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Autore: Kyosukerui Aru Kygeraikao    14/10/2013    1 recensioni
È più che altro un esercizio di scrittura, volevo vedere se ero capace di scrivere qualcosa di cupo e un po' più psicologico.
Parla del sentirsi in trappola e del non riuscire ad uscirvi...
Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È buio.
Dannatamente buio, tanto che non riesco a vedere ad un palmo dal mio naso.
Dio se sono stanco, non ricordo nemmeno come ci sono finito qui...

Ho bisogno di uscire, questo posto mi da la claustrofobia, mi sento di morire lentamente.
Devo uscire.

Non ci sono uscite, non ci sono finestre, non ci sono spiragli.
Sono imprigionato in quella che sembra una prigione perfetta, costruita attorno al mio corpo.

È buio.
Anche guardandomi intorno non riesco a trovare punti di riferimento, che mi possano dare un'idea della forma della mia prigione.
La mia prigione non esiste.

Non riesco a vedere le mie mani, tenendole di fronte ai miei occhi. Non riesco ad indovinarne la forma
Le mie mani non esistono.

Non so come sono finito qui, dove qui sia...
Provo a gridare, per cercare aiuto, ma la mia voce non viene fuori. 
Provo a toccare le pareti della mia prigione, ma non raggiungo nulla, mai.
Attorno a me non c'è nulla. 
La mia prigione non esiste.
Urlo ma non emetto suono.
La mia voce non esiste.

Cammino, ma i miei passi non fanno rumore.
Mi muovo, senza che l'aria attorno a me si sposti.
Esisto senza che l'universo attorno a me se ne renda conto.
Esisto?

La mia prigione non esiste.
Le mie mani non esistono.
La mia voce non esiste
Le mie gambe non esistono.

Il mio corpo non esiste.

Esisto?

Provo a cercare una soluzione, provo a capire cosa succeda.
Provo a pensare, ma non penso a nulla.
Provo a parlare, ma non dico nulla.
Provo a muovermi, ma non si muove nulla.

Esisto?

Il nero è attorno a me, mi avvolge, come una coperta ma senza contatto.
Il nero è dentro di me, nella mia essenza più profonda e nel mio stesso essere.
Il nero è la mia prigione e me, contemporaneamente.
Io sono la mia prigione.
La mia prigione non esiste.

Esisto?

La prigione sono io.
Il nero sono io.
L'universo intorno a me sono io.
La solitudine sono io.

La mia mente è la prigione.
La mia mente è la prigione.
LA MIA MENTE È LA PRIGIONE.
E devo fuggirvi.
Devo sparire da questa prigione.
Scappare.
Da tutto il nero.
Dalla tristezza.
Dalla solitudine.
Dalla stanchezza.
Fuggire, una volta per tutte.



   
 
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