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Autore: Vale8001    08/04/2008    4 recensioni
Giovani ninja che tendete imboscate, quando vi mimetizzate tra i cespugli o nei tronchi d’albero vi è mai capitato che il vostro porta-shuriken rimanga ben visibile e che quindi i nemici vi facciano la festa? Bene la soluzione è qui!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Art Attack

 

Come al solito anche quel giorno non davano niente in tv. Non che la guardasse molto, ma le poche volte che accendeva quello schermo incassato in un tronco d’albero era sempre la stessa storia, dopo aver fatto tre volte il giro dei canali si stufava perché non c’era mai niente di suo gradimento. Non gli andava per niente di guardare noiosi documentari sui grandi ninja del passato, quegli scemi degli autori non sapevano raccontare come faceva il maestro Jiraya quando si esaltava, era vero che sembrava un idiota ma almeno lo faceva divertire e poi  presto sarebbe stato lui il più grande ninja di tutti e non ci sarebbe stato più posto per nessuno.

Naruto gettò il telecomando sul letto della sua stanza d’ospedale sbuffando. Quel maniaco di Orochimaru era ricomparso durante la sua ultima missione e ne aveva prese un bel po’. Anche se aveva insistito nel dire che stava bene lo avevano comunque costretto li, come sempre. Ormai aveva un abbonamento in quel posto, gli avevano così dato una stanza con una televisione, come premio della centesima visita. Era troppo annoiato così riaccese lo schermo che ronzava pigramente, sperando di trovare qualcosa di interessante. Quasi in risposta si accorse che il primo canale che gli era capitato non lo aveva mai visto. La scritta “Rai 2” stava sullo schermo in basso a destra. Sullo schermo apparve una panoramica di Konoha vista dall’alto, poi si passò alla visione di un uomo con la maglietta rossa che stava in un studio bianco con le pareti chiazzate di colori.

‘Salve a tutti, io sono Giovanni Mucciaccia e questo è Art Attack, l’unico programma dove non bisogna essere Michelangelo per essere artisti!’ disse l’uomo con un tono allegro.

‘E ti pareva, un altro scemo! E’ come dire che non bisogna essere il Quarto Hokage per non essere ninja!’ sbottò Naruto con una faccia “appesa”, tuttavia non cambiò canale.

‘Ragazzi quella di oggi non è una puntata come le altre, siamo in mondovisione dal Villaggio Nascosto della Foglia, ma non chiedetemi dov’è, è nascosto!’ Mucciaccia proruppe in una risata palesemente forzata, probabilmente non si era capito nemmeno lui e voleva rimediare alla figuraccia facendo finta di aver fatto una battuta.

Baka

‘Ma partiamo da subito con il primo attacco d’arte d’oggi!’ Giovanni Mucciaccia fece una giravolta ed approdò ad un lungo tavolo bianco ‘Giovani ninja che tendete imboscate, quando vi mimetizzate tra i cespugli o nei tronchi d’albero vi è mai capitato che il vostro porta-shuriken rimanga ben visibile e che quindi i nemici vi facciano la festa? Bene la soluzione è qui!’ Giovanni Mucciaccia indicò il tavolo. Da notare come questo fosse assolutamente vuoto. ‘Porta-shuriken in pelle di camaleonte!’ Giovanni Mucciaccia rimase in una posa plastica per venti secondi, con il sorriso stampato in faccia. ‘Certo non li vedete perché sono in pelle di camaleonte! Ora vediamo come realizzarli! Ci servono solo otto camaleonti vivi, delle mollette di vetro  meglio delle fibre ottiche, quelle della qualità che usa NASA, e la nostra grande amica colla vinilica per tenere insieme il tutto!’. Sullo schermo comparvero delle manone che Naruto riconobbe subito ‘Cosa non si fa per arrotondare lo stipendio, eh maestro Gai?’

