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Autore: Maharet    12/10/2013    3 recensioni
E’ facile, troppo facile, dare per scontato. Le cose, le persone, le situazioni. E’ insita nell’essere umano la convinzione che alcune cose siano fisse ed immutabili, e che in un modo o nell’altro continueranno a ripetersi all’infinito.
Una storia brevissima, triste e senza pretese sulle note della splendida canzone di Bonnie Tyler.
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Turnaround, Every now and then I get a little bit lonely
and you're never coming round
Turnaround, Every now and then I get a little bit tired

of listening to the sound of my tears
 
E’ facile, troppo facile, dare per scontato. Le cose, le persone, le situazioni. E’ insita nell’essere umano la convinzione che alcune cose siano fisse ed immutabili, e che in un modo o nell’altro continueranno a ripetersi all’infinito. Il braccio che ti circonda la vita mentre dormi, un peso che ormai non avverti più tanto il tuo corpo è assuefatto alla sua presenza. Lo sguardo addormentato che il tuo compagno ti rivolge al mattino, quando ancora la marea del sonno stenta a ritirarsi e tu ti rifugi tra le sue braccia per assaporare insieme a lui quei pochi, ultimi attimi di quiete che precedono l’inizio di un nuovo giorno. Entrare in casa e lanciare le scarpe in un angolo, raggiungendolo sul divano per accoccolarti accanto a lui e raccontarvi a vicenda la vostra giornata.
Piccoli frammenti di vita, schegge di una quotidianità di cui non puoi che cogliere appieno l’essenza soltanto quando è ormai troppo tardi, quando tutto va in pezzi e ti ritrovi seduto per terra in un vicolo buio e tetro, un groppo in gola che minaccia di soffocarti e la lucida, devastante consapevolezza che sia tutto finito.

Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
Nothing I can do
A total eclipse of the heart



Alec era accoccolato in un angolo, il viso chino nascosto dai capelli scuri, le braccia incrociate al petto come a trattenere i frammenti di quel cuore che si sarebbe volentieri strappato con le sue stesse mani. Ora capiva perché parlavano tutti di cuore spezzato. L’aveva sempre trovato un concetto stupido, eccessivamente tragico. Ed invece, per ironia, era proprio così che si sentiva ora. Come se i bordi frastagliati dalla rottura gli attraversassero il petto, impedendogli di respirare.

E faceva male, un male d’inferno, la consapevolezza che fosse tutta, e solo, colpa sua. Non l’aveva previsto, che potesse finire così. Pur nella cieca insistenza con cui si ostinava a non concepire un lieto fine, per loro, aveva sempre pensato che sarebbe stata la sua morte a separarli. Gli sembrava così stupido, in quel momento. Aveva ancora tutta la vita davanti. Ma Magnus non era più accanto a lui.

Once upon a time there was light in my life
But now there's only love in the dark
Nothing I can say
A total eclipse of the heart
   
 
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