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Autore: cipolletta    13/10/2013    5 recensioni
-Ci siamo noi O’Malley mi senti? Sistemiamo tutto ma tu non ci lasciare-
Ti senti quasi sollevato ,anche se la consapevolezza di stare per morire ti colpisce in pieno. Un po’ come l’autobus, in fondo.
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Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George O'Malley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Ha qualcosa di stranamente affascinante questa ragazza, pensi.
Decidi di sorriderle: lei ricambia.
Ha gli occhi azzurri ,non del colore scuro di quelli di Isobel.
Ha i capelli ramati a caschetto, non biondi e lunghi come la tua migliore amica.
Però ti piace lo stesso.
Non ha il fisico slanciato e formoso di Izzie. Il sorriso che ti rivolge non è splendente come il suo. Nemmeno il naso è lo stesso.
Però ti attrae ugualmente, anche se non è lei.
Stai per domandarle come si chiami, vuoi conoscerla, quando si accinge ad attraversare la strada.
Un autobus punta dritto verso lei ,che è tanto diversa, e agisci d’istinto: non ci pensi due secondi a correrle accanto ed a spintonarla indietro, facendola atterrare malamente sul marciapiede.
Non realizzi nemmeno di esser caduto sul manto stradale quando due fari ti illuminano, e poi il dolore.
 
Tutto intorno a te è confusione. Medici che trascinano la barella ed urlano indicazioni, luci che ti accecano, quasi.
Senti male dappertutto, specialmente sul volto e sulla testa. In realtà, anche tutto il resto brucia. Come il dolore di quando da piccolo andavi in bicicletta e provavi ad andare senza mani e poi cadendo si sbucciava il ginocchio. Solo che era moltiplicato per centomila.
Ti danno tutti dello sconosciuto. Il tuo volto è così sfigurato che addirittura non ti riconoscono i tuoi amici di sempre?
 
Il respiratore pende dalle tue labbra, ma non è l’unica cosa ad impedirti di parlare. Non ne hai la forza.
La ragazza tanto diversa ti stringe la mano meno ferita e cerca di rassicurarti. E’ piacevole, il suo tocco, ma tu hai bisogno d’altro.
Hai bisogno di far capire agli altri chi sei.
Meredith irrompe nella stanza e dentro di te una piccola fiammella di speranza si accende.
Fa uscire la ragazza e si affianca, stringendo anche lei la tua mano.
-Si, lo so che fa paura-
Molta.
Hai paura di non farcela, e tu vuoi vivere. Sei giovane, allegro. Vuoi continuare a salvare vite, vuoi continuare a ridere e scherzare.
Hai una fottuta paura di morire.
-Ma c’è un ottima equipe qui-
Lo sai bene. Sono la tua seconda famiglia: conosci la loro professionalità e bravura. Ma essendo medico, sai anche come delle volte non importa quanto tu sia bravo o se ce la metti tutta. A volte non basta.
Muovi la mano, devi provare a farti riconoscere, non vuoi morire nell’anonimato.
-Vuole provare ancora a scrivere?-
Ti porge la penna.
No, non ce la fai, sei troppo debole. Fai due cerchi sulla mano della tua amica e cerchi di imitare un sette. Lei non capisce.
Riprovi.
-0…0..7…- mormora – 007- ripete e spalanca gli occhi.
Le stringi la mano: 007, si, sono io, George. Salvami.
Meredith urla, sconvolta. Grazie a Dio, ha capito.
 
-Ci siamo noi O’Malley mi senti? Sistemiamo tutto ma tu non ci lasciare-
Ti senti quasi sollevato ,anche se la consapevolezza di stare per morire ti colpisce in pieno. Un po’ come l’autobus, in fondo.
 
-O’Malley, sono Shepherd. Non andrai da nessuna parte, mi hai capito?-
-La pressione scende-
Riesci a percepirlo anche tu.
Vorresti dire addio a tutti. Sei troppo debole, non riuscirai a farcela, probabilmente l’operazione sarà inutile. Lo sai, sei un chirurgo abbastanza intelligente per capirlo.
Una cosa buona però, l’hai fatta: Hai salvato la ragazza diversa, quella di cui ancora non sai il nome.
Sarebbe stato bello stringerle la mano piccola.
L’immagine di Isobel ti viene in mente: L’hai amata, la ami ancora, forse.
Ma non hai il tempo di pensare a come sarebbe andata.
Ti senti andare.
-Addormentiamolo, subito-
E poi, il buio.
 
 
-Lui era il mio preferito, George O’Malley-
Ciao, Miranda, mi manchi anche tu. Fai un buon lavoro con mia madre.
 


L'ho scritta in dieci/quindici minuti. Insieme alla flashfic sulla morte di Lexie, che trovate nel mio profilo ( cose felici, insomma)
Ho la tristezza nel cuore, adesso.
Shonda sei proprio infame.
Cipolletta.

ps= non ho fatto il banner perchè George sfigurato non è una bella cosa da mettere in mostra.

 
  
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