‘Allora il primo passo  prendere i camaleonti vivi e intingerli nella colla vinilica, mi raccomando non la testa, devono pur respirare!’ le manone eseguirono l’operazione su un camaleonte che non si era ancora mimetizzato a dovere ‘Fatto? In questo modo i camaleonti non potranno fuggire. Lasciateli asciugare per quarantotto ore’ le manone gettarono i camaleonti in un secchio con su scritto “Camaleonti freschi”, poi presero altri camaleonti già asciutti da sotto il bancone. ‘Ora che avete dei camaleonti di questa consistenza disponeteli in questo modo, a parallelepipedo, mentre questi altri camaleonti saranno il coperchio’ anche questa volta l’operazione fu svolta in pochi secondi, il maestro Gai era bravo a dispetto di quello che sembrava, magari aveva un passato da massaia. ‘Fatto? Ed ora mettete le fibre ottiche sul retro, unite il coperchio alla struttura e di nuovo abbondante colla vinilica!’ le povere bestiole, ancora visibili, roteavano gli occhi chiedendo pietà.  ‘Infine lasciate asciugare per altre settantadue ore, e avrete questo’ le mani presero qualcosa da sotto il bancone, in realtà non tenevano niente in mano ‘Ecco il porta-shuriken è finito! (mi dispiace ma non potete farlo in altri colori) Ora che aspettate? Andate e fatevi il vostro personalissimo porta-shuriken!’

Naruto scoppiò a ridere come un forsennato, quale imbecille poteva mai realizzare cose simili? Improvvisamente entrò Hinata, con le mani a coppa, come se reggesse qualcosa. ‘C…ciao Naruto…

Hinata che ci fai qui?>

La ragazza si avvicinò al letto dove stava il biondo ‘Ehm…ecco…volevo darti questo!’ disse lei rossa come un pomodoro, la testa bassa e le braccia tese verso Naruto.

‘Cosa vorresti darmi Hinata? Io non vedo niente’

S…si non si deve vedere…è un porta-shuriken di camaleonti…l’ho visto poco fa in tv e pensavo che siccome torni sempre malconcio dalle missioni…magari avevi qualche problema di mimetizzazione…’. Naruto perplesso prese (o almeno ci provò) a prendere quella cosa, poi Hinata fuggì di colpo senza dargli il tempo di dire niente.

‘Io non ho problemi di mimetizzazione! E’ un puro caso se quel maniaco si è trovato sulla mia strada il giorno che gli stavamo dando la caccia...no aspetta non è venuta bene’. Mucciaccia intanto stava continuando a parlare.

‘Ragazzi, l’altro giorno Neil il grande artista ha fatto un salto nel paese del Vento, nel deserto dove sta il Villaggio della Sabbia, e come al solito ha avuto uno dei suoi attacchi d’arte. Vediamo cosa combina oggi…’ poi prese della sabbia e la mostrò alla telecamera

Deidara siamo in onda’ disse una voce calma dietro la telecamera.

‘Cosa? Taglia taglia!’ Il ragazzo si spostò mostrando il deserto sotto il sole cocente e la sagoma di un villaggio in lontananza.

‘Mi dispiace ma è l’ultima pellicola e poi siamo in diretta, credo. Potevi evitare di far esplodere il baracchino prima che avessi tirato fuori le pellicole! Su fai il tuo spettacolino ed andiamocene

‘Tu non capisci niente Sasori! Le pellicole danno un effetto cromatico più intenso allo scoppio. Te e la bellezza eterna! L’arte è un’esplosione!’.

 

Il colonnello Roy Mustang, l’alchimista di Fuoco, passava li per caso, alla ricerca di homunculus da fare fuori. Poco prima aveva visto tre tizi vestiti di nero, quello biondo aveva delle bocche sulle mani ‘Un altro sporco homunculus con bocche disseminate sul corpo!’ aveva sentenziato, e senza perdere tempo si era avvicinato furtivamente al gruppetto. Appena in tempo per udire il biondo dire ‘L’arte è un’esplosione!’. Si ricredette subito sul suo conto, qualcuno con una così profonda visione per l’arte non poteva essere un homunculus. Saltò fuori dal suo nascondiglio.

 

‘Senapi! Senpai! Tobi è stato bravo! Tobi ha legato Neil il grande artista! Tobi bravo membro!’ un tizio con una maschera assurda con un solo foro per gli occhi sbucò nel campo visivo della telecamera, incuriosendo Naruto.

‘Zitto scemo e tornatene dietro le quinte,la scena è solo mia!’ urlò Deidara, Tobi eseguì gli ordini triste. Deidara si riavviò la frangia e riprese ‘Signori, quest’oggi vi mostrerò la bellezza di un attimo, un attimo irripetibile! Esiste un solo villaggio della Sabbia, dunque non perdetevi l’esplosione!’.

