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Autore: LightAngel    25/10/2004    4 recensioni
In questa fan fic, da principio non si capirà molto, in modo particolare dal prologo. Ma saranno molte le sorprese, gli antiche segreti che verrano svelati. E cosa sarà mai accaduto all'angelo dagli occhi tristi? E chi sarà colui a cui appertiene la morte e la distruzione?
Genere: Fantasy, Generale, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I ricordi ritornano sempre

I ricordi ritornano sempre

Capitolo 1.

Si sveglio di scatto, le coperte del suo letto erano alla rinfusa e molte per terra, respirafa a fatica, come se avesse fatto una lunga corsa, si accorse solo in quel momento di stare tremando.

Aveva fatto quello che si poteva definire un brutto sogno.

-Ma quale sogno…- sussurrò piano, mentre i suoi occhi si velavano di una tristezza infinita.

Non c’è la faceva a stare seduta, si alzò dal letto ed usci sul balcone della sua camera, guardò il cielo, c’era la luna piena e il paesaggio era da libro delle fiabe, ma la sua mente era lontana, lontana da quel posto meraviglioso.

Se aveva fatto quel sogno potevano esserci solo due ragioni:

-         la prima era che si stava preoccupando troppo e le sue “paure” si fossero manifestate anche nel sonno.

-         La seconda invece, poteva significare solo che era arrivato il momento.

Decise di credere alla prima ipotesi, anche se sapeva che sarebbe stato più giusto credere alla seconda, ma semplicemente non voleva farlo.

Proprio come nel sogno calde lacrime lottavano per venir fuori, ma lei non avrebbe ceduto, mai, non poteva mostrarsi debole, non se lo sarebbe mai perdonato.

Iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, era nervosa e preoccupata, non riusciva a non pensarci, per quanto tentava e avrebbe tentato non sarebbe mai riuscita a tranquillizzarsi, iniziò a camminare più veloce, sembrava un leone in gabbia (Qualcuno mi ha chiamato? NdLai -__- NdA).

Aria, in quell’istante aveva bisogno d’aria e di camminare tranquillamente senza il pensiero di svegliare qualcuno.

Uscire? No, pessima idea, erano le quattro di mattina e se qualcuno non si sarebbe svegliato e non l’avrebbe vista si sarebbero preoccupati, anche se chi si sarebbe andato a svegliare alle quattro di mattina per venire a vedere se lei stava ancora dormendo? In effetti… no non ne valeva la pena, conoscendo la sua “fortuna” sarebbe potuto capitare, quindi meglio evitare, non le andava di dare spiegazioni, anche per una sciocchezza del genere, al primo che oggi l’avesse fatta arrabbiare l’avrebbe per così dire “arrostito” (cibo *ç* NdTakao -__- * NdA).

Il tetto? Ottima idea, chi sarebbe venuto a rompere a quell’ora lì ^__^ !!

Si vestì di fretta e uscì dalla camera senza fare alcun rumore, pensò che per qualcuno quei suoi movimenti accompagnati da quel silenzio assoluto davano l’impressione di essere stati fatti da un fantasma, ma lei non era un fantasma era qualcosa si totalmente diverso: lei non sarebbe mai morta, avrebbe vissuto in eterno.

Arrivata sul tetto vide che era sola, completamente sola, meglio. Strano, di solito lei era sempre in compagnia, aveva intorno degli amici o qualcuno con cui parlare, ora. Prima non era così, viveva nella solitudine e lei piaceva, ma poi qualcosa cambiò, ancora prima di incontrare quei cinque pazzoidi di cui era “dovuta” diventare amica, all’inizio la cosa non le importava molto, ma poi le cose erano cambiate.

Chiuse gli occhi, e vece largo a quei ricordi che per molto tempo aveva cercato di dimenticare, seppellire nell’angolo più remoto della sua mente, ma non poteva fare nessuna delle due cose, quel periodo della sua vita era stato uno tra i più importanti che l’avevano cambiato in modo permanente…

 

Quel giorno era andata nella dimensione dei mortali, voleva vedere se andava tutto bene, erano molti gli Spirits (Bit Power) che si lasciavano controllare dagli esseri umani, sbuffò. Non riusciva a capire perché degli Spirits si lasciassero controllare da dei semplici esseri umani, di cui alcuni li consideravano armi, altri “amici”. Si, certo, amici con cui non si è scambiato mai una parola, e che chiami solo quando “tu” hai bisogno di una mano, e che ti abbandonano non appena hanno la possibilità di avere un bit più potente anche se senza una volontà (Pessimista NdA), ma comunque decidevano di farsi comandare a bacchetta, come dei cagnolini ammaestrati, cosa ci trovavano non lo sapeva.

