezione di informatica, fortunatamente poteva nascondersi dietro
lo schermo del computer mentre estraeva uno strano floppy.
La sua compagna di banco,
Annichan, la guardò incuriosita "che diavolo è quello?"
"una cosuccia più
divertente di Excel..." disse inserendolo.
"guarda che se ti
scopre il prof. finiamo in presidenza tutte e due!"
"ma dai, non è nulla
di pericoloso, è solo un programmino che ho inventato molto divertente"
detto questo connesse tutti i computer della stanza a Internet e tramite le
risorse di rete espanse il suo piccolo Virus.
Il resto della classe concentrato
a guardare gli schermi si alzò in piedi di scatto "Prof! Sta succedento
qualcosa di strano nel computer!" Il professore di informatica si alzò e
andò a controllare.
Un uomo in nero con gli
occhiali da sole si muoveva sullo schermo cancellando tutti i file, più ne
mangiava più gli uomini in nero aumentavano ridacchiando. "da dove salta
fuori questo Virus? Sta cancellando tutti i file scolastici!"
L'attenzione del
professore venne attratta da due alunne che ridevano a crepapelle alle sue
spalle "presumo che siate state voi due vero?" ringhiò.
"Io non centro
proprio nulla!!!" si giustificò Annichan.
"le piace il mio
nuovo programmino? Si chiama Virus Smith!" rise Nutty.
Un attimo dopo tutte e due
furono convocate dalla preside per aver cancellato quasi tutti i file
scolastici.
"per un soffio non
siamo state espulse!" disse Nutty soddisfatta.
"ma che dici? grazie
a te sono stata anche io dalla preside, e io non ho fatto nulla!" disse
arrabbiata Annichan. Un suono interruppe il discorso, era il cellulare di Nutty
"è un messaggio di Beba..."
"Beba?" chiese
Annichan.
"è la mia migliore
amica, non te ne ho mai parlato? comunque mi ha scritto che tra poco passa a
casa mia...ha una bella sorpresa per me..."
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Finì la giornata scolastica
e tutti gli studenti tornarono a casa.
Nutty, una ragazzina
abbastanza tranquilla che ama il disegno e scrivere fanfiction su Smith. Perchè
su Smith? Lei era sempre stata convinta che qualcosa nel mondo non quadrasse,
era una sua strana impressione. Ne fu consapevole quando l'agente Smith si
impossessò di tutti gli esseri umani, compresa lei e tutti i suoi amici.
Lei era convinta che certe
cose potessero esistere solo nei film, ma non era così. Nutty conosceva già
Smith, l'ho vedeva sempre nei paraggi di casa sua a inseguire strani tipi
vestiti sempre di nero... pensò sempre che fossero gente losca. A Nutty invece
attraeva Smith, ogni tanto si affacciava dalla finestra e quando lo vedeva si
fermava a osservarlo.
Gli è sempre parso un tipo
strano, sia per i suoi modi di fare che per come era vestito, era sempre in
giacca e cravatta e sembrava quasi un robot. Passato del tempo una volta si
accorse di averne visti due di agenti Smith, dapprima pensò di aver visto male,
ma presto si accorse che non fu così.
Come fa a sapere il suo
nome? E chi se lo scorda più il loro primo, e anche ultimo! Smith sfondò la
porta di casa sua ed entrò in compagnia di un'altra decina di agenti uguali a
lui. La immobilizzò al muro sghignazzando e le infilò una mano nel torace,
Nutty sentì bruciare tutto il suo corpo "chi diavolo sei?" chiese.
"piacere sono
Smith!" le rispose prima di farla diventare come lui.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Suonò il campanello di
casa sua, Beba si presentò alla porta "come va?" chiese amichevolmente.
"benissimo...anche se
per via di quel programma mi sono fatta un giretto dalla preside..."
"quello su Smith?
Secondo me ti hanno preso per una pazza, sei l'unica nell'arco di miglia e
miglia che impazzisce per uno come lui!"
"E poi che c'è di
male se mi piace?"
"che c'è di male? Non
credi che la gente possa trovarti pervertita dicendo che sbavi per uno che ci
ha quasi fatto fuori tutti? E' uno spietato assassino...niente di più..."
"era uno spietato
assassino..." precisò Nutty.
"bè...non proprio...
sai che dovevo farti una sorpresa?" disse sorridendo.
Nutty la guardò in
silenzio.
"Hai presente il
cinema Puccini? Sta mattina ci sono entrata di nascosto per osserarlo un po'...
e diciamo che tra il buio, i detriti e la polvere... ho visto buttato in un
angolo un uomo, era in giacca e cravatta... diciamo che l'ho riconosciuto
subito... insomma, per farla breve, nel cinema c'è Smith..."