Improvvisamente un uomo vestito di blu fece la sua comparsa. ‘Ragazzo! Tu si che comprendi l’arte! Saresti un buon allievo per l’Alchimista di Fuoco’ disse allegramente Mustang.

‘Cosa, tu mi capisci? Incredibile! Non come certa gente…’ guardò Sasori di sottecchi. Il rosso sbuffò sonoramente e gli intimò di continuare con un gesto della mano smaltata.

 

In quel momento, in Giappone, Elle, il detective più bravo del mondo di cui nessuno conosceva il volto e il nome, stava imprecando perché il canale di mondovisione era occupato e non poteva incastrare Kira.

 

Light Yagami stava guardando Art Attack come il resto del mondo, deciso che per quel giorno avrebbe smesso di giustiziare criminali. Quando la voce di Mucciaccia irruppe nella trasmissione dicendo che il biondo era Deidara un pericoloso criminale di un associazione mafiosa, Light non ci vide più e decise di riprendere le vesti di Kira. Col volto del ragazzo bene in mente, vergò le fatidiche lettere che componevano il suo nome. ‘Un dio non riposa mai. Hai fatto male a scegliere la via sbagliata. Per te sceglierò una fine fantasiosa.’

 

Naruto digrignò i denti alla vista di Deidara, il biondino che aveva rapito Gaara qualche tempo prima. Voleva spaccare lo schermo per la rabbia di vederlo ancora in circolazione e con tutte e due le braccia, ma si trattenne.

 

Deidara stava discorrendo tranquillamente sulla bellezza della distruzione quando improvvisamente sgranò gli occhi e si gettò a terra contorcendosi

  disse Roy Mustang gettandosi sul giovane per vedere come stava.

H…ho un attacco…un attacco d’arte!’ Deidara si contorceva sempre di più, come un verme.

‘E voi non fate niente?’ disse sconvolto Mustang ai due compagni del giovane.

‘Ha avuto una vita dignitosa’ rispose seccamente il rosso.

Tobi controlla Neil, Tobi grande artista’

Deidara scattò in piedi chiedendo di avere una tela e dei colori. Mustang glieli trasmutò subito e il biondo senza perdere tempo dipinse una copia perfetta della Gioconda, poi quando  sembrava stare per far qualcosa finì stecchito.

Noooooooooo!’ urlò piangendo Mustung, addolorato per la perdita di un possibile allievo. fare…lo farò io per te>. Mustang schioccò le dita mandando in fiamme il quadro, pi davanti al rogo si mise ritto, facendo il saluto militare ‘Addio piccolo soldato!’. Poi Mustang rischioccò le dita mandando in fiamme Deidara. Il ragazzo in tunica si alzò di scatto, cominciando a correre in fiamme ‘Aiuto! Ma sei scemo? Ora ti faccio esplodere idiota! Aaaaaaaaaaah!’ e scomparve tra le dune. Sasori fece un piccolo saluto con la mano e trascinandosi dietro Tobi per il colletto della veste inseguì Deidara.

 

‘Bene ragazzi, oggi finisce qui la nostra puntata, rimanderemo i “Manieri di Sabbia” del Kazekage ad un'altra volta! A presto qui con Giovanni, qui ad Art Attack! Ciao!’ “queeee queeeee” cominciò la sigla.

Naruto stette a guardare ancora un attimo, poi lanciò il telecomando lungo la parete imbottita (dimenticavo di scrivere che per assenza di camere era stata allestita un’ex stanza di detenzione per matti).

‘Non vedrò mai più la televisione!'

 

Note:

Nessun camaleonte è stato maltrattato durante la scrittura di questa Fan Fiction.

Nessun Deidara è stato maltrattato o morto davvero.

Non si capisce perché nonostante Giovanni abbia detto che Neil era stato “l’altro giorno” al villaggio della sabbia, in quel momento Deidara era in diretta,e come faceva tutto il mondo a guardare la trasmissione, al diavolo i fusi orari!

Grazie dell’attenzione ora andate a fare qualcosa di costruttivo invece di leggere stupide fan fiction senza senso!

 

 

  
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