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Autore: JeanGenie    12/10/2013    6 recensioni
La vita di un supereroe, playboy e miliardario sarebbe all'insegna del caos se non ci fosse la sua efficiente segretaria.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Iron Man – Movieverse

Titolo: Agenda

Rating: Verde

Personaggi/Pairing: Tony Stark, Pepper Potts

Avvertimenti: Scritta TANTO tempo fa, dopo il primo film, ancora ignara della baraonda che ne sarebbe seguita. Nonostante questo, sembra che fili lo stesso.

Note: Dedicata ad Atlantis Lux. Espressamente richiesta dalla medesima. ;)

 

 

Agenda

 

“Alle 12 ha una colazione con i rappresentanti della Trade Corporation. Alle 15 la attende il sindaco per giocare a golf. L’aereo privato sarà pronto per le 19 in punto. Il signor Rhodes la chiamerà alle 18 e 30 per sollecitarla.”

Bla, bla, bla… Miss Potts non va mai in stand-by.

“Per la mattina ho scelto per lei un completo di Armani grigio perla con cravatta amaranto e camicia di lino. Provvederò a farle avere giacca sportiva e ferri all’ora opportuna.”

Nuvoloni oltre il vetro. Piano piano soffocano il sole. Probabilmente pioverà e il golf dovrà essere rimandato. E la cosa non gli dispiace. Miss Potts non se n’è accorta? Male. Male. Prevedere la pioggia è uno dei suoi compiti. Dovrà diminuirle lo stipendio.

“L’arrivo a New York è previsto per le 22 ora locale. Non dimentichi gli scali intermedi. Il signor Fury attende di mettersi in contatto con lei nel luogo stabilito.”

Già. E chi li dimentica gli scali intermedi? Con Miss Potts che li elenca da quando vengono fissati fino al momento della partenza, almeno tre volte al giorno, festivi compresi. Nick Fury non accetta ritardi. Tutto deve filare alla perfezione. Tutto sta filando alla perfezione.

“È probabile che piova. E che la partita a golf debba essere trasformata in uno spuntino con olive, salatini e Martini secco. Per ogni evenienza, nel caso in cui il temporale si abbattesse sulle vostre teste solo a metà dalla terza buca, le consiglio di portarsi l’ombrello.”

Ecco. Perfetto. Lo stipendio torna ad essere a cifra piena.

“Signor Stark, mi sta ascoltando? Il trasporto dell’armatura è già stato organizzato. No, non ci pensi neppure a volare fino a New York. A volare senza aereo, intendo. Eravamo d’accordo che avrebbe limitato al massimo le entrate in scena spettacolari.”

Telepatia. Sì, certo Miss Potts ha dei superpoteri. Sa sempre quello che gli passa per la testa. Forse dovrebbe reclutarla per il nuovo gruppo. Anche se il suo cicaleccio potrebbe far saltare i nervi a Bruce Banner. Ed è male quando a Bruce Banner saltano i nervi.

“La conferenza stampa è prevista per il giorno seguente alle 10. La pregherei di seguire scrupolosamente le linee concordate. Il nome ‘Vendicatori’ non le sembra un po’ troppo brutale?”

Occhi al cielo. Di nuovo quella storia. Miss Potts avrebbe preferito qualcosa del tipo ‘Gli Allegri Amici della Giustizia’. No, no. Niente da fare. ‘Vendicatori’ Massiccio e potente.

“E poi… di cosa esattamente dovreste vendicarvi? Ok, come non detto. È lei che ci mette la faccia. Signor Stark, c’è umidità nell’aria. Forse dovrebbe coprirsi.”

Tenera, Miss Potts, che gli rimbocca le coperte. Con assoluta incoerenza fra un attimo lo inviterà a scendere dal letto e sbrigarsi. Sono le dieci passate.

“Si rilassi. Lei lavora troppo, lo sa?” le dice riuscendo finalmente a prendere la parola.

“Non mi lascia molta scelta, signor Stark. Si rende conto che se non ci fossi io ad organizzarle le giornate lei passerebbe le notti a folleggiare e a sgominare criminali e le giornate a folleggiare di nuovo e a dormire? Con questo non che io intenda dire che le sono indispensabile. Ma le sono indispensabile.”

