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Autore: iclemyer87    13/10/2013    2 recensioni
Voi credete di avere giornate no?
Quella di Blaine Anderson che sto per raccontarvi è una giornata no, ma non del tutto ...
happy Seblaine Sunday :D
questa fanfiction partecipa all'iniziativa domeniche a tema organizzata dal gruppo fb "Seblaine Events"
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction partecipa all'iniziativa domeniche a tema organizzata dal gruppo Seblaine Events








 
 
Voi credete di avere giornate no?
Quella di Blaine Anderson che sto per raccontarvi è una giornata no, ma non del tutto ...
 
 Già da quella mattina, quando si era svegliato e, invece di ritrovarsi accanto il corpo caldo e tonico di Sebastian come tutte le mattine, aveva trovato solo un bigliettino fuchsia con su scritto: "sono dovuto uscire presto, roba di lavoro, scusami tanto. Un bacio, ci vediamo oggi pomeriggio, ciao"
E con questi iniziò l'epopea delle catastrofi del giorno 5 febbraio 2013 per Blaine Anderson.
Dopo il risveglio al quanto amaro Blaine si rese conto, a suo malgrado, che quel giorno avrebbe dovuto portarsi dietro quella mandria di idioti mezzi laureati che chiamavano stagisti.
 La data, cerchiata in rosso e messa in evidenza ancora di più dallo smile mezzo morto disegnato accanto con il pennarello fuchsia, spiccava sul calendario come fosse una bomba pronta ad esplodere: un po' come la testa di Blaine in quel preciso istante.
Poco dopo essersi alzato e fatto la doccia, rigorosamente ghiacciata perché la caldaia smetteva di funzionare tra le 6:00 e le 8:30 di mattina, Blaine si decise a farsi la barba dopo qualche giorno: gli piaceva farla crescere, ma probabilmente radendosela avrebbe suscitato meno domande a quegli incapaci, domande del genere "ma non è antigenico portare la barba così lunga?" o "per caso il rasoio non è abbastanza igienico?".
 Era a metà del lavoro, quando improvvisamente il suo cellulare squillò, facendolo sobbalzare e, di conseguenza, tagliarsi.
 -Porca miseria, chi cazzo è che rompe adesso?!- quasi urlò esasperato, procedendo velocemente verso la camera da letto per recuperare il telefono.
-Anderson, dove sei? Gli stagisti saranno qui tra mezzora, muoviti-
-cosa? Come tra mezz'ora, non dovevano arrivare alle 10:00?!?-
 -hanno anticipato, e ora smettila con queste domande idiote e muoviti ad arrivare-
Con la telefonata chiusa in faccia, Blaine rimase pietrificato qualche secondo, prima di correre quasi fulmineamente verso il bagno per finire di radersi, medicarsi il taglio, vestirsi, bruciare un toast e correre al lavoro.

 

 
*******************

 
 
