Forse,
non tutto è perduto.
by
xEmmex
Ho sempre
pensato a te. Ho sempre pensato di odiarti, non molto, solo un poco.
Poi ho pensato
di amarti, ed ho pensato male. Ho provato a
non pensare più così, ma non ci sono riuscito.
Sono stato
stupido ed ora mi chiedo come fare.
Vorrei urlarti
quello che provo ogni volta che ti vedo, ma
non lo faccio.
A volte ripenso
quel bacio a tradimento che ci siamo dati,
lo ricordavo con disgusto.
Ora non
più.
Mi capita di
svegliarmi la notte. Faccio sempre brutti sogni
la notte, e cerco sempre il profumo.
Non so
perché ti penso, non so perché ti cerco con
insistenza e tutti i miei gesti sono finalizzati al poterti toccare,
anche solo
di striscio.
Ti immagino
morbido, profumato, ti penso su un letto di
fiori, nudo e poi arrossisco e cerco di pensare a
qualcos’altro.
Tu svii i miei
pensieri, sei la mia ossessione, mi ricordi
la luce. E i tuoi sorrisi sinceri e spontanei.
Sei la mia
nemesi.
Sei bellissimo, sei… sei… tutto
ciò che non sono io e che desidero.
Desidero te,
desidero toccare i tuoi capelli biondi.
Non so
perché, forse perché ti amo e non riesco a
reprimerlo.
Ricordo quando
siamo andati alle terme, quando eri così
irresistibile da non potermi frenare. Ti ho baciato quella volta e non
me ne
pento.
Ti sei
irrigidito, ricordo i tuoi occhi sbarrati, io sono
andato via, come se non fosse successo nulla.
Quella sera non
sei più tornato nella nostra stanza, e a
quel punto ho pensato di averti perso.
Ma poi il
giorno dopo hai fatto come se non fosse successo
nulla, ed anche io ho fatto così.
Perché
non posso permettermi di amarti, per orgoglio e per
paura. La paura di perderti.
E poi ho uno
scopo. Anche tu hai uno scopo, ma è di certo
più nobile del mio. Riusciresti mai baciarmi anche quando
sarò sporco del
sangue del mio stesso fratello?
Riusciresti ad
amami, se mai mi amassi?
Ho paura e ho
freddo. Quel freddo che non senti sulla
pelle,ma dentro le ossa, e ti corrode, lento. Come una tortura.
E ho paura. Ho
paura di illudermi e ho paura di rimanere
solo. Di nuovo. Io non voglio restare solo.
Poi ti guardo e
vedo i tuoi occhi sorridere.
Anche
se scendessi all’inferno o venissi torturato fino alla morte
mi basterebbe un
tuo sorriso per sentirmi a casa.
“Davvero?”
L’ho
detto ad alta voce?
Tu mi guardi
perplesso e divertito.
Pensi che
scherzi? Non è vero.
“Non
essere stupido”
Non sono stupido
Ti amo
Arrossisci. Sei
bellissimo.
Saresti
bellissimo anche con un sacco di patate addosso.
“Mi
dispiace…”
Non sono deluso
Lo sapevo che
non avresti ricambiato
Che stupido che
sono stato
Sento la tua
mano sfiorare la mia.
“Lo
vuoi un ghiacciolo? Di quelli che si staccano in due?”
Sei esitante,
dolcissimo.
Certo che lo
voglio.
Sorridi e mi
afferri la mano trascinandomi con te.
Forse, non
tutto è perduto.