E poi mi ritrovo lì, per la centesima volta, a chiedermi cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo.
Sto lì, piegata sul banco mentre cerco di capire almeno un briciolo di quello che sta spiegando la professoressa, la guardo concentrata sulle sue labbra per captare almeno qualche parola per riuscire a capire il significato della frase. Inglese. È una materia che amo, ma di meno quando la professoressa inizia a parlare e non la smette più. Queste due ore sembrano infinite. Lascio perdere, fingo di stare attenta alla lezione ma penso ad altro… Altro… Lui.
Quel “lui” che abbiamo un po’ tutte, quello che non sa della tua esistenza, quello che la mattina sul bus passa diritto davanti a te senza degnarti di uno sguardo, quello che per la ricreazione sta con gli amici, e tu, fai di tutto per farti notare. Ma niente, niente di tutto questo riesce a catturare la sua attenzione.
Ripenso a lui, a come ci siamo conosciuti, a scuola-guida dopo che il mio tutor ha sparato una cazzata madornale su di lui, fingendo che l’avessi detta io
“Ha detto Giuliana che sulla Vespa acquisti più fascino!”
“Grazie, ma preferisco la moto…” la sua risposta.
Ripenso a come mi sono innamorata di lui, pian piano, giorno dopo giorno, osservandolo  mi sono resa conto che non è come tutti gli altri, è diverso, non diverso come dicono tutte.
Diverso perché sono riuscita a capire il tuo carattere, diverso perché tutti pensano che la bellezza esteriore è quella che conta. Chi se ne frega se non sei “figo” a me piace il tuo carattere, il tuo modo di fare, i tuoi occhi, il tuo sorriso…
Ripenso a come ogni giorno mi scansi, forse per educazione o forse perché ti sembro una bambina imbranata, ma non sai quello che c’è dentro: un vortice di emozioni, quel vortice che ogni volta che passi vicino a me cresce, sperando che qualche volta tu possa almeno rivolgermi la parola.
È bello credere che forse qualcuno ti potrà mai rivolgere la parola, è bello sognare, fin quando non ti svegli e realizzi che era tutto un falso, che era tutto frutto della tua immaginazione.
Ecco la cosa bella dei sogni: puoi stare con le persone con cui nella realtà è impossibile stare.





SAAAAAALVE
è la prima storia che scrivo, non è tanto una storia, più che altro ho buttato giù un pò di pensieri che avevo in testa.
se volete informazioni o cose del genere questo è il mio twitter: https://twitter.com/zaynsjawy (non so come mascherarlo, scusate cwc)
Spero vi sia piaciuto :))
G.x