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Autore: saralovetokiohotel    14/10/2013    0 recensioni
Questa è la storia di una semplice ragazza che per destino incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita. E riuscirà ad ottenere l'amore desiderato da milioni di ragazze.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Arrivammo dallo studio e sentii il mio cellulare suonare, chissà chi era erano le due di notte, tirai fuori il cellulare e vidi il suo nome, che voleva glielo avevo detto chiaro e tondo che non volevo più nulla da lui decisi di rispondere lo stesso.
-Pronto, che vuoi?-
-Amore, mi dispiace-
-Tu credi che con un mi piace è tutto a posto? C’è ma lo sai che io avrei messo le mani nel fuoco per te-
-scusami non volevo-
-come non volevi? Se non volevi non lo facevi con quella la-
-ma io ti amo-
-beh dovevi pensarci prima di fare una grande cazzata, io ho chiuso con te punto-
-no ma ti prego-
-no no e no ciao-
 Gli chiusi il telefono in facciae scoppoiai a piangere come poteva armi una cosa del genere? Non potevo perdonarlo.
Tom mi vide piangere –Ehi, cos’hai? Non piangere-
-scusami ma voglio stare da sola adesso Tom me ne vado ci vediamo domani, salutami gli altri- lo salutai abbracciandolo e camminai fino all’hotel. Salii velocemente in camera senza nemmeno salutarlo, mi buttai sul letto e piansi piansi e piansi, stavo sprecando trope lacrime per quel ragazzo. Ad un certo punto vidi il mio cellulare illuminarsi con su scritto “aprimi” non sapevo chi fosse, andai ad aprire, era Tom non sapevo che fare, avevo solo più la forza di buttarmi fra le sue braccia, lui mi strine e mi disse –Si aggiusterà tutto te lo prometto-
-No nulla si aggiusterà, nulla è un coglione!-
-se ti va raccontami-
Gli raccontai tutto, nei minimi dettagli, non mi lasciò andare un attimo, e chi l’avrebbe detto che alla fine sarebbe stato lui a consolarmi. Mi fece coricare nel letto, mi coprì con le coperte e mi diede un bacio sulla fronte poi si mise accanto a me, quella notte ci addormentammo così, stavo meglio con lui accanto.
Il mattino dopo mi risvegliai nel letto da sola, prbabilmente se ne era andato, ma poi sentii l’acqua della doccia scorrere ed era rimasto davvero tutta la notte con me, e forse sto ragazzo aveva una parte dolce e non era come tutti I giornali lo descrivono. Sentii la porta aprirsi e lo vidi uscire in boxer, era una bella visual devo dire! Mi vide sveglia, si avvicinò a me mi diede un bacio delicate sulla fronte e mi disse –Buongiorno principessa, come stai?-
Era tenerissimo, volevo morire –molto meglio grazie a te-
Mi sorrise e mi disse – lo fatto volentieri, meriti solo del bene, sei una brava ragazza-
Mi venne solo più da abbraciarlo forte, non l’avrei volute più mollare ma dovevo prepararmi erano già le 10.
-sa mi preparo-
-okey!-
Tirai delle cose fuori dall’armadio e mi vestii, preparata scendemmo insieme nella hall, dove mi aspettò una brutta sorpresa.
-Matteo, che ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi?-
-Tuo padre me l’ha detto, senti io ti amo lo vuoi capire ma come vedo ti sei portata a letto il prossimo-
-allora 1 non sono andata a letto con nessuno è solo un amico e 2 mi hai fatto male ti ho perdonato trope volte, mi avevi giurato che non facevi più cazzate e tu cos’hai fatto?-
Mi prese per il braccio destro e mi guardò con uno sguardo da incazzato –ah è solo un amico? Sicura?-
-Si più che sicura-
andò davanti a Tom e lo prese per la camicia –Matteo lascialo stare-
-Senti amico tu toccala e poi ti faccio vedere io chi è il più forte- disse a Tom
-Non ho paura di un ragazzino di 18 anni e poi lei non ti vuole più lo hai capito o no-
Matteo cercò ti tirargli un pugno sul naso ma lo scampò per un pelo –Ma sei scemo non ci provare okey! Vattene e lasciami in pace-
-Come vuoi Chantelle ma fai attenzione a quello che fai- se ne andò e io rimasi da sola con Tom che mi abbraccio forte perchè vide scendermi una lacrima.
-Tom, ho paura di sto ragazzo-
-Non devi avere paura ci sono io con te Bill, Georg, Gustav non sei da sola, capito?-
-Si grazie ma ho paura insomma mio padre è ritornato in Italia non ho nessuno qui non c’è la faccio, voglio andarmene-
-Tu non te ne vai, preparati le valigie e vieni con me!-
-Dove mi porti?-
-Da noi c’è una stanza libera, vieni ad abitare da noi!-
-cosa? Ma devi chiedere anche agli altri-
-diranno di sicuro di si credimi-
-se lo dici tu, grazie-
-non ti lascio da sola, mai-
No, non era affatto come tutti lo descrivevano, lo guardavo negli occhi e vidi che non diceva bugie era serio, che dire quando c’era lui vicino mi sentivo al sicuro.
Andai velocemente le mie robe e ci dirigemmo verso lo studio dove erano tutti sotto stress perchè fra 3 giorni sarebbe iniziato il tour non vedevo l’ora di vedere I costume e il palco avevo visto degli schizzi, erano bellissimo, ma dal vivo erano di sicuro meglio.
Tom urlò – Sono ritornato e ho una novità-
-e quale sarebbe? – chiese Bill
-Cha’ si trasferisce qua! Non me ne frega che dite lei resta qua punto-
-Oh ma che bella notizia, come mai?- chiese Gutav
-lunga storia-
Dopo avergli spiegato tutto rimasero tutti a bocca aperta e sconvolti.