No.
 Quella era l'unica parola che Blaine aveva in mente al momento.
No.
Dopo la giornata estenuante al lavoro che aveva avuto con quei dannatissimi stagisti, ora si era dovuto anche sorbire sette rampe di scale, siccome l'ascensore era pericolante a causa di alcuni cavi instabili.
 Arrivato davanti alla porta di casa, passo una mezz'ora buona a cercare le chiavi in mezzo a tutte quelle carte inutili e quei moduli che gli avevano rifilato al lavoro e, dopo averle trovate, inserendole nella serratura, riuscì perfino a spezzarle tanto era nervoso, costringendosi a mantenere la calma e recuperare le chiavi di scorta dal sacchettino posto accuratamente sotto qualche centimetro di terra nel vaso che si trovava accanto alla ringhiera della tromba delle scale.
 Finalmente riuscì ad entrare in casa, lanciare quella maledettissima borsa da qualche parte nel corridoio dell'entrata ed andare a cercare Sebastian e le sue fottutamente morbide e deliziose labbra, perché gli doveva ancora un bacio da quella mattina.
 Si soffermò un attimo nel salotto, stranamente in ordine: di solito, quando Sebastian tornava dal suo ufficio si gettava a peso morto sul divano a guardare la tv con una marea di cibo quando lui non era ancora tornato da lavoro.
Dopo aver spiato nella cucina e perfino nel bagno e nello sgabuzzino, Blaine si diresse verso la loro stanza da letto con passo felpato, quasi sicuro di trovarci Sebastian ad aspettarlo, magari sul letto con chissà che cosa addosso, o addirittura senza nulla, o in qualche posizione assurda. Poco prima di posare la mano sulla maniglia della porta Blaine sentì il rumore di una lampo aprirsi. Pensò subito di essersi fatto sentire, magari sbattendo la porta dopo essere entrato, e quindi …
che Sebastian si stesse preparando? Per cosa poi (anche se una mezza idea ce l’aveva).
Posò leggermente la mano sulla maniglia, continuando a tenere l'orecchio posato contro il legno, per poi aprire la porta in un colpo secco ed entrare, scoprendo una cosa alquanto... strana.
-Sebastian?- esclamò Blaine con tono interrogativo e con un'espressione stranita, molto stranita sul volto.
-si tesoruccio?- rispose Sebastian con tono leggermente divertito ma che risultasse allo stesso tempo anche molto naturale.
-che... Che sarebbe quella cosa?- disse sbalordito Blaine, indicando appena Sebastian con la mano sospesa quasi per miracolo a mezz'aria.
-ah, questo? È semplicemente il mio vestito per la tua festa a sorpresa in costume di stasera- esclamò Sebastian con un fantastico ghigno sul volto, facendo ammirare a Blaine, sempre più scioccato, il suo costume.
Era un coso enorme, a forma di palla, completamente ricoperto da paillettes azzurre, verdine e verde acqua, che luccicavano creando un fantastico riflesso in tutta la stanza, poi c’erano anche delle specie di pinne, una sulla parte superiore del costume, due ai lati e una più grande dietro, due enormi occhi a palla appena sopra il buco da dove usciva il viso di Sebastian ed infine, un enorme papillon rosso.
-oddio ma, Bas, ti sei davvero travestito da enorme pesce palla sbrilluccicoso solo per me? Dio quanto ti amo, e comunque questo papillon è fantastico- disse Blaine tra l’entusiasta e il divertito, avvicinandosi lentamente per ispezionare quella cosa.
-hey killer, non è mica questo il mio regalo per te-
-Bas, dopo questo, stasera ti assicuro che mi potrai fare tutto quello che ti pare, non me lo devi nemmeno chiedere- sussurrò Blaine ad una spanna dal viso truccato di Sebastian.
- hey, dicevo sul serio, oltre a questo- disse Sebastian indicando se stesso travestito –alla festa e ai fuochi d’artificio che faremo stasera, c’è anche un’altra sorpresa- disse Sebastian, con un tono via via sempre più dolce.
-davvero? C’è dell’altro? Ora però me lo devi dire, dai dai dai dai da- Blaine venne zittito da quelle labbra che aveva atteso dall’alba di quella giornata inizialmente terribile, assaporandone a pieno il sapore, così familiare e che adorava.
Uno schiocco li separò poco dopo, e subito Sebastian prese la mano di Blaine per trascinarlo in silenzio verso la cucina.
Sul tavolo c’era una boccia di vetro, riempita per metà con dell’acqua, e al suo interno c’era un piccolo pesciolino azzurro, con una piccola macchiolina rossa sotto la bocca.
-ma, ma, Bas, è … è bellissimo. Lo adoro, e poi ha quella macchiolina rossa li che sembra proprio …-
- un papillon, lo so. Stavo girando tra i negozi più assurdi, quando mi imbatto in un negozietto di animali tutto colorato, e nella vetrina c’era lui. Ho notato subito quella macchia e non ci ho pensato due volte: l’ho comprato subito. Sapevo che l’avresti adorato. E poi guarda, i tuoi due pesciolini preferiti hanno il cravattino coordinato-
-oddio Bas, non so cosa dire, davvero- Blaine guardava quella boccia con dentro quel piccolo pesciolino che nuotava in mezzo a quelle alghine colorate e stava quasi per piangere.
- tu non devi dire assolutamente niente, devi solo trovare qualche vestito stravagante da metterti, annodarti al collo il tuo cravattino bordeaux e venire con me alla festa, ok- disse Sebastian prendendogli il volto tra le mani e guardandolo negli occhi.
Blaine lo fissò per un paio di secondi prima di assalirlo per rubargli un altro bacio, facendo ridere il suo ragazzo per il gesto improvviso e molto da Blaine.
-Ti amo- gli disse subito dopo Blaine, con le lacrime agli occhi per la commozione.
-ti amo anch’io, e spero che non ti spaventerai quando vedrai il costume di tuo fratello-
-l’ho visto vestito da gigolò a 14 anni, non credo possa fare di peggio- 
Entrambi scoppiarono a ridere.
-a me interessa solo che tu ti diverta- replicò Sebastian poco dopo che si furono calmati, sorridendogli.










il mio angolino
il prompt era pesci, spero di averlo rispettato abbastanza anche con un sebastian pesciolone sbrilluccicoso.
hope you enjoy, saluti e alla prossima domenica (forse)
  
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