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Autore: kbonny    15/10/2013    2 recensioni
Una distanza materiale non potrà mai separarci davvero dal nostro vero amore. Se anche solo desideri essere accanto a qualcuno che ami, ci sei già. (Richard Bach)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Kate si era barricata all’interno del bagno adiacente la camera da letto del loft di Castle. Era seduta da alcuni minuti con la schiena appoggiata alla porta, lo sguardo perso a guardare il nulla e la testa piena di pensieri.
Si era chiusa in quella stanza poco dopo l’uscita dall’appartamento dell’agente McCord: la donna le aveva infatti riferito che era stata licenziata. Li per lì Kate era rimasta spaesata quasi convinta che quello fosse un brutto incubo da cui a breve si sarebbe svegliata. Invece era tutto reale.
La McCord si era congedata con un semplice “Mi dispiace” invitandola poi a recarsi appena possibile a Washington a recuperare i suoi effetti personali.
E così quando la porta si era chiusa, sconvolta, era corsa a passo svelto verso il bagno, sotto lo sguardo mortificato e dispiaciuto di Castle, sentendo improvvisamente la necessita di rimanere da sola.
“Mi hanno licenziata” pensava fra se’ ancora incredula. Un piccolo e discreto bussare della porta la distrasse dai pensieri.
-Kate- sentì Castle chiamarla. Ma non riuscì a rispondere, mentre un groppo in gola le lacerava la trachea.
-Kate, ti prego vieni fuori- La chiamò nuovamente l’uomo.
Con un grosso sforzo emotivo si alzò lentamente dal pavimento, prese un profondo respiro e aprì la porta.
Quando Castle la guardò negli occhi vi lesse un profondo dolore. Senza dire nulla la prese per un fianco e attirandola a se, la cinse in un dolce abbraccio.
Kate lo lasciò fare, poggiando la testa nell’incavo del suo collo, mentre alcune lacrime sfuggite al suo controllo cominciavano a scendere lente lungo le guance.
-Scusa- mormorò addosso al suo petto.
Castle alzò un sopracciglio non capendo. -Per cosa?- domandò quindi continuando a cullarla.
Sapeva quanto teneva a quel lavoro, ma non riusciva a comprendere il motivo di parola.
- Io ..io- si bloccò ansimando col respiro.
Castle forse capendo il suo disagio si staccò leggermente –Vieni- le disse conducendola verso il loro letto.
Le lasciò un dolce bacio sulle labbra e lentamente iniziò a spogliarla, accarezzando e massaggiando la pelle che pian piano scopriva. Kate non oppose resistenza, lasciando che il suo uomo le levasse la maglia, le scarpe, i pantaloni. Quando rimase in intimo, Castle si avvicinò al letto, prese la sua camicia da notte e gliela indossò. Poi scostando le lenzuola, la fece distendere. Si spogliò anche lui e con solo i boxe addosso, raggiunse la sua musa sotto alle coperte. La attirò a se facendo da cuscino al suo corpo, massaggiandole le spalle e lasciando piccoli baci sulla tempia.
-Per cosa devi scusarti?- tornò a chiederle coccolandola.
-Per essermi chiusa in bagno…..e perché ho fatto tutto per niente- sospirò Kate con un filo di voce.
-Che vuoi dire?-
-Questi mesi passati lontani, rincorrendoci per trovare anche solo qualche ora per noi, il dolore per la lontananza che abbiamo dovuto affrontare, la sofferenza nel sapere che per giorni non ci saremo potuti abbracciare…..tutti sforzi e sacrifici che non sono serviti a niente. Anzi per colpa mia, ci hanno fatto solo star male- Disse sempre in un mormorio.
Castle si girò appena per riuscire a guardarla in faccia.
-Non lo pensi sul serio, giusto?-
-Rick, guarda che ho combinato! Ho avuto l’opportunità di fare un lavoro che mi avrebbe permesso di fare di più, ma per farlo ho dovuto sacrificare un po’ il nostro rapporto, e ora…ora vedo che è stato tutto uno sforzo invano- concluse abbassando gli occhi.
-Kate…..non credo che sia stato inviano quello che hai fatto. E’ vero abbiamo attraversato delle settimane difficili, ma devi ammettere che questo in qualche modo ci ha rafforzato e ci unito ancora di più- Le fece notare lo scrittore con tono tranquillizzante.
-Si Rick, questo è vero…..è solo….è solo che ora che vedo com’è finita questa storia, mi sembra di aver sprecato tutto-
-Ohh….io non direi che è stato tutto sprecato- sussurrò in tono malizioso l’uomo.
