A Hogwarts l’inverno non tardava ad arrivare. In tutti gli spazi aperti della scuola il candore della neve regnava sovrano, specialmente quell’anno, più freddo di molti altri.
Hiccup si allontanò dalla finestra della sala comune con lo sguardo ancora rivolto al giardino. Adorava quel  periodo dell’anno, questo è certo, ma di certo era meglio starsene a studiare vicino al fuoco che scoppiettava nel camino piuttosto che lì fuori. Il giovane Corvonero si sedette sul tappeto e riaprì il suo libro.

Ormai era abbastanza tardi per leggere, tutti gli altri ragazzi erano andati a dormire, lasciandolo solo nel suo mondo.
Nonostante fosse in quella scuola da quattro anni non era ancora riuscito a stringere forti legami con nessuno. Beh, quasi nessuno. Quell’unica persona che gli scaldava il cuore in una stagione così gelida.

La ritmica melodia delle fiamme fu spezzata dal suono di un becco che picchiettava insistentemente la finestra.
Hiccup guardò distrattamente l’orologio e andò ad aprire, rabbrividendo per l’improvviso freddo.
“Hey Sdentato, che fai in giro a quest’ora?” chiese mentre il barbagianni fuligginoso planava su una poltrona con una bustina nel becco.
Il Corvonero la prese e strofinandosi un braccio si avvicinò di qualche passo al camino. Sapeva bene chi era il mittente di quel messaggio. L’unico Serpeverde che si sarebbe mai preso la briga di scrivergli. Sorrise e aprì la lettera.
“Copriti bene stanotte, o sarò costretto a venire lì e morderti il naso” c’era scritto in una calligrafia disordinata. Un’unica frase circondata da una gran quantità di fiocchi di neve disegnati con inchiostro verde o argento.

Improvvisamente la lettera vibrò leggermente e i piccoli disegni si staccarono dal foglio per vorticare dolcemente intorno a Hiccup, che sorrideva allegro. Tutti i fiocchi di neve si dissolsero nell’aria, tranne uno che andò a posarsi sul naso del quattordicenne, per poi sparire.
“Hai visto, Sdentato? Hai visto che bello?” il barbagianni lo guardò per qualche secondo e poi tornò a lisciarsi le piume.
Il ragazzo si sedette su una poltroncina, stringendo forte quella piccola, magica lettera.
“Hai sempre la tua classica teatralità, Jack Frost” sussurrò guardando fuori “Buonanotte anche a te” disse arrossendo.




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Angolo Vic
Ok, prima che qualcuno me lo chieda vi anticipo: non ho idea del perché. Non mi piacciono i crossover, non mi piace specialmente questo pairing, ma il mio cervello perverso ha pensato fosse una buona idea. E non so se è cosa buona e giusta.
Niente, spero che vi piaccia e ci tengo a sapere che ne pensate, visto che è più altro un esperimento e sono impaziente di sapere se ha funzionato :D
A presto!

Vic