Ogni adolescente ha dei sogni, ci sono sogni impossibili,realizzabili e quelli destinati
a rimanere sogni.
Il mio sogno è quello di poter incontrare i miei idoli, si è un sogno (quasi) irrealizzabile,
ma io sono testarda e credo molto in quello che faccio, quindi sono determinata a poterci riuscire.
Molte persone, non capiscono questo mio "bisogno" di incontrarli.
Sono sicura che vi starete ciedendo "Incontrarli? Ma allora sono più di uno!"
Ebbene si, sono gli One Direction.
La band anlo-irlandese che sta facedo impazzire milioni di ragazze in tutto il pianeta.
Io abitando in Italia, precisamente Roma, ho scarse possibilità di incontrarli.
Non perché non vengano, ma perché i concerti sono principalmente al nord Italia.
Oggi è il 28 settembre 2013, oggi usciranno i biglietti per l'unica tappa italiana 
del Where We Are Tour, sono molto agitata, spero di farcela.
Per le tappe che hanno fatto a maggio, non sono riuscita a convincere i miei a portarmici,
ma quest'anno ho lottato con tutte le forze per avere il loro "Ok".
Sono sul sito, dove vendono i biglietti, dalle 8:30 e adesso sono le 9:50.
L'anisia cresce, molte ragazze su Twitter cercano di tranquillizzarci 
ma con scarsi risultati.
I minuti passano, sono le 9:59, Riaggiorno la pagina del sito e mi manda
nella sala d'attesa e intanto in cuor mio penso "Devo assolutamente farcela!"
Sono passati 5 minuti e io sono ancora nella sala d'attesa, non ce la faccio più!
Su Twitter molte ragaze scrivono di esserci riuscite, a me sale il panico.
Mentre io ero ancora in sala d'attesa terminano i biglietti.
TRISTEZZA.
PANICO.
Mentre stavo perdendo le speranze leggo sul profilo Twitter della Livenation
una nuova data.
Cerco di convincere i miei a portarmi a Milano il giorno dopo, dicono di no.
Scoppio in lacrime.
Mia madre vedendomi in quella situazione mi dice:"E va bene, ti porteremo al concerto del giorno dopo."
Dopo quelle parole non persi tempo,
ricaricai la pagina e andai sulla pagina web dove potevo acquistare i biglietti per il 29 giugno,
in quel momento non guardai neanche in quale parte dello stadio stavo comprando i biglietti,
la mia unica preoccupazione era che mi rimandassero in sala d'attesa.
Così non fù.
Mi mandarono subito ad effettuare l'ordine, feci tutto molto velocemente.
Solo quando lessi "Ordine riuscito perfettamente" 
riuscì a sorridere.
Era un sorriso vero, un sorriso che non avevo avuto più da qualche mese,
un sorriso pieno di sincerità, perché in quel momento ero la ragazza
più felice del mondo.
Quando andai nella stanza dov'era mia madre, l'abbracciai e
le dissi:"Ce l'ho fatta finalmente" scoppiando a piangere.
Lei, piangendo insieme a me mi disse;
"Bravissima amore, sono felicissima per te".