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Autore: Edmond Dantes    12/10/2013    5 recensioni
Dal testo:
"Il professore decise che per Lily, però, avrebbe fatto qualunque cosa, addirittura lavarsi i capelli!
Si spogliò (vi ricordo che la porta era aperta, e che alcuni ragazzi erano lì davanti. I genitori dovettero pagare molte sedute di psicoanalisi, e fecero ripetutamente causa al professore per molestie sessuali), prese una boccetta con un liquido rosso, si diresse verso la doccia immacolata e vi si infilò sotto."
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Avvertenze!
Profondamente demenziale!
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Alla mia amica,
che sta ancora affogando in un bagno di lacrime dal troppo ridere.

Severus Piton e il primo incontro con shampoo e phon

 

 

Severus Piton si dirigeva furente verso il suo ufficio. Insomma, era stato ore e ore dal Preside solo perché alcuni studenti, scivolando sulla scia d’unto e olio che si lasciava dietro, erano stati giorni in Infermeria e lo avevano accusato di aver attentato alla loro vita; adesso, per colpa loro, aveva sprecato tutto un pomeriggio

Giusto professore, le avevano rubato un intero pomeriggio di dolce far niente…

Si arrabbiò ancora di più quando vide la sua cara porta di legno marcio e puzzolente scardinata, e tolse cinquanta punti a un giovane Grifondoro che passava li vicino solo perché respirava.
Scandagliò tutto l’ufficio in cerca di qualcosa fuori posto, ma l’unico oggetto diverso era un grosso scatolone bianco sulla scrivania.
Lo aprì e vi trovò dentro delle boccette di vetro con un liquido gelatinoso dentro…

Comunemente noto come shampoo…

…e un aggeggio babbano che serviva ad asciugare le cose; un certo pot… ston…

phon, forse?

Gli sembrava di averli già visti nella sua infanzia, che li usasse sua madre quando si lavava…
Ma allora, se erano oggetti babbani, doveva per forza averli mandati Lily!
Ma certo, c’è di sicuro lei dietro a tutto questo!

Professore, mi scusi, ma lei lo sa che ci sono circa seicento studenti in questa scuola, e che più della metà sono Nati Babbani?
Considerato poi che tutti gli studenti vogliono che si lavi i capelli, e che Lily è morta da anni…

Si congratulò mentalmente con se stesso per quella ingegnosa scoperta, ma una domanda sorse spontanea: cosa avevano di male i suoi capelli? Andiamo, erano piacevolmente appiccicati al viso, gocciolavano come un rubinetto che perdeva e avevano quel vago sentore di arancia marcia, in memoria dell’unica volta che si lavò i capelli anni orsono. Chi poteva volere di più?

Già, chi?

Il professore decise che per Lily, però, avrebbe fatto qualunque cosa, addirittura lavarsi i capelli!
Si spogliò (vi ricordo che la porta era aperta, e che alcuni ragazzi erano lì davanti. I genitori dovettero pagare molte sedute di psicoanalisi, e fecero ripetutamente causa al professore per molestie sessuali), prese una boccetta con un liquido rosso, si diresse verso la doccia immacolata e vi si infilò sotto.
In meno di un minuto il pavimento divenne verde e impregnato d’olio, e in meno di due si sentirono urla provenienti dal bagno del professore.
Uscì immediatamente dalla doccia, spaventatissimo. Al primo contatto con la cute, il liquido aveva sfrigolato e si era formata della schiuma. Non aveva mai avuto tanta paura quanto adesso.
Severus si ricordò che era stata Lily a mandargli quegli attrezzi e, ripreso il coraggio, si rinfilò sotto l'infernale aggeggio.
Il secondo errore che commise fu quello di tenere gli occhi aperti sotto al getto. Il sapone vi entrò dritto dentro, e essi si arrossarono e iniziarono a lacrimare copiosamente.
L’uomo strinse i denti, cercando di reprimere un urlo, e continuò a strofinarsi i capelli.
Sparita la schiuma, il professore schizzò fuori dalla doccia e, senza nemmeno asciugarsi, si infilò una tunica pulita,

Si fa per dire…

che si bagnò completamente.

Ma che strano!

Severus se ne fregò beatamente, e andò a ripescare lo strano aggeggio dal fondo della scatola.
Il problema da porsi ora è: dove lo attaccherà?
Ma naturalmente in una presa della corrente apparsa lì all’improvviso!

Manco fossimo nella Stanza delle Necessità! Che poi, in teoria, gli aggeggi babbani non funzionano ad Hogwarts, ma fa niente, tanto Severus Piton può!

Cercò di infilare il dito nello strano buchetto, e il suo corpo fu percorso da scosse elettriche. Allora prese il piccolo tondino che stava in fondo al filo nero collegato all’aggeggio, lo infilò nel buco e girò verso di lui il punto da cui credeva che uscisse l’aria.
Non successe niente.
Allora iniziò a premere il bottoncino con disegnato un piccolo fiocco di neve.
Non successe niente.
Quindi tirò una levetta sul dietro del manico, e fu colpito in pieno viso da un getto d’aria calda, che gli fece accartocciare la pelle.
Ricominciò a premere il bottoncino rinominato “fiocco di neve”, e ai getti d’aria calda s’alternarono altri d’aria fredda.
A quel punto si gettò a terra, urlando.

-Lily, Lily, perché mi fai questo? Mi odi, vero? Dillo!- diceva ad un punto imprecisato del pavimento.

Dopo molti minuti (e dopo molti studenti scandalizzati dal fatto che il loro professore fosse steso sul pavimento a piangere, e di conseguenza molti altri galeoni spesi in psicoanalisi) i gemiti agonizzati cessarono, solo perché la scrittrice, stufa di tutto quel lamentarsi, aveva fatto apparire un’incudine sulla testa dell’uomo, che morì all’istante.
E tutti vissero felici e contenti.
Fine.
 


Angolo autrice

Completamente, totalmente, nonsense. Ma sul sito non avevo trovato storie con Severus Piton e lo shampoo, e ho provato a scriverne una io. Sinceramente, non mi fa neanche tanto schifo!Non la trovo divertente come la prima ragazza a cui l'ho letta, ma mi fa abbastanza ridere :)

Isobel Mary Weaasley

   
 
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