‘mi hai delusa, di nuovo. Non pensavo di contare così poco per te.’ il mio ragazzo, anzi, il mio ex ragazzo lo aveva fatto ancora. Aveva scelto i suoi amici a me. Non era la prima volta che succedeva. Aveva già scelto di scendere il sabato sera con loro invece di stare con me mentre ero malata. Aveva scelto di andare a giocare a basket invece di accompagnarmi al mio esame ed ora aveva scelto di andare in vacanza con loro invece di stare con me.
‘mi hai stancato. Se per te valgo così poco allora basta, ok? Ti sei liberato di me finalmente!’ continuai
‘Jade no…’
‘zitto. Non voglio ascoltarti’
‘Non fare così. Ti amo e lo sai benissimo’
‘ah davvero? Allora perché mi lasci ancora una volta sola per stare con i tuoi amici? Un’altra vacanza sola. Questa volta potevamo andare insieme alle Hawaii ed invece? Vai a Los Angeles con Mark, Luke e Ian’
‘mi dispiace ma cerca di capirmi! Sono appena tornati dopo 1 anno e mezzo all’estero. Sono come miei fratelli. Io e te possiamo stare insieme sempre ma con loro no’
‘non è vero! Loro sono tornati per restare!  E comunque ok. Va bene. sta con loro, ma dimenticati di me’
‘come faccio a dimenticarmi di te? Dopo tutto quello che abbiamo passato! Jade non buttare tutto al vento per una sciocchezza!’
‘io non butto al vento nulla. Hai fatto tutto tu’ feci un passo indietro ‘buon viaggio’ andai via
‘OK. VATTENE VA! NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE FAI SCENATE DEL GENERE. MI HAI ROTTO LE PALLE! DIVERTITI ALLE HAWAII’ mi gridò così mi girai di scatto a guardarlo con lo sguardo ghiacciato. Lo fissai per qualche secondo poi corsi via. arrivata sulla strada iniziai a correre più veloce che potevo. Ricevetti tanti rimproveri per aver urtato praticamente tutti senza degnarli neanche di uno sguardo. Per la testa avevo solo immagini dei momenti più brutti trascorsi con Micheal quando ad un tratto mi toccai il collo. Avevo ancora la collana che mi aveva regalato per i nostro settimo anniversario. Per un secondo sorrisi pensando a come me l’aveva data. Eravamo a casa sua a vedere un film quando lui si alzò per prendere i pop corn ma invece di tornare con questi, arrivò con un astuccio
‘tesoro, non ho trovato i pop corn ma in compenso ho questo’ me lo porse ed io l’aprii
‘oddio Micheal, è stupenda’ la presi tra le mani
‘ti amo Jade’
‘ti amo anche io’ lo baciai poi lui mi mise la collana.
Seguito da questo ricordo partirono tanti, troppo flashback dei nostri momenti più felici. Quando ci conoscemmo, il nostro primo appuntamento, la serata trascorsa a fare i baby sitter per mia la sorellina di 6 anni, la nostra prima volta, tutti i pomeriggi passati sotto le coperte abbracciati.
Mi fermai di colpo, mi voltai ed iniziai a correre più veloce di prima. Dovevo tornare a casa sua e chiedergli scusa per tutto. Aveva ragione. Non potevamo rovinare tutto per una stupida litigata. In un minuto, che sembrò un’eternità, arrivai e citofonai
‘Mary, aprimi! Devo parlare con Micheal’
‘sei in ritardo. È già sceso. Non so dove andava..’
‘da quanto?’
‘in questo istante. Non dev’essere lontano’
‘grazie Mary…’ poggiai la testa sul muro poi tornai sui miei passi. Dopo qualche metro vidi un ragazzo che gli somigliava in una maniera impressionante
‘MICHEAL’ gridai e lo andai ad abbracciare ‘Micheal ti amo. Mi dispiace! Avevi ragione su tutto. Non roviniamo il nostro meraviglioso rapporto per questo’
‘ehm.. scusami… non sono Micheal.. mi chiamo Andrew’. Mi staccai da lui, lo guardai in faccia ed una lacrima mi rigò la guancia destra
‘mi..mi dispiace.. scusami.. ti avevo preso per un’altra persona..’ sconvolta andai via. per i seguenti mesi non lo vidi. Era partito. Non mi aveva scritto ne risposto.
Finite le vacanze estive lo incontrai in un bar
‘Micheal, ciao. Ti va di parlare?’ chiesi
‘Jade finalmente ti ho trovata! Ma che fine avevi fatto?’
‘che significa?’
‘subito dopo che abbiamo litigato e … ed è successo quello che è successo, sono subito sceso in strada a cercarti ma tu non c’eri. Ti ho cercata ovunque. Sono andato a casa tua ma niente. Volevo scusarmi. Ero disposto a non partire per stare con te. Ho provato a chiamarti per tutta la notte ma non rispondevi. Avevi il telefono spento. Non avevo abbastanza tempo per chiarire. Sono partito il giorno dopo’
‘perché non mi hai chiamato ne risposto durante le vacanze?’
‘tutti mi dicevano di pensare a te. Che era troppo tardi. che dovevo godermi la vacanza quindi ogni volta che provavo a scriverti mi prendevano il telefono e minacciavano di buttarmelo in piscina. Jade non sai quanto mi dispiace. Ti amo e questo non cambierà mai’
‘anche io Micheal. Ti prego. Ricominciamo tutto daccapo ok? Vieni qui’ lo abbracciai ‘non lasciarmi mai più per favore’
‘non lo farò’ mi strinse ancora più forte e poi mi baciò ‘te lo prometto’.