Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |      
Autore: lovejthem    14/10/2013    1 recensioni
Cosa si prova a far inchinare i venti,la terra al proprio cospetto?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fino ad un certo punto davo anche ascolto al mio ingenuo padre che continuava a dire "E' tutto normale,sei normale come tutti
i tuoi amici,sei solo un pò speciale". Il che è una contraddizione bella  e buona dato che non avevo amici e se ero normale,non potevo 
essere allo stesso tempo speciale. Comunque esclusa la dislessia,l'iperattività e il fatto che il pavimento del nostro appartamento
a New York tremasse ogni volta che urlavo,mi potevo ritenere normale.
Il problema arrivò quando cambiai scuola.
Avevo decisamente meno amici di prima ed ero soggetta ad insulti e frecciatine sulla mia dislessia,ma sapevo di non dover reagire
perchè come mi diceva mio pade "lasciati provocare,perchè se ribatti loro scenderanno negli Inferi". Ovviamente non lo prendevo sul
serio visto che mio padre era un grande appassionato di dei e storia greca e in ogni frase metteva un riferimento a qualcosa del genere.
Finchè un giorno la situazione mi sfuggì di mano.
Ero in corridoio dove ragazzi si spingevano,correvano,ma io mi facevo i fatti miei fino a quando il mio sguardo non incrociò quello
di Lizzie Logan e delle sue amichette che si rifacevano il trucco specchiandosi nei loro armadietti.
"Ehi Sel,dove hai preso quei stivali? Li hai rubati da un barbone?" disse la vipera Lizzie.
Continuai a camminare e non dissi nulla.
"Già sono orrendi e poi quei capelli? sono O-R-R-E-N-D-I" concordò una delle sue amichette.
"ahaahah già! ma cosa vi aspettate? avete mai visto suo padre? sembra un pazzo ah ah ah" esclamò un'altra.
Adesso era troppo,non sopportavo sentire la gente parlare male della mia famiglia.
Mi voltai di scatto,senza pensare che fossi a scuola,in un corridoio pieno di gente, fissai le vipere con i loro boccoli ai capelli e urlai
"COS'è DOVREI RIDERE ORA? MI AVETE ROTTO LE SCATOLE VOI E I VOSTRI INSULTI,TANTO LO SANNO TUTTI CHE SOTTO
QUEI BOCCOLI E QUELLA LACCA NON C'E' NEANCHE UN MILLESIMO DI CERVELLO! QUINDI PIANTATELA O FINIRETE MOLTO MALE!"
Lì per lì rimasi ferma ansimando in mezzo al corridoio e sul viso di Lizzie spuntò un sorrisino di schermo e sembrò volesse ribattere,
poi io battei il piede a terra per girarmi e in attimo fu il delirio.
Si aprì una crepa che percorse il corridoio dall'inizio alla fine,e il pavimento iniziò a fumare,io ero ferma immobile e sembrò che la
crepa partisse proprio dai miei piedi,ero terrorizata  e sorpresa,di solito causavo solo qualche leggero terremoto quando ero 
arrabbiata ma oggi dovevo aver raggiunto il limite. Decisi che la cosa più sensata fosse fuggire via,ma non appena varcai la soglia della scuola,
un ragazzo molto più alto di me,con delle gambe scompagnate sotto i jeans e dei fitti riccioli scuri in testa,mi afferrò,mi caricò sulla spalla
e mi portò in un pullman bianco. Iniziai a urlare,battendo le mani contro il furgone implorando pietà,chiamando aiuto finchè il
ragazzo non si voltò verso di me e mi disse "Ehi bellezza,calmati è tutto apposto. Io sono Grover e ti stiamo portando al sicuro,tuo padre
sa già tutto.." continuò a parlare ma io mi ero accorta di un piccolo particolare,il ragazzo chiamato Grover aveva LE CORNA.
