La
morte di Marissa
RYAN
Il dolore era accecante, insopportabile, soffocante.
A tal punto che sembrava quasi impossibile anche respirare.
D’altronde non sarebbe potuto essere altrimenti.
Non ora, che lei non c’era più.
Cosa avrebbe fatto, adesso?
Cosa, sapendo che mai più avrebbe potuto incontrare i suoi occhi?
O baciare le sue labbra?
Di restare a Newport non se ne parlava.
Quel posto rievocava troppi ricordi, troppi dolori.
All’interno di quella città avevano vissuto il loro amore.
Ogni posto rimandava a un ricordo.
Il pontile, la spiaggia, la scuola, casa Cohen...
Come poteva vivere senza Marissa?
Senza il suo sorriso, senza di lei?
Come poteva pensare a una vita senza di lei?
Adesso che sembrava finalmente tutto a posto...
Adesso che erano pronti ad iniziare tutti una nuova vita...
Adesso che si erano definitivamente ritrovati...
Adesso... Adesso lei gli era stata strappata via... Per sempre.
Non c’era via di ritorno, questa volta.
Ryan lo sapeva bene.
Sapeva bene che la sua vita non avrebbe avuto più alcun senso.
Lui sapeva perfettamente che una parte della sua vita era morta con lei, su quella strada.
Non c’era felicità nel destino di Ryan Atwood.
Non c’era Marissa nel suo destino.
La loro storia aveva sopravvissuto di fronte a molti ostacoli.
Tijuana... Oliver... Theresa... Trey...
Solo la morte era riuscita a separarli definitivamente...
Il grande amore della sua vita gli era stato portato via dall’ingiusta mano della morte.
E con il suo amore, se n’era andata anche la sua anima.
Non era andato neanche al funerale.
Aveva preferito partire subito, lasciare casa Cohen, l’unico posto doveva si era sentito veramente al sicuro.
Era partito, senza una meta, senza uno scopo.
Quello che voleva era solo lasciare Newport.
Con quella scelta aveva fatto disperare i Cohen.
Ne era consapevole, ma non riusciva a provare il rimorso dovuto.
No, perché Il vecchio Ryan Atwood non esisteva più.
Adesso, Ryan Atwood non era più nessuno.
Era lo spettro di se stesso.
E niente sarebbe mai più stato come prima.