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Autore: Nocturnia    13/10/2013    4 recensioni
Che cos'è, in fondo, la guerra, se non il rostro di un'aquila che cattura il debole uccellino?
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Connor Kenway, Edward Kenway, Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ezio Auditore, Connor Kenway, Edward Kenway, Altaïr e tutti gli altri personaggi appartengono alla Ubisoft e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto


"Dai la libertà all'uomo debole ed egli stesso si legherà e te la riporterà.

 Per il cuore debole la libertà non ha senso."
- Fëdor Dostoevskij -


A volto scoperto


Li vede tutti, lei.
Li osserva da prima che la carne fosse carne, quando il cielo era ancora rosso di fuoco e l'aria solo un ammasso di polvere e cenere.
Altaïr annusa l'aria, ma è lontana l'ultima alba, un cammino all'ombra di un Credo e una vita strappata boccone per boccone.
Latra - impone - il suo passo Ezio e scorge il riflesso di un altro uomo - di un'altra epoca -  nello specchio.
Combatte Connor, perché il sangue non grida altro - non piange altro.
Vibra Edward, occhi spietati e il tradimento già sulle labbra - nei lombi.
E sorride, lei, perché c'è sempre stata; oltre il tempo, oltre i ricordi.
L'aquila apre le ali, gli assassini chiudono le loro, rostri e lame.
A terra, nulla più che una labile impronta.
   
 
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