"Aria fresca. Una leggera brezza primaverile, forse, l'unica cosa positiva in quella primavera umida che si presentò.
Senza che me ne rendessi conto si fece tardi ed io rimasi tutto il giorno appoggiata al ciliegio intenta a fissare quei fiori rosa che costantemente e ritmicamente volteggiavano, fino a raggiungere il suolo, creando uno strano disegno contornato dall'azzurro del cielo. Mi alzai lentamente sorreggendomi all'albero di ciliegio e strizzai gli occhi, perché abbagliata dalla luce.
Zaino in spalla, cuffie, musica nelle orecchie, libro alla mano e di nuovo rinchiusa e protetta all'interno del mondo di cui solo io fui in possesso della chiave, o almeno, all'inizio così credevo.
Ero una ragazza che a primo impatto poteva sembrare altezzosa, ma quell'apparenza servì per molto tempo a proteggere la persona timida, qual'ero.
Fui la classica ragazza che non credette nel risultato senza un enorme sforzo dietro.
Fui uno fra i tanti individui che pensò al vero Amore, quello descritto in una pagina di una storia. Forse, però, fui una persona che si lasciò influenzare troppo dai libri che leggeva. Però, quel giorno i libri furono gli aiutanti e scribi del mio destino.
Proprio leggendo uno fra i romanzi da me amati, di quelli con un lieto fine, caddi involontariamente su di una figura la quale, vedendomi dolorante si affrettò ad aiutarmi con fare un po' timido ed impacciato. Feci per scusarmi quando incrociai il suo sguardo. Mi persi in quegli occhi scuri coperti con ciuffetti provenienti da una folta chioma nera che incorniciò perfettamente il suo viso.
Potrebbe sembrare una storia tratta da un libro ma questo fu ciò che avvenne.
Voi avete mai creduto nell'amore al primo sguardo? Beh, io da quel momento, sì.” Fine.-
Chiusi il diario e guardando il mio piccolo ometto Romeo che dormiva nel suo lettino, mi asciugai una lacrima che nel frattempo era scesa lungo la guancia e diressi il mio sguardo sorridente verso la porta dove appoggiato si trovava, ricambiando il sorriso, l'uomo della mia vita.
L'uomo che avevo sposato.
L'uomo di cui mi innamorai sotto al ciliegio quel giorno.