Scosse la testa, dopotutto cose le importava?!

Era una calda giornata estiva, e a dirla tutta anche lei iniziava ad avere un po’ caldo a causa del sole cocente che le picchiava sulla testa.

Non sarebbe stata una cattiva idea andare al bar a prendere qualcosa di fresco da bere, peccato che solo in pochi potevano vederla e se anche se l’avrebbero vista non avrebbe causato altro che qualche infarto e un paio di ricoveri in manicomio.

No, era decisamente meglio evitare.

In quel momento era appostato su un albero in un parco giochi, ma in modo che anche se qualcuno ne avrebbe avuto la capacità non l’avrebbe vista.

Il parco era tranquillo e vuoto in un modo quasi irreale, che però non era destinato a durare, infatti poco dopo entrò in scena una ragazza, aveva lunghi capelli biondi ed una folta frangetta, ma più che biondi i suoi capelli sembravano dei fili d’oro con due stupendi occhi verde smeraldo (ricordavano di più la foresta). Indossava lunghi stivali bianchi con una gonna verde chiaro con delle rifiniture d’orate, come la maglietta a mezze maniche (che le lasciava scoperta la pancia) anche se il colore era un po’ più scuro ma aveva sempre le rifiniture d’orate, la giacca che indossava era bianca con molte tasche, ai polsi invece portava dei bracciali che tintinnavano ad ogni suo più piccolo movimento.

Avrà avuto al massimo 13 anni.

La guardò attentamente, era strano, non riusciva a capire che impressione le avesse fatto, ma credetté… buona!?

No, doveva aver interpretato male le sue sensazioni, si non c’era altra soluzione. Comunque fosse, rimase ad osservarla attentamente, si chiedeva cosa ci facesse lì, da sola.

“Ma che diamine me ne importa?!” si rimproverò mentalmente. Ma le importava, non sapeva il perché, ma le importava e molto anche, non sapeva il perché, ma sentiva che doveva proteggerla!?

Un nuovo arrivo la riscosse dai suoi pensieri, o meglio, 3 nuovi arrivati, 3  ragazzi, 3 energumeni, 3 idioti.

-Guarda, guarda chi abbiamo qui?- disse il più grosso ridacchiando in modo idiota.

No, pensò lei. Non ridacchiava in modo idiota, era idiota.

-Cosa volete?- chiese la ragazza, in un tono talmente gelido che a suo confronto il polo nord si poteva definire un foresta tropicale.

-Non scaldarti ragazzina- disse sempre quello, gli altri non sembravano avere abbastanza cervello (Non credo che l’avessero direttamente NdA) per riuscire a parlare.

A quelle parole la ragazza alzò un sopracciglio, la sua stessa reazione. Bisognava fare una correzione, quello non era semplicemente idiota: era estremamente, immensamente idiota. Con il tono con cui la ragazza aveva parlato più da scaldare qualcosa, l’avrebbe congelato all’istante.

-Dicono che tu sia la più brava blazer del quartiere.-

-Anche se fosse?- disse la ragazza a mo’ di sfida.

-Una sfida contro di me- ringhiò.

-Perché dovrei?- chiese lei sarcastica.

-Paura- disse ragazzo sfottendo.

-E di chi? Di un idiota?- lei e quella ragazza la pensavano allo stesso modo.

Tutti e tre la guardarono in modo interrogativo, evidentemente non sapevano che cosa significava la parola “idiota”

-Oh, fly…- disse in modo esasperato la ragazza.

-Allora accetti?!- chiese il ragazzo arrabbiato, non aveva capito granché ma a quando pareva quella ragazza lo aveva appena offeso.

-Non ho tempo da perdere, sbrighiamoci-

-Allora accetti?- richiese, ma allora era stupido forte!.

-Sì- disse lei in tono semplice,  ma come sempre freddo. No, con quello stupido bisognava usare termini molto semplici: “No”, “Sì” o altre cose simili altrimenti non avrebbe capito.

Si misero in posizione vicino a un piccolo stadio per i bey.