Kate lo guardò perplessa.
-Pensa a tutte quelle notti di fuoco che abbiamo avuto da quando sei andata a Washington. Non l’avrei mai detto, ma l’attesa ripaga in maniera incredibile.-
Kate sorrise leggermente lasciandoli un leggero schiaffo sul torace -Quanto sei scemo!-
Castle sorrise di rimando stringendola di più a se.
-Senti Kate- iniziò Castle dopo alcuni istanti di silenzio -So quanto ci tenevi a questo lavoro, so quanti sacrifici hai fatto per cercare di dare il meglio di te, di quanto impegno ci hai messo per non farmi pesare la nostra lontananza. Però forse l’universo voleva metterti alla prova. Ora non prendermi per pazzo ma segui quanto ti dico. Ricordi quando prima sul divano mi dicevi che la soffiata che hai fatto, l’hai compiuta perchè era quello che ti sembrava giusto fare? Tu sei così Kate, il tuo scopo principale è onorare le vittime e sbattere dentro i cattivi.-
-Ma a Washington non è così che funziona- sospirò Kate concludendo in un certo senso la frase di Castle.
-Questo incarico mi piaceva moltissimo- confessò lei -ma negli ultime settimane ho visto che non era come me l’ero immaginato-
Castle la ascoltò curioso e comprensivo -Sai….l’addestramento intenso,gli intrighi nascosti erano affascinanti ma….in più di un’occasione sono rimasta delusa del risultato. E il caso della scorsa settimana ha letteralmente abbattuto le cose in cui credevo: quando sono rientrata la sera in cui l’abbiamo concluso, l’unica cosa che volevo fare era prendere le valige, abbandonare tutto e ritornarmene a New York.- lo informò vergognandosi un po’ di quelle parole.
-Non me l’avevi detto- esclamò sorpreso l’uomo.
-Mi dispiace- disse Kate mortificata -E’ solo che li per lì pensavo che lo stress e la stanchezza mi avevano messo in testa quell’ipotesi impulsiva-
-Posso chiederti una cosa?- domandò cauto Castle. Kate annuì.
-Se, in un certo senso il pensiero di mollare tutto ti era, come dici tu, impulsivamente passato per la testa,perché hai preso così male il fatto che ti abbiano licenziata?-
Kate non riuscì a rispondere subito. -Perché….credevo che sarei stata io ad andarmene. E’…come posso dirti….una specie di umiliazione il fatto che la decisione sia stata di qualcun altro. Mi fa pensare che ho fatto male il mio lavoro e che tutto l’impegno e gli sforzi che ho fatto non siano stati apprezzati- ammise con un po ‘ di timore.
-Beh, non è proprio così. Hai sentito la McCord: sei uno dei migliori agenti con cui abbia mai lavorato-
-Ma mi sento comunque una fallita-
-Kate- la richiamò Castle ancora una volta -Non ti devi abbattere per questo. Hai fatto un ottimo lavoro, una esperienza che sicuramente ti servirà in futuro. Quel’è la cosa che vorresti in questo momento?-
-Tornare al 12^- rispose sicura -…con te-
-Bene, allora domani vai al distretto, parli con la Gates, le racconti tutto e vedrai che una soluzione la si trova. Ah, e naturalmente metti anche una buona parola su di me!- aggiunse facendogli l’occhiolino.
Kate sorrise e allungandosi lo baciò con passione.
-Quindi non sei arrabbiato, per tutto quello che ti ho fatto passare in questi mesi?- domandò Kate con timore appena si staccarono, cercando un suo consenso.
-Scherzi? Pensa che fortuna è stata poter uscire dalla mia casa infestata dalle stravaganze di Pi- commentò – E poi, ora che avrai sicuramente qualche giorno libero,  abbiamo la possibilità di recuperare il “tempo perduto”-
Kate rise e si strinse ancora a lui. -Grazie Rick!- sussurrò sulle sue labbra.
-Per cosa?-
-Per essere così come sei, perché sei con me-
-Always- E unite le loro labbra in un bacio si lasciarono andare alle braccia di Morfeo.





Ciao a tutte!
Ebbene si, altro missing moment, stavolta da ambientare al termine della 6x03.
Lo so, sono un po' una chaivica a scrivere sempre e solo delle scene che non ci fanno vedere, ma che ci posso fare... mi vengono fuori così....
Grazie per la lettura e a presto (forse con qualcosa di un po' più orginale :-) hhihihihihi 
Bonny
  
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