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Autore: Michaelis Ashley Warblers    12/10/2013    4 recensioni
Piccolo tributo personale al personaggio di Finn.
Scritta prima della visione dell'episodio e modificata dopo la presa visione.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll stand by you.
 
"Tutti parlano di come io me ne sia andato, ma la cosa importante non è questa. La cosa importante è come ho vissuto."
 
Mi sono sempre ritenuto un normalissimo ragazzo di diciannove anni con un diploma e una storia toccante alle spalle. Quando vivevo a Lima e frequentavo il liceo William McKinley ero qualcuno, sono sempre stato qualcuno. Per arrivare ad essere qualcuno ho dovuto lavorare su me stesso scoprendo, a volte, lati non molto piacevoli della mia persona.
 
Sono stato il quarterback della squadra di football della mia scuola e uscivo con la capo cheerleader, Quinn Fabray. I miei livelli di popolarità a quei tempi erano alle stelle e mi sentivo davvero felice, fin quando nella mia vita non è arrivato il professor Shuester. Dopo averlo conosciuto la mia popolarità ha subito dei forti danni perché insieme a lui ho permesso al Glee club di entrare nella mia vita, e si sa, il Glee club è il sottoscala della piramide gerarchica. I
 
Inizialmente ho creduto di poter essere sempre il quarterback popolare e il leader di quel gruppo di ragazzi perduti, ma presto capì che non era così, popolarità e sottoscala della piramide gerarchica non vanno d’accordo e mi trovai a dover fare una scelta.
 
Al Glee club mi sentivo come Peter Pan che prendeva sotto la sua ala i bambini sperduti e quando giocavo a football sentivo il bisogno che la squadra nutriva per me, in entrambi i posti mi sentivo a casa, sia sul campo che nell’aula canto mi sentivo un leader, mi sentivo importante, ma questo le persone più fiche non lo hanno mai capito e non si sono nemmeno mai preoccupate di capirlo.
 
Dovetti scegliere e decisi di essere il quarterback fico che canta nel Glee club.
 
Non fu mai facile perché dovetti sopportare innumerevoli affronti e prese in giro, ma non ero solo con me c’erano tutti i ragazzi del Glee, Mr. Shue, Rachel e Puck amico sia in campo che in aula canto. Insieme abbiamo vissuto attimi indimenticabili, momenti meravigliosi che nessuno ci porterà mai via e questo ci ha uniti più che mai.
 
Dedicando tutto me stesso in queste due attività sono riuscito piano piano a far entrare nel gruppo anche le tre cheerleader più in voga della scuola: Quinn, Santana e Brittany. All’inizio sembravano essersi unite a noi solo per poterci spiare su commissione della coach Sylvester, ma in seguito capimmo tutti che anche loro cercavano un posto da poter chiamare casa, la loro Isola che non c’è. Non sono un tipo che ha molti meriti e non sono nemmeno il tipo di persona a cui piace vantarsi delle proprie imprese, ma credo di essere stato il miglior Peter Pan che la storia abbia mail avuto.
 
Anche Kurt, il mio fratellastro o mio fratello come preferisco chiamarlo io, faceva parte del Glee club, non fummo subito in buoni rapporti perché inizialmente lui aveva una cotta per me e io ero leggermente omofobo, ma è solo e soltanto grazie a lui se ho capito che essere diversi non è una pecca, perché siamo tutti diversi ed il mondo è bello anche per questo. Non importa che una persona sia gay, etero, nerd, ebrea, geniale, stupida, quando vuoi bene a qualcuno capisci che sono proprio le cose in cui siete diversi a tenervi uniti.
 
Rachel, cosa dire di lei? Non è perfetta, ha mille difetti, ma sono proprio quei mille difetti che mi hanno fatto innamorare di lei, che mi hanno fatto credere di poterla sposare a sedici anni, che mi hanno fatto sognare di sposarla dopo il suo debutto a Broadway. Sono quei suoi difetti che per me la renderanno sempre unica tra tante. A lei ho dato tutto il mio cuore e lo stesso ha fatto lei con me. Siamo anime affini e lo abbiamo sempre saputo.
 
Puck, amico mio, lui è sempre stato il mio grillo parlante, la mia coscienza, il mio tuono che mi risvegliava dai momenti bui. Senza di lui non sarei la persona che sono oggi. Sembrava un comune bulletto invece è un ragazzo dal cuore d’oro. è stato lui ad insegnarmi ad essere una persona migliore. Grazie fratello!
 
Mr. Shue lei è davvero il miglior professore che si possa avere, nonché un grande amico. Se non mi avesse costretto ad entrare nel club, con quel tranello della marijuana io mi sarei perso tutte queste cose e non me lo sarei mai perdonato. È stato grazie a lei se ho capito di voler provare ad essere un insegnante. Volevo seguire il suo esempio e trasmettere ai ragazzi tutto il mio amore e la mai devozione per quello che facevo, e ci sarei riuscito, se solo avessi avuto più tempo.
 
Mamma e Burt siete stati la migliore famiglia che si possa desiderare. Tu mamma, anche se eri sola non mi hai mai fatto mancare nulla e mi hai cresciuto con tanto amore adesso tocca a te crescere e  tornare a sorridere un giorno, ti prego. Burt, sei stato la cosa più simile ad un padre che io abbia mai avuto, volevo dirti di prenderti cura della mamma, e sta tranquillo quelle pacche che mi davi, valevano più di mille abbracci.
 
Adesso di tempo non ne ho più, ma dopo aver visto con quanto amore mi ricordate e mi portare sempre con voi, torno sulla mia nuvoletta ancora più felice di prima perché so che io sono ancora vivo.
 
La gente dice che io sono morto, ma non è vero. Io sono ancora qui, sono negli occhi di chi mi vuole bene, sono negli occhi di chi mi ama, sono nei ricordi di tutti coloro che mi hanno conosciuto, apprezzato, amato, odiato, ma soprattutto sono nei cuori di ognuno di quei ragazzi del Glee club, nuovi o vecchi membri che siano. Finchè avrò posto nei loro cuori, nei loro occhi e nei loro ricordi io sarò sempre qui.
 
Non sono morto, ho solo preso il treno di mezzanotte per andare chissà dove.
He took the midnight train goin’ anywhere.
 
Non sono morto , sarò qui con voi.
I’ll stand by you.
 
Non sono morto, vi sto solo osservando dal cielo, dove suono ancora la mia batteria, gioco a football, canto e mi esercito con la speranza di imparare a ballare.
That’s me on the corner, losing my religion.
 
Non sono morto, io sarò per sempre vostro.
I’m forever yours, faithfully.
 
Non sono morto, vedo solo il Paradiso e vi assicuro che è bellissimo.
I can see Paradise by the dashboard light.
 
Non sono morto, sarete per sempre con me perché io vi voglio bene con tutto il cuore, ragazzi.
And I can’t fight this feeling anymore.
 
Chi sono io? Io sono Finn Hudson, sono stato il quarterback della squadra di football del liceo McKinley, sono stato il leader delle Nuove Direzioni e presto sarò un insegnante.
 
Dopo aver sentito il racconto di come ho vissuto, volete ancora sapere come sono morto?
 

 
 
Angolo dell’autrice.
Salve.
Premetto che il capitolo l’ho scritto prima della visione dell’episodio tributo, ma poi ho modificato alcune parti. Non credo che ci sia molto da dire su questo capitolo è solo il mio piccolo addio ad una persona speciale.
Chiedo scusa per eventuali errori di battitura, grammatica, sintassi ecc..
   
 
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