Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: solly    13/10/2013    0 recensioni
Il nostro Castiel, è capace di far stufare anche una studentessa.
Il suo primo giorno di scuola.
Alla prima ora.
Dopo mezz'ora.
Kiss.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“NON TI SOPPORTO PIU’!”
Sbattei le braccia sul banco e scappai dalla classe, senza chiedere il permesso.
Correvo all’impazzata nel corridoio, sperando di trovare il bagno senza perdermi, o peggio, senza scontrarmi con qualcuno.
Fortunatamente lo trovai subito e, appena entrata, mi accasciai al pavimento, con la schiena appoggiata al muro.
Era da un solo giorno, cazzo.
Un solo giorno al Dolce Amoris e già volevo andarmene.
Non ne potevo più di quello sbruffone dai capelli rossi.
tzè, scommetto che i tuoi genitori sono scontrosi e antipatici, proprio come te!”
Furono quelle le ultime parole che sentii prima di scappare, sicuramente il professore aveva mandato qualcuno a cercarmi.
Scoppiai a piangere.
Cosa ne sapeva lui della mia vita!
I miei genitori erano morti, morti!
Poteva anche risparmiarsi quella battuta, anche perché loro non erano così!
Erano le persone più meravigliose che esistessero sulla terra, ma come al solito il destino deve rovinare tutto! Infondo, anche le cose più belle hanno una fine.
Piangevo sempre di più, fino a quando non mi sentii toccare la spalla.
Alzai un poco gli occhi e ne incontrai un paio di un grigio fumo.
Non volevo farmi vedere da lui, ora si che mi avrebbe preso in giro:
sembravo un panda per via del mascara colato e piangevo come una bambina!
“ehm…io non…non volevo…” disse titubante. Si vedeva che non era abituato a scusarsi.
“perchè sei qui?” dissi fredda. “sai che è il bagno delle ragazze?”
“tzè, e cosa me ne importa” disse facendo un sorrisino. Ecco il Castiel di 10 minuti fa. “comunque sono qui perché quando sei scappata non sono riuscito a fermarti, perciò sono uscito anch’io…” sbaglio o era un tantino lunatico?
“ok, ora puoi anche andartene” mi limitai a dire, per poi alzarmi strofinandomi gli occhi e uscendo dal bagno.
“aspetta!” il rosso mi afferrò per un braccio. “uhm…ecco io….scusa” disse abbassando lo sguardo.
“ok” uscii dal bagno e mi diressi verso l’uscita del liceo, per andare in cortile.
“non torni in classe?” mi chiese uscendo a sua volta.
“no, di al prof. Che sto male…” ormai ero davanti alla porta, ma aspettai comunque la sua risposta.
“mmhhh ok, però mi devi un favore, ok?” disse con tono strafottente.
Io feci un cenno del capo, e mi lasciai pervadere dall’aria fredda di settembre.
  
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