Nutty non cambiò
espressione e continuò a fissarla ancora per pochi istanti...prima di cadere
per terra! Un piccolo mancamento...
Dile, fratello minore di
Nutty, si affacciò in sala attirato dal gran baccano "che diavolo sta
succedendo qui?" Trovò Beba a cercare di alzare Nutty da terra.
Tutti e tre si sedettero
sul divano, Beba spiegò la situazione anche a Dile "dimmi che stai
scherzando?" disse lui.
"no... Smith è ancora
vivo...o almeno credo...dato che non si muove..."
Nutty tornò in se con le
guance rosse grazie ai delicati schiaffi dati da Beba per svegliarla. Dile
sembrava abbastanza agitato "e adesso cosa facciamo? Se quello torna in
vita siamo tutti morti! E io sono ancora giovane!"
"Allora le mie teorie
erano tutte giuste!" urlò Nutty improvvisamente.
"quali teorie? Le tue
storielline?" disse sarcastico Dile.
"Ma quali
storielline, ignorante! Le mie non sono semplici fanfictions, le mie erano
teorie sul futuro!" disse guardandolo storto.
"tu hai sempre
scritto che Smith in qualche modo sarebbe tornato..." disse Beba.
"E a quanto pare
avevo ragione!"
"se vuoi ti faccio
vedere dove si trova..."
"che aspettiamo ad
andarci?" disse Nutty prendendo una piccola torcia.
"scherzate
vero?" disse Dile.
"per niente!"
dissero le due all'unisono uscendo dalla porta.
"Ok, ok... basta
continuare a convincermi, vengo con voi!.....aspettatemi però non lasciatemi solo!"
disse seguendole.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Erano tutti e tre molto
agitati, Nutty non vedeva l'ora di incontare Smith, Beba sperava andasse tutto
bene e Dile...bè Dile pregava che Beba avesse avuto un'allucinazione!
Non potevano passare dal
palazzo di Beba per accedere al cinema perchè il portinaio li avrebbe fermati,
quindi passarono dall'entrata posteriore di un grande magazzino. Superarono un
cancelletto arruginito ed eccoli di fronte all'entrata del cinema.
Un posto dimenticato da
tutti. Scatoloni, pattume, vecchie scale di legno, e altra sporcizia occupavano
l'entrata del cinema, che era coperto anche da vecchia edera mai tagliata.
Insomma, un posto da brivido!
"aiutatemi a spostare
questa roba" disse la beba spostando un grosso scatolone.
"come diavolo hai
fatto a passare di qua! E' tutto bloccato" disse Nutty.
"infatti non sono
passata di qua, sono entrata da una porta diroccata più in la, ma se passiamo
di qua faremo prima..."
Dile provò a spostare una
scala di legno, ma questa di incastrò ancora di più impedendo l'accesso ai tre
ragazzi.
"non ci rimane che
passare dall'altra porta..." disse la Beba, e i due amici le andarono
dietro.
L'altra entrata era
completamente sgombra da qualsiasi cosa, a parte la polere e vecchi pezzi di
intonaco caduti dal soffitto. Per raggiungere la sala principale del cinema
toccava attraversare le scale, tutte quasi distrutte, ci volle molta
attenzione, c'era rischio di cadere e di farsi male.
Tutto si fece ancora più
buio.
Nutty accese la torcia.
"per favore torniamo
indietro..." disse Dile dietro alle due.
"ssst!" dissero
Nutty e Beba all'unisono.
Nutty illuminò ben bene la
stanza, le poltrone rosse erano ancora intatte ma sotterrate dalla polvere, era
ancora ben tenuto anche il grande telone bianco dove proiettare i film, era
davvero gigantesco e metteva anche i brividi.
A un certo punto la torcia
illuminò l'angolo della grande sala, una sagoma umana era ben visibile saduta
appoggiata al muro con la testa bassa.
"AAAAAAAAAHHH!!!"
urlò di gioia Nutty. Gli altri due le immobilizzarono la bocca e la
trascinarono dietro un'angolo.
"Sei matta?!" le
urlarono "se quello ci scopre e si sveglia saremo finiti! sta
zittaaaa!"
Nutty si ricompose con un
colpo di tosse "ok, ok...frenerò l'entusiasmo!"
"allora non stavi
scherzando!" intervenne Dile.
"te ne sei accorto
solo ora?" disse irritata Beba.