-TRE… DUE… UNO… LANCIO!!!-

L’incontro finì più velocemente di come era iniziato, infatti appena i bey si sfiorarono quello del ragazzo schizzò via conficcandosi in un albero.

“Però, niente male” pensò lei, che aveva seguito attentamente l’incontro dalla sua postazione sull’albero.

-Tu… me la pagherai!- ringhiò il ragazzo, ma la vincitrice non fece una piega, nessuno sapeva accettare una sconfitta e ne uscivano sempre con frasi del tipo: “Me la pagherai”, “Ci rincontreremo”; non ci aveva mai fatto caso, e anche se da principio lo avesse fatto ormai ci era abituata.

Era scioccata, non credeva che quella ragazza che le sembrava così “fragile” fosse così potente, anche se era piacevolmente stupita questo non le impedì di storcere il naso, non le piaceva quello stupido gioco, anzi “sport”, anche se…

I suoi pensieri furono interrotti da un esplosione, non si mosse di un millimetro, ma si mise in guardia, pronta ad attaccare o a difendersi. La ragazza fece lo stesso, non prestando più alcuna attenzione ai Babbei che la stavano annoiando. Ma loro non sembravano dello stesso avviso: volevano farla sembrare alla ragazzina, si era permessa di batterli, nessuno aveva mai osato tanto (No comment -__- NdA), ma ora le avrebbero fatto passare la voglia anche solo di avvicinarsi ad un bey (Si, certo, come no… -__- NdRagazza ù__u’’’’ non ti dispiacerebbe chiamarmi per nome? NdRagaz… +__+ NdR… evito…NdA)…

Le si avvicinarono tentando di colpirla, ma lei era troppo veloce, estremamente veloce e micidialmente precisa e schivava con una rapidità fuori dal comune (Sì vai, continua così! Ops scusate mi sono lasciata un po’ trasportare ^__^’’’’ NdA), e li mise K.O con un paio di colpi.

O.O unico modo per poter rappresentare la sua faccia, da lì appollaiata sull’albero, più osservava quella ragazza, più la lasciava senza parole.

Quando ebbe finito con quei tre (Evito accuratamente di definirli, altrimenti per non essere troppo ripetitiva potrei passare da: Babbei, Idioti e via dicendo a qualcosa di più pesante. E almeno per il1°capitolo vorrei evitare ^__^ NdA_con_aureola_sulla_testa_da_santarellina Tu santarellina? Cos’è successo, Lucifero è tornato in paradiso? NdRag…_con_bozze_per_capitoli_successivi_in_mano) leggermente doloranti “Leggermente”? NdA_molto_scettica ^__^ NdR -__-‘’’NdA).

Ma non ci fu un attimo di pace, nell’aria riecheggiò una nuova esplosione, molto più vicino della prima.

Era preoccupata, quelle esplosioni non erano normali.

Avrebbe voluto allontanarsi e andare a vedere che cosa stava succedendo ma, in qualche modo, sapeva che la ragazza l’avrebbe vista… poi a quanto pareva sembrava che le esplosioni si stavano avvicinando a lei, a “loro”. Quella ragazza se ne doveva andare (Quei “tre” se ne erano andati appena avevano potuto, col la coda tra le gambe -__- NdA), ma non sembrava averne la minima intenzione, e di certo lei non poteva: uscire dalla sua postazione, farsi vedere dalla ragazza, prenderla di peso (senza rimediare un occhio nero NdA), e allontanarla!

Anche se…

La causa delle esplosioni arrivò in quel momento, un enorme talpa ( 1000X4000 Forse ho un po’ esagerato -__-‘’’’ NdA) ma era un talpa molto strana (Che intuito NdLettori_sarcastici), aveva varie gemme incastonate nel corpo e denti più lunghi del normale (Perché, un talpa grande quanto una montagna è normale? Ù__U NdRagazza  ^__^ NdA) e con una specie di armatura d’ora che le partiva dalle articolazioni.

Sul volto della ragazza passò solo una breve traccia di sorpresa, ma a quanto pareva aveva incassato bene il colpo, ma a quanto pareva il mostro voleva sottoporla ad altri tipi di colpi…

Non sembrava che si fosse accorto della sua presenza, se da un lato la rincuorava, dall’altro la preoccupava ancora di più, se non era venuto per lei era venuto per la ragazza, ma cosa poteva mai volere da lei?

