I need you ♥
Al Campo Wawanaqwa tutto tremava.
C’era un temporale pazzesco, il rombare dei tuoni risuonava cupamente, facendo spaventare i concorrenti.
-I-io h-ho p-paura dei fulmini!- gridò Lindsay, dal suo letto, terrorizzata.
Heather si spazientì: -Ma la volete smettere? Sono le due di
notte! Io domani voglio essere riposata e fresca come una rosa!-
-Non lo sarai mai e poi mai.- si lasciò sfuggire Gwen.
-Ah, sì? Non lo sarai mai tu, con quella
pelle cadaverica che ti ritrovi!-
-Basta, ragazze!- esclamò
Courtney. –Cerchiamo
d-di d-dormire, infondo è m-molto s-stupido avere p-paura di un temporale!-
-Parla quella che se la fa sotto.- sussurrò Leshawna.
-Sta zitta, insomma.- intervenne Bridgette, -Buonanotte
ragazze.-
-’Notte.-
-Aiuto! Un
temporale!-
Nella capanna dei ragazzi tutti urlavano come delle femminucce, aggirandosi qua e là per la stanza.
-Oh, no! Le mie orecchie non possono sopportare questo bacano: dovrò risciacquarle con l’acqua ossigenata!- Justin, disperato, si accovacciò a terra.
Duncan fece un cenno a Geoff. –Quello lì è
scemo, poco ma sicuro.-
-Ehi, vi vieto di offendere i miei amici!- Owen s'intromesse con la sua vocina stridula.
Geoff sbuffò: -Ahah. Forza, tutti a letto, raga! La sveglia di Chris è alle quattro, non saranno
mica un paio di fulmini a spaventarci a morte! Noi siamo uomini-
-Geoff ha ragione!-
Così, infine, si misero tutti sotto le coperte.
-Ragazzi?-
-Che hai, Harold?!- gridò Duncan.
-N-niente, mi era sembrato di sentire un rumore.-
-Bene, solo questo?- domandò Justin.
-Sì.-
-Buonanotte, quindi.-
-Buonanotte.-
Il vento non la smetteva di soffiare, e i tuoni di urlare.
La mora si rigirò nel letto, dando un’occhiata alla finestra accanto a lei.
La vista che le si presentava
davanti era la casetta dei maschi, dentro cui, fortunatamente, c’era anche Duncan. Il suo Duncan.
Oh, Duncan.
Chissà che starà facendo, adesso.
Aveva tantissima voglia di correre da lui ad abbracciarlo,
data la paura che le trasmetteva quel tempaccio.
Un altro tuono squarciò il cielo.
-Dio!- uscì di bocca a Courtney.
Tutte dormivano. Nessuna esclusa, tranne lei, ovvio.
Lentamente si tolse il plaid di dosso e indossò le ciabatte rosa.
Afferrò una felpa, considerato il gelo, e si diresse alla porta, cercando di non far rumore.
Inavvertitamente pestò qualcosa che fece rumore.
-Dove vai, Court?- Bridgette si
accorse immediatamente della figura esile che cercava disperatamente di uscire
da quel posto.
-A farmi un giretto, torno subito.-
Si chiuse la porta alle spalle prima di sentire i rimproveri di Bri, i quali voleva assolutamente evitare.
Le ciabattine rosa alquanto scomode sciaguattavano nell’acqua che il temporale aveva provocato e stava ancora provocando.
Guardò il cielo, donandogli una pessima occhiata truce.
Senti
un po’, temporale, vatti a
cercare qualche altra vittima.
Si diresse a passi felpati verso l’altra capanna, con l’intenzione di raggiungerla prima di morire di freddo.
Percorse i gradini frettolosamente, fermandosi sulla porta.
Perfetto, ora apro e
dico: “Scusate, c’è Duncan? No, perché, sapete, me la
sto facendo sotto e mi andrebbe di abbracciarlo.” Che figura, non posso farlo.
Gesticolò con la mente, elaborando qualche scusa possibile per scamparla, quando la porta di fronte a lei si spalancò di colpo.
Arrossì improvvisamente, vedendo che la persona uscita era proprio lui.
-Ehm, ciao.- disse imbarazzato, grattandosi la nuca con una mano.
-Ciao…-
-Che ci fai, qui?- ruppe il silenzio con un ghigno.
-Io? Hmmm, mi era caduta una cosa.- farfugliò inutilmente, arrossendo ancora di più – se possibile.
-Ah.- Duncan, logicamente, non se la bevve.
Un lampo rimbombò potentemente, facendo raddrizzare i peli sulla nuca a tutti.
Courtney, senza pensarci, si
avvinghiò a Duncan. –Ho paura! Brr, ho paura!-
-Altro
che gelatina verde!- rise lui, stringendola a sé e accarezzandole la
schiena.
-Non scherzarci,
cretino. Io d-davvero h-ho paura di ’sti tuoni
schifosi; ah!- gridò al suono di un altro fulmine. –E poi qui fuori fa un freddo cane!-
Duncan sorrise: -Entra dentro la nostra capanna.-
-No! Cosa penseranno,
gli altri?!- esclamò, indignata.
-Stanno tutti dormendo, Principessa.-
-Ah, per fortuna.-
Entrarono nella piccola casetta.
Lui si distese sul letto a pancia in su, facendole un cenno di avvicinarsi.
Courtney si spostò e si distese
accanto a Duncan, affondando la sua testa sul suo
petto nudo.
Si ricordò solo in quel momento che lui indossava semplicemente un paio di
mutande.
Avvampò all’istante.
-Che
hai, Principessa?-
-Niente.- sussurrò con voce spezzata, premendo di più la testa contro il suo corpo marmoreo.
Lui tirò su la coperta, per scaldarla.
-Perché stavi uscendo, prima?- s’incuriosì lei.
Parve in imbarazzo, a risponderle: -Hmmm, ero venuto a… cercarti…-
Lei ridacchiò. –Hai paura
anche tu del temporale?-
-Ma no, che vai a pensare.- borbottò. –E’ solo che… ecco, io… avevo bisogno di te.-
Courtney si addolcì. –Grazie, Duncan. Ma sono io ad aver bisogno di te.-
-Ti amo,
Principessa.-
-Io di più, Duncan.-
-Impossibile.-
-Solo
se lo credi tu.-
Koaletta’s Corner:
Ehi! ♥
La Koaletta è qui, a dedicarvi qualche attimo dolce e moooolto Duncney. :3
Che ne dite?
E’ un Missing Moments ambientato nell’Isola,
dopo il loro bacio, of course. *q*
Anyway, fatemi sapere che ne pensate
nelle recensioni! :D
Scappo!
Ice <3