Già proprio un bel paio di corna da capra che spuntavano fuori dai riccioli,lui sembrò accorgersene e disse "oh si,comunque sono un
satiro e ti stiamo portando al Campo Mezzosangue: Selene tu sei una semi-dea".
Aspetta aspetta un satiro? Mio padre me ne aveva parlato: esseri per metà uomo e per metà capra.. il mio sguardo corse verso il punto
dove in teoria ci sarebbero dovute essere le gambe di Grover ma dove c'erano due zampe da capra con tanto di zoccoli.
E poi io ero una semi-dea? che voleva dire? campo mezzoche?
Era troppo per me e svenni.
Quando mi risvegliai mi ritrovai a fissare un ragazzo dai meravigliosi occhi azzuri e Grover.
Cosa.. Grover? allora non era un sogno.
Mancò poco e non svenni di nuovo. Il ragazzo disse "Oh è sveglia. Buongiorno io sono Percy e tu devi essere Selena?"
"Ehm..si,veramente è Selene.." risposi scocciata,tutti mi chiamavano Selena.
Il ragazzo arrossì e disse "Scusami tanto Selene,ti va di fare un giro? ti spiego tutto.."
Così mi porse un braccio e mi sollevai. Mi portò fuori e notai che ci trovavamo in una spese di campo estivo dei boy scout,solo che i
campeggianti avevano spade e si allenavano tra loro con archi e altre armi letali. 
Percy mi fece un giro e mi portò sulla riva poi iniziò a parlare.
"Allora..Benvenuta al campo mezzosangue Selene! Qui sono tutti semidei,cioè ragazzi nati dalla relazione di un dio e un mortale.
Qui ti insegnamo a controllare i tuoi poteri,a combattere. Tra qualche ora ti porteremo alla Casa Grande dove verrai riconosciuta dal
tuo genitore divino e potremmo collocarti in una delle case. Intanto dimmi un pò,Grover mi ha detto che hai aperto una crepa
nel pavimento della tua scuola,ti succedono spesso cose del genere?" chiese gentilmente Percy.
Io ci pensai un pò su e poi risposi "In effetti si,quando sono arrabbiata faccio tremare la terra,oppure controllo i venti e non so perchè
succeda. Mio padre dice che è tutto normale,sai,la dislessia,l'iperattività..." conclusi arrossendo.
Lui mi guardò apprensiva e disse "Non preoccuparti,la maggior parte di noi semidei è dislessico o iperattivo. La dislessia deriva dal fatto
che il nostro cervello è impostato per leggere il greco antico."
Adesso capivo tutto,il motivo per cui le lettere si arrotolavano tutte quando guardavo una parola.
In quel preciso istante suonò un "GONG!!" e Percy mi trascinò verso la Casa Grande dove un centauro (un centauro?!?!!) mi aspettava
sorridendo,non appena mi fui avvicinata disse "Salve Selene! Adesso scopriremo chi è il tuo genitore divino.."
Mi scortarono verso una grande Arena piena di ragazzi che dovevano essere altri semidei che chiaccheravano,giocherellavano
con le loro armi oppure mi fissavano curiosi. In un istante tutti tacquero e le nuvole nel cielo si aprirono e il centauro disse con voce 
forte e possente "Oh miei dei dell'Olimpo,riconoscete questa mezzosangue come vostra figlia e portatela sulla via del giusto!
Datemi un segno del suo genitore divino!"
Nello stesso istante un'immagine apparve nel cielo: una donna bellissima,con i miei stessi occhi,circondata dal fuoco. Non la riconobbi
subito ma aveva qualcosa di familiare. Subito le nuvole ricoprono il cielo e un fulmine colpì l'arena.
Tutti trattenerono il fiato ed un ragazzo dagli occhi scuri alzò lo sguardo verso di me con una scintilla rossa negli occhi.
Il centauro si avviò verso di me e disse "Figlia mia,tu sei la figlia di Persefone,la regina dei morti."
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: lovejthem