A proposito, quel Bit Power non lo aveva mai visto, questo vuol dire che lavorava per “Lui”.

-Vieni con me- chiese con voce arcana il “mostro”

-Perché dovrei?- chiese con voce sarcastica la ragazza, ma i suoi occhi erano come sempre di ghiaccio. Sentiva che se lo avrebbe seguito si sarebbe messa dalla parte sbagliata, anche se non sapeva ancora quali erano le “parti”, ma avrebbe fatto come sempre, si sarebbe fidata del suo istinto.

-Il mio padrone ti vuole come sua subordinata.- disse lo Spirits senza fare una piega.

-Peccato che io non ho alcuna intenzione di diventarlo. Ne ora, ne mai. Quindi di al tuo capo che non mi avrà mai come sua “impiegata”- disse lei tornando al suo tono di ghiaccio.

-Il mio padrone aveva previsto ciò- disse la talpa. –Mi è stato ordinato che se non accetterai dovrò eliminarti.-

-Provaci pure, ma io non mi farò mai controllare come un burattino.- disse la ragazza pronta, in posizione da combattimento.

-Non ho altra scelta, potresti diventare un altro ostacolo.- così dicendo creò una sfera di energia contro la ragazza, che riuscì a schivare, ma non evitò londa durto che la prese in piedi facendola cadere a terra. Ormai era finita, con le spalle a muro e anche se avesse potuto non sarebbe scappata ne ora, ne mai.

Una nuova sfera di energia le si avvicinava a tutta velocità, anche volendo non sarebbe riuscita ad evitarla, e anche se avesse potuto a cosa sarebbe servito continuare questo stupido gioco? Non poteva fare niente…

Era pronta al colpo, che però non arrivò, un sorpresa aprì gli occhi. Davanti a lei, di spalle, c’era una ragazza che avrà dimostrato al massimo 18 anni, aeva lunghi capelli neri, con dei vestiti tipo egiziana dai colori che andavano dall’arancione a rosso al giallo, aveva dei lunghi stivali e dei guanti molto particolari attaccati alla mano con un anello, sui vestiti, oltre a vari oggetti d’oro come dei bracciali, c’erano molte gemme rosa perlato. Ma la cosa che le risaltò subito agli occhi furono due stupende ali color del fuoco e oro che spuntavano dalla schiena della ragazza.

-Non so chi tu sia, ma ti eliminerò!- così dicendo il mostro talpa si scaraventò sulla ragazza dalle ali di fuoco, ma aveva detto bene, non sapeva che aveva davanti. Infatti la ragazza con un gesto solo lo eliminò, e il Bit Power sparì nel nulla, l’unica cosa che rimasta era una luce bianca che si allontanò nel cielo.

A quel punto si girò per vedere la ragazza che aveva appena salvato: non era intimorita ma diffidente.

Quest’ultima invece stava scrutando attentamente i suoi occhi di un rosso fuoco, inumano…

-Chi o cosa sei?- chiese la ragazza senza alcuna paura

-Molto piacere, il mio nome è LightAngel, sono un Bit Power e da ora in poi la tua guardia del corpo.

 

 

Ed anche questo capitolo è andato ^________^ anche se devo ammettere che mi ha fatto faticare un po’, un bel po’.

Ringrazio chi mi ha commentato ç___ç vi sono grata, e sono felice che vogliate che continuo (Ma chi ve l’ha fatto fare ç__ç NdLettori).

Ma ora devo dire un paio di cose:

-         I personaggi non mi appartengono, a parte quelli di mia invenzione che mi tengo ben stretta +__+

-         Questo è un annuncio che forse avrei dovuto mettere prima, comunque meglio tardi che mai. Come personaggio a me Hilary piace, infatti ha un ruolo importante in questa storia ,ma (perché c’è sempre un ma NdA) questa fan fic è stata elaborata in un momento di depressione da “cazzo domani ho una versione di greco e me ne ero dimenticata”, quindi aspettatevi di tutto e di più  *__*

-         Come ultima cosa ma non meno importante, chiedo già scusa i anticipo per gli errori di ortografia che ci saranno ^__^’’’’’’

-         Me ne ero dimenticata, mi raccomando: COOMMEEENNNTTTAATTTEEEEEEE!!!!!!!!!

 

 

                                                           LightAngel

  
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