Nutty cercò di avvicinarsi
per vederlo meglio, tra i consigli generale degli altri due che la pregavano di
non muoversi di un passo di più.
Nutty gli si fermò di fronte
e si inginocchiò. Vedendo che non si muoveva fece cenno agli altri di
avvicinarsi pure. Con passo cauto la raggiunsero.
"Non ci posso credere
che questo maledetto sia ancora vivo..." disse Dile.
Nutty non sembrava
sorpresa e neanche Beba, perchè la sua amica era sicura.
Nutty si chinò ancora e
provò a dargli una piccola pacca. Dile diventò bianco e la afferrò per le
spalle allontanandolo " NON
TO-CCAR-LO!"
"e falla finita,
volevo solo vedere se si svegliava!" disse Nutty liberandosi dalla presa
di suo fratello.
"è stato qui tutti
questi anni?" disse Beba.
"chi vuoi che lo
trovi qui?" disse Nutty guardandosi in giro "provamo a
spostarlo"
Nutty e Beba lo
afferrarono per le braccia "non ti disturbare!" dissero le due
riferendosi a Dile che le osservava a distanza di sicurezza.
le due si accorsero che
non riuscivano a muoverlo di un centimetro " chiamiamo qualcuno ad
aiutarci" suggerì Beba.
"e chi vuoi
chiamare?lo uccideranno...e non deve succedere!"
"secondo me non
sarebbe una cattiva idea!" intervenne Dile.
"tu sta zitto!"
le rispose sua sorella.
Allora Beba si sedette su
una delle poltrone della sala, Dile accanto a lei. Mentre Nutty si chinò ancora
una volta, prese la torcia e la punto sul viso di Smith, illuminandolo bene,
intravise i suoi occhi dietro quegli occhiali scuri...erano chiusi.
"sta lontana! Credi
che sia uno scherzo tutta questa situazione?" continuò a ripeterle suo
fratello.
"Che diavolo vuoi che
capiti?" le rispose voltandosi verso di lui. Poi si voltò ancora verso di
Smith e gli puntò ancora la torcia in faccia...ma questa volta qualcosa non
andava, Nutty guardò meglio attraverso i suoi occhiali e notò che i suoi occhi
erano aperti, e la stavano guardando.
Nutty fece un saltò dallo
spavento e si allontanò di colpo. I suoi due amici non capirono il motivo di
una reazione simile fino a quando non si accorsero che Smith alzò il viso.
Dile diventò color latte e
si buttò nelle poltrone dietro la sua a nascondersi, Beba rimase immobile dalla
sorpresa, mentre Nutty era ancora per terra pietrificata.
Smith si guardò un momento
in giro. Dov'era finito? e perchè era ancora li? non era forse morto?
"chi diavolo siete
voi?" ringhiò debolmente. Non riusciva ad alzarsi, era molto debole.
"i-io sono Nutty..
lei è Beba e lui è mio fratello Dile" disse timidamente la ragazza.
Smith la guardò confuso.
"dormi ormai da
quattro anni..." disse Beba.
"quattro
anni..." ripetè lui "...così tanti...?"
"ricordi
qualcosa..?" chiese Nutty.
Smith fece cenno di no con
la testa.
I tre ragazzi si
guardarono.
"...i tuoi cloni...
il combattimento..." disse Beba.
"si, si! il
combattimento sotto la pioggia!" continuò Nutty.
Smith alzò lo sguardo
"...la pioggia...quella me la ricordo...mi piace la pioggia..."
I tre si guardarono
ancora.
"...q-quel ragazzo
con c-cui hai combattuto?" disse tremando Dile da dietro le poltrone.
"il ragazzo con la
lunga giacca nera e gli occhiali... il signor Anderson..." disse alzando
la voce, abbastanza da far abbassare la testa di scatto a Dile che tremava di
paura.
"voi due avete
combattuto, lo ricordi?" disse Beba.
"...più o
meno..."
Nutty sorrise " tu
eri un grande assassino!"
Beba e Dile le saltarono
addosso "cretinaaaaaaaa!!! Se questo si ricorda certe cosuccie siamo
mortiii!"
"...questo me lo sono
ricordato da solo!" disse sorridendo Smith.
"sai che hai
vinto?" disse Nutty sedendosi affianco a lui "hai sconfitto quello
che tu chiami signor Anderson"
"Io non l'ho
sconfitto... se sono vivo io è vivo anche lui..."
"Ma poi perchè
eravate l'uno contro l'altro? Ma soprattutto come cavolo hai fatto a
impossessarti di tutti noi? Non puoi averci fatto una roba simile...voglio
dire...questa è realtà! Non puoi aver fatto queste cose!" disse Beba.
