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Autore: Elerock    14/10/2013    1 recensioni
Questa OS è per una persona speciale.. per farle un regalo inatteso, sentito e spero gradito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Per Eleonora
Non potevo sperare in una cognata migliore..
 
 
La notte era troppo corta per lui. Aveva bisogno di molto più tempo per nutrire la sua sete e per pensare.
Non capiva cosa lo trattenesse ancora a Mystic Falls: ormai la sua sacca di sangue per formare ibridi era diventata una vampira e non aveva più interesse nel cercare di catturarla.
Caroline era sempre scostante, impaurita da lui. Non aveva nessuna voglia di scoprire l’interiorità dell’ibrido e ormai si stava stancando.  Il suo interesse era quasi assopito ma ogni volta che incrociava quello sguardo corrucciato ne rimaneva incantato.
Si destò da quei pensieri per colpa del vento che portò, nella sua fresca brezza, un profumo delizioso, femminile. Era arrivato il momento di cacciare. Voleva giocare con la preda, stuzzicarla e sentirne la paura sulla lingua mentre le mordeva il collo avidamente.
Eccola li davanti a lui in tutto il suo splendore. I capelli erano lunghi, lucidi e lisci e gli occhi due pozze nere.
Si fermò di scatto sorridendola, intento ad ammaliarla col suo fascino per poi riuscire a mordere quel collo invitante.
-Mi chiedo come può una ragazza così bella andare in giro da sola di notte- chiese guardandola negli occhi, tradendo una certa tensione innaturale per lui.
Lei lo guardò alzando un sopracciglio, riconoscendo la bellezza dell’ibrido, ma cercando di rimanerne distaccata. Sapeva benissimo chi fosse e si era, tempo addietro, premunita con della Verbena nel sangue.
-Non ti conviene mordermi ibrido, sono piena di Verbena dall’età di cinque anni- Non poteva cedere al suo fascino, doveva difendersi almeno con le parole.
Klaus sorrise. Quella ragazza aveva del fegato lo doveva riconoscere! Si avvicinò in un lampo, perdendosi in quegli occhi color cioccolato e respirò a pieni polmoni il suo odore speziato, fresco.
-Mi dici almeno il tuo nome? Non posso morderti è vero, ma posso sempre spezzarti il collo..-  Non si staccò un momento dal suo viso, ora incorniciato di paura vera e se ne nutrì come se fosse linfa vitale. Quella ragazza lo attraeva, ma non poteva farsi mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto non da una donna, non un’altra volta!
-E..Eleonora- balbettò la ragazza con evidente accento italiano. –E so chi sei Klaus..- Accarezzò quel nome, scandendo bene le lettere e l’ibrido ebbe un fremito; quella ragazzina lo stava mandando in confusione maledizione!
La prese volontariamente per le spalle e la fece sbattere contro un albero, senza stordirla ma evidenziando la sua forza; doveva  avere paura di lui e non essere così coraggiosa. Non voleva ucciderla!
-Tu non sai chi sono, nessuno lo sa realmente!- Urlò Klaus scostandosi di poco dalla ragazza.
Lei ne rimase colpita. Quella creatura stava provando rabbia e tristezza, aveva dei sentimenti..
-Nessuno vuole conoscerti per quello che sei Klaus, incuti paura e così facendo allontani tutti da te!-  Si stava infervorando, non sapeva come poter far capire all’ibrido che era così semplice lasciarsi andare..
Lui tornò a guardarla, con maggiore intensità, capendo le parole della ragazza e trovando un interesse profondo nel conoscerla e nel farsi conoscere. Non era come le persone lo dipingevano, ma aveva bisogno di aiuto per lasciarsi andare.
-Vuoi aiutarmi? Vuoi provare a conoscermi per come sono realmente e cercare di sopportarmi quando avrò momenti di pazzia e crudeltà? -  Era una richiesta d’aiuto, ma anche un invito a stare con lui a dedicarsi alla sua causa che credeva persa, al suo essere sempre freddo e calcolatore. Voleva tornare ad essere il ragazzo che era prima della trasformazione ed in Eleonora, aveva captato l’aiuto giusto. Era genuina, coraggiosa, bella..
Nel suo sguardo c’era si la forza di Caroline ma c’era anche decisione, qualità che la vampira non possedeva.
Lei lo guardò stranita ma sorrise. – Continuerò ad assumere quotidianamente Verbena e ci incontreremo solo di giorno in posti affollati, niente gare da macho e frasi o gesti intimidatori o sei fuori.-
Klaus rise di gusto avvicinandosi alla ragazza e poggiò le sue labbra morbide su quelle di lei, scombussolandola e rendendola incapace di parlare.
-Ci sto. E non guardarmi così dolcezza, bisognava sugellare il patto!-
Sorrise voltandosi e sparì nella notte lasciando la ragazza scossa e con le guance porpora.
  
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