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Autore: Eylis    08/04/2008    1 recensioni
Si girò e la guardò dolcemente, sfiorando con il respiro le sue palpebre ancora chiuse. Dormiva così tranquillamente, sembrava una piccola fata rincantucciata nel suo angolo di letto, ignara di ogni cosa… Lentamente alzò una mano e le scostò i lunghi capelli d’ebano, che le scendevano lisci davanti al viso, sulle spalle e sulla schiena, poi le sfiorò le labbra rosee con la punta delle dita in un moto di tenerezza. Era così bella… ricordò la loro storia, la sua svolta.
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La scoperta di un sentimento nuovo, l'accettazione non così facile di questo, la conquista della felicità più grande. Questa è la storia di Anya e Yen.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La svolta

Si girò e la guardò dolcemente, sfiorando con il respiro le sue palpebre ancora chiuse. Dormiva così tranquillamente, sembrava una piccola fata rincantucciata nel suo angolo di letto, ignara di ogni cosa… Lentamente alzò una mano e le scostò i lunghi capelli d’ebano, che le scendevano lisci davanti al viso, sulle spalle e sulla schiena, poi le sfiorò le labbra rosee con la punta delle dita in un moto di tenerezza. Era così bella… ricordò la loro storia, la sua svolta.

Yen si era trasferita nella sua scuola un anno prima. Era arrivata a metà anno scolastico, timida e spaurita come una giovane cerbiatta, ed era capitata nella sua classe. Ora sapeva quanto ciò non fosse stato un semplice caso, ma un incontro voluto dal destino. Si erano conosciute, e ben presto erano divenute grandi amiche, passando molti pomeriggi assieme, studiando, chiacchierando del più e del meno, ridendo e scherzando. Fino a che… Anya ricordò con un lieve sospiro quella telefonata che aveva segnato l’inizio di una nuova vita… “Anya, sei tu? Senti, io… dovrei parlarti, puoi venire da me per favore?” Le parole tanto esitanti dell’amica l’avevano un poco preoccupata, così era subito corsa da lei, fortunatamente abitavano piuttosto vicine… Ma certo mai si sarebbe aspettata ciò che le era successo. Arrivata a casa sua, Yen l’aveva fatta salire in camera, e si erano sedute sul suo letto. La ragazza teneva gli occhi bassi, così Anya l’aveva incitata a parlare, ad esprimere il proprio problema… e Yen aveva preso coraggio e gliel’aveva detto. Le si era dichiarata, dicendo di essere da tempo innamorata di lei, tanto bella e buona. In quel momento, mille emozioni l’avevano attraversata, i pensieri più disparati, e le aveva risposto che fra loro non sarebbe cambiato nulla. Yen pareva aver accettato la cosa, e per molto tempo non ne avevano più fatto parola. Ma Anya non poteva evitare di pensarci, e spesso i suoi pensieri si soffermavano su quelle parole che ricordava perfettamente, interrogandosi, chiedendosi cosa poteva fare per non dare dolore all’amica… Yen, dal canto suo, aveva sempre tentato di non lasciar emergere i propri sentimenti per non dar fastidio all’amica, ma a volte cadeva in uno stato di tristezza senza poterlo evitare, e ogni minimo gesto di Anya le faceva rinascere le speranze per poi annullarle in un colpo. Anya capiva che la cosa stava diventando molto pesante per Yen, ma non sapeva come agire, e non osava parlarne per paura, per… tanti sentimenti contrastanti dentro di lei che non riusciva a capire, sui quali non voleva soffermarsi. Un giorno però Simone, un loro compagno tanto carino e gentile, l’aveva chiamata stupendola molto, e le aveva chiesto un appuntamento. Non sapendo come comportarsi Anya aveva accettato, e mossa dall’impulso si era fidanzata con lui. Quella sera Yen le aveva telefonato, ma lei, mossa dal timore e dal rimorso, non le aveva detto nulla, e il giorno dopo l’aveva preceduta a scuola, perché aveva concordato con Simone di trovarsi lì. Il ragazzo l’aveva accolta con un caldo abbraccio e un bacio sulla guancia, ma lei non poteva evitare di pensare a Yen, ed era preoccupata, così aveva chiesto a Simone di aspettarla all’entrata, assieme. Dopo una decina di minuti, l’amica arrivò, e Anya la vide più pallida del solito. La salutò, e le presentò Simone. “Ciao, Yen! Come stai? Scusa se non ti ho aspettato questa mattina, ma… ecco, io dovevo venire prima e… mi sono messa con Simone, me l’ha chiesto ieri.” Le ultime parole le erano uscite tutte d’un fiato, mentre scrutava ansiosa il viso di Yen. Ma questa reagì con un sorriso, e le fece le sue congratulazioni. “Complimenti, Anya, ti sei scelta un bel ragazzo! Mi raccomando Simone, trattala bene, ok?” Gli aveva stretto la mano come se non l’avesse mai visto prima, e gli aveva sorriso. Ma Anya non aveva smesso di fissarla, e in quel sorriso aveva percepito una smorfia di dolore perfettamente mascherata a chi non la conosceva bene… “Yen, va tutto bene?” le chiese “Sì, certo! Ora scusate, ma… devo andare in bagno. Voi andate pure, arrivo subito!” era corsa via, entrando in bagno senza più guardarli, e Anya si era lasciata condurre da Simone verso la caffetteria della scuola per fare colazione, cosa che solitamente faceva con l’amica. Ma non riusciva a scrollarsi di dosso l’agitazione e la preoccupazione, le parole di Simone le scorrevano addosso senza che le sentisse minimamente… d’un tratto si era alzata e aveva lasciato il ragazzo al tavolo, correndo verso il bagno senza una parola di spiegazione. Aprì lentamente la porta, timorosa di ciò che poteva vedere. Ed infatti Yen era lì, raggomitolata su sé stessa, mentre i forti singhiozzi scuotevano quel suo corpicino tanto esile e delicato. Udendo la porta, Yen aveva alzato il capo, e quando aveva visto Anya i suoi occhi si erano spalancati di… paura, ma anche rabbia con sé stessa, per non essere riuscita a trattenersi ferendo così l’amica. “Io non volevo, davvero, scusami, è solo un minuto ma poi mi passa! Non devi preoccuparti, vai da lui, non puoi lasciarlo da solo già il primo giorno!” si era asciugata freneticamente gli occhi col dorso della mano, ma senza grande successo. “Yen, io… ti prego, non fare così…” Anya non sapeva cosa fare, e se ne stava lì di fronte all’amica, in piedi, silenziosa. “Vai, dai! Ti raggiungo fra due minuti!” Così si era nuovamente diretta verso la porta del bagno, spinta dalle parole dell’amica. Ma quando si era girata l’ultima volta e l’aveva vista dolorosamente sorridente, col volto bagnato dalle lacrime e i neri capelli in disordine, il suo cuore non aveva resistito: era corsa da lei, e inginocchiatasi l’aveva abbracciata forte come mai aveva fatto. “Yen, ti prego, scusami! Sono solo una sciocca paurosa, e tu sei così dolce e gentile… Non ti farò mai più soffrire, hai capito? Te lo prometto!” Le aveva preso il viso incredulo tra le mani, e attirandola delicatamente a sé le aveva sfiorato le labbra in un dolcissimo bacio.