Lo è, indispensabile. Lo è. Dopotutto ha chiamato lei e solo lei per farsi infilare una mano nel torace, affidandole la propria vita. Eh, già. Miss Pepper Potts si fa sempre trovare pronta quando si tratta di salvare la giornata. E la sua pellaccia.

“Non che questo sia un modo per darmi delle arie, signor Stark. Sa bene che non sono il tipo. Ed ora mi sta mettendo in imbarazzo. Che cos’è quel sorriso soddisfatto? Non faccia il furbo con me, Tony.”

To-ny. Oh, sì. molto, molto meglio. To-ny.

“E lei non stia così sulle spine, Pepper.”

Quando Miss Pepper Potts è tesa si allunga al punto di sembrare più alta di almeno tre centimetri. E sposta leggermente la testa all’indietro aggrottando le sopracciglia.

“Sulle spine? Cosa le fa pensare che io sia sulle spine? Che sciocchezze. Sono solo leggermente agitata dal momento che lei sembra voler restare qui a poltrire.”

“Ok. Il messaggio è arrivato.”

Conto alla rovescia. Tre. Due. Uno. Via le coperte.

“Un po’ di decenza, che diamine!”

Miss Pepper Potts e la sua scena madre. Urla quando gli getta addosso la tovaglietta della colazione per coprire le sue vergognose impudicizie che feriscono il suo sguardo. Tony Stark ride di cuore. Di cose buffe e insensate ne ha viste davvero tante. Ma Pepper Potts e i suoi pudori sono la cosa che lo delizia di più.

“A che ora sei scappata, questa volta? Le sei? Non ti ho sentita.”

“Non si perda in ciance, signor Stark.”

“La tua faccia è diventata rossa come i tuoi capelli.”

“La avverto, se dalla Trade Corporation chiameranno io dirò loro che lei sta vegetando dopo una notte di gozzoviglie.”

Gozzoviglie.

“E chissà chi è che mi ha tenuto sveglio, perfida seduttrice. Ti dispiace portare qui due bicchieri? Lo champagne non sarà più granché ma è meglio finirlo che gettarlo via.”

Miss Pepper Potts tira fuori la sua espressione esasperata. Oh, quanto gli piace quella faccia.

“Deve proprio bere a quest’ora, signor Stark?”

“Solo se mi fai compagnia.”

“Si figuri. Assolutamente no.”

“Ordini del capo.”

Sì, lo champagne fa un po’ schifo. Non esiste un modo più carino per dirlo. Ma servirà allo scopo. Due bicchieri. Oh, sì. Un brindisi. A cosa? A tutte quelle baggianate supereroistiche che gli riempiono la vita ultimamente?

“Alla nostra, Pepper. A quanto siamo fantastici. E peccato che qualcuno abbia già usato il termine ‘fantastici’. Ma non ci denunceranno per violazione di copyright, vero?”

“Lei deve sempre fare il buffone, non è vero, signor Stark?”

Beve, Miss Pepper Potts. Tutta una sorsata di quella brodaglia che una volta era Dom Perignon. Tutta una sorsata. Tony Stark si rende conto troppo tardi di quello che sta succedendo.

Tossisce, Pepper Potts, si lamenta e gli occhi le lacrimano, poi si guarda il palmo della mano e l’oggetto che ha rischiato di farla passare a miglior vita. Lo sguardo successivo lo riserva a lui ed è decisamente omicida.

“Hai appena rischiato di strozzarti con un anello di fidanzamento da sessantamila dollari. Pepper.”

“Oh.”

Solo oh? Senza parole? Pepper Potts senza parole. Un avvenimento. Qualche smorfia mentre si rimira l’anulare. Chissà se avrà da ridire sul modello. Chissà se gli dirà che non era il caso. Chissà se partirà con un lungo discorso circa il fatto che la loro relazione è troppo particolare per essere definita un fidanzamento. Chissà perché non parla.

Occhiata tagliente. Di quelle pericolose. Di quelle che farebbero venire la tremarella al Dottor Destino.

“Un anello in un bicchiere di champagne. Se lo lasci dire, signor Stark. Lei a volte sa essere davvero, davvero banale.”

 

 

 

   
 
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