13/10/2013
1 recensioniJ:Sei stanca?-mi dici abbracciandomi da dietro e strofinando il naso sul mio orecchio. Guardo malinconica il paesaggio di Parigi, dalle grandi vetrate dell'aereoporto. Mio marito, il mio bellissimo marito, Jason, poggia il mento sulla mia testa inspirando profondamente.
R:Non tanto mi mancherà Parigi. Ho passato una bellissima luna di miele grazie.-mi giro e lo bacio delicatamente sulle labbra. Lui mi sorride con amore.
J:Mi dispiacerà non averti tutta per me.
R:Anche a me.-gli circondo il collo con le braccia e poggio la testa sul suo petto, respirando il suo dolce profumo.-qual è stato il giorno più bello della tua vita?
J:Il giorno in cui ho incontrato Rebecah in un supermercato, era una ragazza davvero bella; aveva degli occhi azzurri come il mare capelli color cioccolato...
R:Era?-chiedo ridendo
J:E'. E sono felice di averla sposata.
R:Anch'io sono felice di averti sposato.
Improvvisamente si sentono grida per tutto l'aereoporto. Da un angolo sbuca un uomo armato seguito dalla polizia punta l'arma verso Jason e spara. D'istinto mi metto davanti a lui. Sento un colpo al ventre. Dove c'è il mio bambino. Mio e di Jason. Lui ancora non lo sa. Riapro gli occhi. Vedo il bellissimo volto di Jason pieno d'angoscia, le lacrime agli occhi.
J:Rimani sveglia. Ti prego Rebecah rimani sveglia.- Non riesco a rimanere sveglia. Ho sonno tanto sonno. Nella mente ho l'immagine di Jason che corre con un bambino verso una donna. Quella donna non sono io. Forse è meglio così. Sono felice così. Chiudo gli occhi andando in contro alla pace eterna.
Non ho mai pensato a come sarei morta. Ma morire per la persona che si ama credo che sia un bel modo per andarsene.