Da quel giorno erano passati alcuni mesi, e molte cose erano cambiate nella vita delle due ragazze. Anya aveva subito lasciato Simone, scusandosi con lui ma senza dirgli il vero motivo di quella decisione, e le due avevano continuato a vedersi a scuola e fuori come se niente fosse accaduto, almeno ad occhi esterni. Ma approfittavano di ogni momento da sole per passare bellissimi attimi di dolce tenerezza e profondo amore, fatti di carezze, baci, abbracci e sussurri. Poi, un weekend, le due ragazze decisero di recarsi al fiume. Yen aveva scoperto un posto bellissimo, immerso nella natura e nascosto agli occhi dei passanti dai molti rami. Ormai era piuttosto freddo, ma le due si erano coperte bene, e non ci avevano badato. Passarono ore sedute su di un tronco a parlare, una stretta all’altra quasi fossero una persona sola, ma all’improvviso iniziò a piovere. In pochi secondi si era scatenato un freddo temporale, ed erano dovute fuggire correndo. La casa di Yen era a poche decine di metri, così andarono da lei e vi si rifugiarono. I suoi genitori non c’erano, erano via qualche giorno per lavoro, ma il caminetto nel salotto era acceso. Lo raggiunsero di corsa e vi si accucciarono davanti, ma il freddo rimaneva, erano ancora coperte dai vestiti bagnati. “Aspetta, vado a prendere degli asciugamani in camera!” Yen corse di sopra, e Anya, mossa da mani invisibili, la seguì. Arrivata sulla porta la vide inginocchiata a terra, intenta nell’estrarre grandi asciugamani dal cassettone. Corse da lei, e la abbracciò stretta senza una parola. “Anya, che fai?” chiese Yen, ridendo. Ma l’amica non rispose, e delicatamente le tolse la maglia fradicia. Allora Yen ridiventò seria, e la fissò con i suoi occhi di mandorla con tanto amore. “Yen, ti amo…” era la prima volta, in tanto tempo, che queste parole uscivano dalle labbra dell’amica, e segnavano la svolta definitiva nella sua vita. Si svestirono in silenzio, lentamente, avvolte nel lieve fumo di un incenso acceso come d’abitudine da Yen. La ragazza si lasciò circondare dalle braccia dell’amica, e ne ascoltò il caro profumo che tanto amava, poi si sdraiò sul letto mentre i suoi lunghi capelli si spargevano come un’aura sulla coperta azzurra.

Yen aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi a fissare quelli verdi e tanto luminosi di Anya. “Ben svegliata, mia principessa! Dormito bene?” La ragazza annuì impercettibilmente, tornando col pensiero alla bellissima notte appena trascorsa. Con un sorriso si raggomitolò ancor di più vicino al corpo di Anya, così che la loro pelle si sfiorasse dolcemente, e la abbracciò annusandola. Lasciava un odore così buono… Anya la prese a sé e le carezzò i capelli, ordinandoli con le dita, poi le sussurrò nell’orecchio. “Ricordi cosa ti ho detto ieri? Ti amo, Yen, e sempre ti amerò. Non ci lasceremo mai, me lo prometti?” “Certo che te lo prometto! Per sempre unite, come una cosa sola. Tu sei la persona solo per me, fino alla fine.” Rimasero a lungo così abbracciate, coccolandosi e sussurrandosi dolci moti all’orecchio.




Ringrazio di cuore Lady Vivien per aver recensito questa storia e erilupin, HarryEly, KIba sensei e zolletta per averla inserita nei preferiti!!
  
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