"...è una storia
troppo lunga...ci sono così tante cose che non sapete di questo mondo...ma come
tutto il resto degli umani siete inconsapevoli della verità"
"che verità?"
chiesero.
Smith tacque.
"e comunque ti
conviene andartene da qui...ti potrebbero trovare..."
"nel caso mi
trovassero farò fuori chiunque..." ringhiò.
"...non credete anche
voi che dovremmo andare?" disse Dile tremando come una foglia.
"...di qui io non mi
muovo, non sono ancora in grado di muovermi... e poi... io devo
aspettare..."
"cosa?"
chiesero.
"...il signor
Anderson"
Nutty restò accanto a lui,
a chiedergli ancora così tante cose... Dile non capiva cosa cavolo avesse da
chiedergli con così tanta voglia, Beba però non era affatto sorpresa, chissà
quante volte gli confessò i suoi sentimenti verso Smith...
Nutty andava ogni giorno
nel cinema a trovarlo, Beba andava quando trovava tempo e Dile preferiva
lasciar perdere. Smith era abbastanza amichevole, non aveva ancora mostrato
rabbia...sembrava sereno. Anche se Nutty preferiva non tirare in mezzo il
discorso della sua morte, magari si sarebbe arrabbiato.
Nutty sapeva che era
questione di tempo, il ragazzo con la giacca lunga nera sarebbe tornato presto,
c'era solo da aspettare. Nel frattempo Smith si era anche ripreso, riusciva a
camminare perfettamente. Era grato a i tre ragazzini per averlo aiutato, anche
se a Dile non riuscì mai a ringraziarlo per il fatto che dopo il primo incontro
non si presentò più...
Nutty stava anche bigiando
la scuola sempre più spesso, e anche i suoi voti erano calati... ma lei
preferiva stare con Smith fino all'ultimo. A Nutty bastava poter disegnare, lo
trovava più importante dello studio, e da quando Smith era li con lei non
faceva altro.
Ne faceva tanti di
disegni, ma mai glieli face vedere, era troppo timida per riuscirci. E ogni
volta che Smith tentava di sbirciare lei metteva una mano sopra il foglio
imbarazzata.
"Scusa Smith, puoi
alzare leggermente le braccia?"
"eh?!" rispose
distratto.
Nutty si alzò da terra e
gli fece vedere come mettere le braccia "tienile così, ok?"
"...ok" disse
perplesso mentre cercava di sbirciare nel suo foglio.
Nutty allora si mise come
sempre al lavoro, Smith le faceva sempre da modello. In classe spesso le
chiedevano da dove tirasse fuori certi disegni, purtroppo tutte le volte che
cercava di dire che era lo stesso Smith a fargli venire l'ispirazione gli altri
ridevano.
"fai un espressione
di piacere..." Nutty continuava a scarabocchiare.
Smith aspettò che si
distraesse per rubarle di mano il suo quaderno, tra le urla di Nutty che,
imbarazzata, cercava di riprenderselo indietro lui finalmente riuscì a vedere
che l'uomo con la camicia strappata e le mani legate al muro era lui.
Smith allora gentilmente
le restituì il quaderno e Nutty lo strinse imbarazzata. Smith le mise una mano
sulla testa e le sorrise.
Improvvisamente un grosso
boato echeggiò per tutta la città. Smith allora diventò serio e si alzò in
piedi, anche Nutty capì. Il signor Anderson era tornato. Smith allora si
diresse all'uscita del cinema e con un pugno ne distrusse l'entrata, liberando
il passaggiò. Smith camminò lentamente e si voltò sorridendo alla ragazzina,
dopo di che prese il volo.
Nutty corse all'uscita del
cinema e lo guardò allontanarsi sino a scomparire tra le nuvole. Nutty strinse
il suo quaderno "fatti onore campione!"
fineeeeeee!!!
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Fine di questa piccola
storiellina, che ho inventato solo per divertirmi un pochetto! Anche se è
facile due volte mi sono trovata in difficoltà! Allora... parliamo dei
personaggi, nessuno di questi è inventato (a parte Smith...purtroppo) Nutty, la
protagonista, sono io, Beba è Beatrice ed è la mia miglore amica anche in
realtà, Dile è davvero mio fratello (anche se si chiama Diego), Annichan (che
si vede solo all'inizio) è la mia compagna di banco a scuola.
I ringraziamenti quasta
volta sono rivolti solo alla Bea, perchè quando ho incontarato il primo
problema della storia è riuscita a farmi rimettere in pista!