-Oh mamma povera, non preoccuparti qui sei sicura! Non avere paura è solo un deficiente- mi disse accarezzandomi la guancia Bill.
Erano troppo dolci come si occupavano di me, erano come fratelli ormai, amavo stare con loro.
-Io direi che è ora di andare a dormire è gia l’una- disse Tom
-Beh sono d’accordo con te- risposi –Notte ragazzi e grazie di tutto-
-di niente cara-
Andai nella mia stanza era stupenda. Mi coricai e mi addormentai subito con mille pensieri nella testa. Mi svegliai nel bel mezzo della notte, guardai l’orologio erano le 3.30, era incredibile avevo sognato me e Tom, non sapevo che pensarne. Mi alzai e andai in bagno per lavarmi la faccia, nel mentre passai vicino alla sua stanza, la porta era aperta, intravidi I suoi cornrows cadergli sulla faccia, qulle labbra perfette socchiuse, era perfetto sto’ ragazzo. Mentre tornavo in camera sentii una vocina addormentata sussurare –Dove vai?-
-Sono andata in bagno-
-Tutto bene?-
-Si tranquillo Tom-
-Bene- mi sorrise –vieni qui che ti devo dire una cosa-
Mi avvicinai a lui –Allora…- mi prese e mi fece il solletico alla pancia e mi fece cadere sul suo letto, era da tanto che non ridevo così tanto, -Basta ti prego- ci trovammo a faccia a faccia, I nostril sguardi si incrociarono, aveva degli occhi profondi, lo vedevo che voleva di più, voleva di più di una semplice amicizia ma non c’è l’ha facevo daltronde lui era quello che ogni settimana ne aveva un’altra e io non volevo essere una fra tante quindi distolsi lo sguarda, lo spostai da sopra di me e andai in camera, mi coricai nel mio letto e abbracciai il cuscino cercando di dormire, ma il pensiero di cosa stave per accadere prima non me lo permetteva.
Il mattino arrivò in fretta, I raggi del sole entrarono in camera mia e mi sfioravano la pelle, decisi di alzarmi per preparare la colazione ai ragazzi, daltronde se lo meritavano, mi vestii velocemente e scesi. Mentre ero ai fornelli ad un certo punto mi sentii abbracciare da dietro –Buongiorno principessa, tutto bene? Ieri sera te ne sei andata via così in fretta-
-si tutto a posto, ero solo stanca-
-si certo come no, credevo che volessi anche tu che arrivassimo a quell punto-
-Tom il problema è che tu non sei capace ad avere una relazione seria, ogni settimana cambi ragazza, capisci io non voglio essere un fra tante-
-Tu non sei una fra tante Cha’ quando sono con te provo cose indescrivibili non so come spiegarle, provo senzazioni che con le altre non provo perchè sono solo degli one night stand per te smetterei, credimi-
davanti a quelle parole rimasi basita non sapevo che dire, non me lo sarei mai aspettata da lui, mai.
-Come faccio a fidarmi dopo tutte la mia esperienza, me lo speghi?-
-Te lo dimostrerò, non sono come gli altri, non mi permetterei mai di farti del male sei una persona troppo brava, ammazzerei chiunque ti facesse del male-
Non sapevo che rispondere.
-Ci devo pensare, non riesco a decider così, insomma sono appena uscita da un cosidetta relazione-
-Lasciati tempo, ma non troppo ti prego-
-va bene- lo abbracciai forte.
Il nosto momento venne interrotto dagli altri tre che scesero
-beh la colazione? Wow è bellissimo chie è che ha preparato tutto questo? – chiese Georg
-Io hai viso che bello-
-Si certo come Tom che prepara la colazione convinto lui-
-tanto lo so che è stata Cha’ non siamo mica stupidi!-
-mah guarda su questo ho dei dubbi-
-Ha parlato mister intelligenza-
-beh  più cervello di te c’è lo di sicuro- disse Tom facendo una smorfia a Georg
-guardate io direi di mangiare-
-splendida idea Cha’- disse Bill.
Abbiamo mangiato e riso tutti insieme e il tpur era sempre più vicino, grazie a loro sarei tornata per 4 giorni in Italia insomma perfetto. Fuori il cilo era nuvoloso era tutto nero e sabrava che da un momento all’altro dovesse piovere, faceva freddo e il riscaldamento non andava ci coprivamo con coperte e coperte. Mentre loro stavano uscendo io uscii per prendere una boccata d’aria ne avevo bisogno per liberarmi la mente, per pensare, arrivai ad una conclusione.
-Che ci fai qua fuori sta per piovere rientri?- mi sussurrò Tom
-dovevo pensare…ti senti più libera fuori-
-a che pensavi se posso sapere?-
-a me, a te, a noi-
-capisco-
-Vedi, io non voglio perderti, sei speciale ma, non so se non funziona? Ti perderò-
-Non mi perderai mai-
-non mi deludere, sto iniziando a fidarmi-
Non mi rispose, sentii solo più le sue labbra morbide sfiorare le mie, in quel momento si mise a piovere forte, quell bacio è stato magico. Mi aggrappai al suo collo e mi misi in punta di piedi per continuare a baciarlo, era un bacio delicato, sarei stata ore ed ore li, le notre dita ormai magnate si incrociarono, mi staccai un attimo e gli sorris mordendomi il labbro poi si avvicino al mio orecchio e mi sussurrò –Ti Amo- dandomi poi un bacio suul collo, adoravo I baci sul collo.
-Anche io-
-chissà che ne penseranno gli altri-
-non so, io direi che possiamo andare dentro al caldo qui fuori fa così freddo-
-tutto quello che vuoi, pricipessa-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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